| 23/07/2004 | 00:00 Lance Armstrong non dimentica: cannibale fino in fondo, ha deciso di bloccare in prima persona un tentativo di fuga di Filippo Simeoni scattato dopo una quarantina di chilometri della 18/a e terzultima tappa. L'azione dell'italiano e' partita quando gia' era scattata la fuga di Flecha, Joly, Garcia Acosta, Fofonov, Mercado e Lotz. Simeoni ha provato ad agganciare il gruppetto di sei, ma e' stato marcato dalla maglia gialla. E quando i due hanno raggiunto il gruppo in testa alla corsa sono cominciate le proteste: perche' sarebbe stato impossibile arrivare al traguardo con Armstrong tra i fuggitivi. L'americano - secondo quanto riferito dal ds della Domina Vacanze, la squadra di Simeoni - ha detto: ''Io non mi rialzo se non si rialza anche Simeoni''. L'italiano - che un anno fa ha querelato Armstrong reo di averlo giudicato ''mentitore assoluto'' in una intervista a 'Le Monde' in seguito alla deposizione dello stesso Simeoni nel processo al dott. Ferrari - ha deciso di rinunciare al tentativo di fuga. Al rientro nel gruppo principale Simeoni sarebbe stato insultato da Daniele Nardelo.
Quest'ultimo sul traguardo ha spiegato così l'accaduto: “Credo di non avergli detto nulla di male, gli ho solo fatto notare che il suo scatto e la reazione di Armstrong ci avevano costretti a tirare a tutta e che in questo momento non è