TORRI. «Il doping? Per batterlo va reso non conveniente»

| 26/10/2012 | 14:12
Il doping riguarda tutti gli sport. Nessuno escluso ma il ciclismo è lo sport più colpito. A tracciare un quadro all'Adnkronos, in occasione del congresso europeo del fair play in corso a Verona, è Ettore Torri, capo procura antidoping Coni, anche alla luce del caso Armostrong al quale sono stati revocati 7 Tour de France.

Sul caso dello statunitense «penso che sia bene che sia scoppiato e che si arrivi ad una soluzione drastica. A tutti dispiace che rimanga il vuoto di 7 Tour senza vincitore ma è molto più importante che chi ha vinto in modo non corretto venga escluso. Spero che serva di esempio agli altri e che si possa ottenere un buon risultato».

Per combattere bene il doping, secondo Torri, «bisogna renderlo non economicamente conveniente. Chi lo pratica deve essere punito in modo talmente severo da escludere ogni possibilità di guadagno  economico».

Il doping, però, ricorda Torri, «non riguarda solo il  ciclismo. C'è stato il caso Schwazer, il marciatore escluso alle ultime olimpiadi e abbiamo tanti altri casi di persone meno note di altri sport coinvolti in questa pratica. Purtroppo però - conclude - il ciclismo è effettivamente lo sport il più colpito perché è uno sport di fatica, dove il cosiddetto “aiuto” è importante per poter emergere dalla massa».
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COMMENTI
....Le misure giuste non sono queste...
26 ottobre 2012 14:42 magico47
..Si è dimenticato di dire che il doping colpisce la disciplina sportiva a cui vengono fatti i controlli....,poi se questo " signore" non lo sa, un articolo del dicembre 2008 su un mensile di Ciclismo molto importante,veniva riportato che su 160 controlli nel calcio e gli stessi nel Ciclismo,erano 8 i dopati del pallone e 6 nella bici...tanto per essere chiari caro Torri.

Loriano Gragnoli DCI

Torri non si smentisce mai
26 ottobre 2012 14:58 limatore
e no caro Torri, il ciclismo non è il più colpito dal doping.... è solo il più controllato e l'unico che si "cannibalizza" pur di far pulizia. Si riguardi le stime sulle percentuali controlli/positivi e poi ne riparliamo. Ma dopo quello che ha già fatto quest'omino quì al ciclismo gli si dà ancora la parola? Ma dateli l'accompagnamento quando parla.

Mi attirerò le Vostre simpatie, ma...
26 ottobre 2012 15:25 Fra74
personalmente HO SEMPRE e CONTINUO ad AMMIRARE il Dott. TORRI, e sono fiero che abbia, altresì, origini MARCHIGIANE, se non erro....
PULIZIA TOTALE ci vuole nel CICLISMO!STOP.
Francesco Conti.

26 ottobre 2012 15:29 froome
Si da il caso che il Sig. Torri abbia fatto salti mortali per avere le sacche di valverde, mentre non si è preoccupato per le rimanenti. Eppure alcune squadre spagnole sono venute a giocare in Italia. Si da sempre il caso che Contador è stato squalificato per una percentuale infinitesimale di clenbuterolo, mentre oltre 100 calciatori pizzicati con la stessa sostanza al mondiale under 19 non hanno subito nessuna qualifica.

ma sa cosa dice?
26 ottobre 2012 15:33 AERRE56
dott. torri, ma sa di che cosa parla? no, a meno che non siano state riportate informazioni non corrette. sport di fatica? con la sola fatica non si scaricano neppure le casse dai camion e quello che lei chiama "aiuto" aiuterebbe pure in quel apperentemente banale esercizio. la differenza e che il ciclismo l"aiuto" lo combatte, gli altri sport no. dott. torri, perché non si affranca la calcio? la piegano peggio della torre di pisa. si cerchi visibilità in altro modo, non credo più nella missione fine a sé stessa.

un missionario alla ricerca della concretezza

Ma..
26 ottobre 2012 15:58 teos
Mettere a regolamento che chi viene beccato con le mani nella marmellata debba poi restituire TUTTO il compenso percepito dalla stipula del contratto e renderlo EFFETTIVO, è cosa troppo complicata? Vorrei vedere se dopo a qualcuno passasse in mente di doparsi.. Comunque come detto da chi mi ha preceduto, il ciclismo è semplicemente l'unico sport che non ha amici nei palazzi della politica, l'unico che ha a cuore il problema doping e l'unico che lo combatte in maniera seria ed efficace come possiamo ben vedere. Prima di parlare a vanvera, rispolveriamo i fascicoli dell'Operaciòn Puerto e tiriamo fuori anche i nomi scomodi, che poi voglio vedere chi avrebbe ancora il coraggio di dare poco conto alle famose parole di Fuentes "se parlo io alla Spagna revocano Mondiale ed Europeo"..

Nulla di nuovo sul fronte dei cialtroni
26 ottobre 2012 17:34 Bartoli64
Ed ecco, come al solito, che non appena il Dr. Torri rilascia una dichiarazione c’è subito pronta una torma di accusatori che, travisando con cialtroneria massima le sue parole, lo addita come il male del ciclismo ed il difensore del calcio.

Una prova di quanto siano in malafede certi post? Eccola:

se il Dr. Torri dice che il ciclismo è lo sport più colpito dal doping perchè è uno sport di fatica, dove conta il c.d. “aiutino”, intendere dire che E’ COLPITO DAL DOPING (compreso tutto lo schifo che lo circonda) e NON DALLE SQUALIFICHE che del doping sono solo una delle conseguenze.

Per non parlare del riferimento offerto dal solito Froome (altro ciarlatano doc), che parla dei positivi ai mondiali di calcio under 19.... neanche si fossero disputati sotto casa di Torri(!)

Cos’è Froome? Ora la giurisdizione di Torri è divenuta intercontinentale? A te risulta che ci fosse qualche calciatore italiano conivolto? Ovviamente non è così e tu nei hai sparata un’altra delle tue (czate)!

Se poi il ciclismo stesso è lo sport più controllato è solo perchè il doping se ne era completamente impadronito (vedi i mitici anni ’90), sino a trasformarlo quasi in una disciplina da baraccone dove solo chi se la spararava più grossa riusciva a vincere e gli sponsor, ovviamente, se ne andavano in fuga (cosa che succede ancor oggi)..... o sbaglio?

Nei confronti di chi lo definisce "omino abbisognevole di accompagnamento" stendo un velo pietoso, perchè ciò che ha reso allo sport italiano questo brillante Magistrato e acuto investigatore è un qualcosa di talmente GRANDE che solo gli ignoranti, i cialtroni ed i collusi con il doping non possono, e non vogliono, riconoscere.

Bartoli64

PER QUEL SIMPATICONE DI BARTOLI
26 ottobre 2012 18:08 froome
Come al solito Bartoli rimette i birilli a posto e scarica su di noi le sue qualità migliori. A me il professor Bartoli è molto simpatico e con un gruppo di amici abbiamo fondato un piccolo Bartoli 64 club. Per scegliere il presidente del club ogni sei mesi portiamo una scatolina con dentro le nostre feci. Diventa presidente del club chi ha le feci più puzzolenti.

Non concordo con Bartoli
26 ottobre 2012 19:19 Per89
Negli anni 90 non c'era uno sport pulito, tu che hai citato la storia in qualche post precedente, forse non ti ricordi di quando Conconi prometteva un vantaggio di 1,2 secondi nei 100m per i nuotatori o di 30 secondi nei 10000m in atletica, miglioramento dovuto all'autoemotrasfusione, o di quando veniva truccati i valori dei nazionali.... Solo che a mio modo di vedere dopo lo scandalo di Campiglio e l'OP il ciclismo ha cambiato marcia nella lotta al Doping, gli altri sport invece hanno fatto finta di niente.... Sul rendere inconveniente il doping può essere un idea interessante, ma ha chi va il risarcimento?

DATI OMOGENEI
26 ottobre 2012 22:57 stargate
Spesso le interviste o gli interventi riportati per stralcio sulla stampa non rendono giustizia a chi li ha pronunciati, ingenerando equivoci. Nel caso di specie, è probabilmente così. Ritengo, infatti, che il procuratore Torri abbia compiuto un'analisi basata sulla propria esperienza di inquirente antidoping: su questo presupposto, non vi è dubbio -i dati sono lì a dimostrarlo- che il ciclismo emerga sinistramente su tutti gli altri sport. Ma per dire che la realtà sia davvero questa, bisognerebbe possedere elementi omogenei. In soldoni, sarebbe necessario che anche gli atleti di altre discipline fossero sottoposti alla stessa quantità di controlli, con la medesima qualità (sangue-urine, passaporto biologico, obbligo di reperibilità). Siamo ben lontani, a quanto pare. Quanto al fatto che i ciclisti sarebbero maggiormente soggetti a pratiche illecite perché praticano uno sport di fatica, dissento: infatti, come sappiamo, esistono vari tipi di doping, non solo quelli che incrementano la resistenza. Chi corre i 100 metri piani, o nuota su breve distanze, ad esempio, si avvarrà di sostanze che ne aumentino l'esplosività, così per i ciclisti che su pista praticano la velocità, ecc. Per quanto concerne gli sport di fatica, poi, non sarebbe male un'indagine approfondita su sci di fondo, marcia, maratona... chissà, forse qualcosa salterebbe fuori, anche se il ciclismo, specie nelle corse a tappe, con la necessità di recuperi veloci, è lo sport di fatica per antonomasia. (Alberto Pionca - Cagliari)

Doping anni 1975
26 ottobre 2012 23:33 velo
leggo l'intervista a Felice Gimondi (tuttobici ottobre)recita:
Il doping faceva parte del gioco, fenomeno occasionale, aiutino estemporaneo fatto in casa.
Chiudiamo il libro una bella sanatoria e riconciamo da nuovo, partendo dalle categorie inferiori. Chi è preso radiazione in tutti i settori.

Per Alberto Pionca
26 ottobre 2012 23:37 ciclistas
Ottima analisi.
Non dimentichiamo che a casa Juve sono stati trovati 244 tipi di farmaci diversi che nemmeno in un piccolo ospedale si trovano: sono le parole di un Magistrato che apprezzo almeno quanto Torri e per giunta non ancora in pensione.
Ammesso e non concesso che nel ciclismo il doping sia più diffuso che in altri sport non è certo per la fatica semmai per il guadagno nettamente diverso tra il campione ed il gregario (cosa che avviene anche nella maggior parte degli sport "minori"). E' su questo punto che deve lavorare chi vuole veramente limitare il doping.
Saluti
Claudio Pagani

Bravo Alberto Pionca
26 ottobre 2012 23:46 Monti1970
Fai sempre commenti giusti e intelligenti. Anche con quest'ultimo commento ha fatto centro nella realtà delle cose. Purtroppo,però, il ciclismo é morto ed in pochi se ne rendono conto

Scientific American
27 ottobre 2012 06:27 true
In questo articolo (http://www.scientificamerican.com/article.cfm?id=the-doping-dilemma) pubblicato sulla prestigiosissima rivista Scientific American, l'autore tra le tante considerazioni, sostiene che uno dei modi per battere il doping e' renderlo economicamente sconveniente.
E propone alcuni punti che, se fossero applicati, potrebbero davvero giovare al ciclismo e allo sport.
Sicuramente, e tristemente aggiungo io, non capitera' mai.

PS. a questo link l'articolo intero:
http://www.skeptic.com/eskeptic/12-08-29/

Froome.....
27 ottobre 2012 09:11 Bartoli64
..... sei solo un PUPAZZO!!

Bartoli64

Stargate
27 ottobre 2012 12:07 velo
purtroppo certi portoni sono blindati, solo un'esempio. Colinelli nel ciclismo trattato come un'impestato, Peruzzi non è mai uscito dalla nazionale calcio, prima come portiere oggi nello staff tecnico.

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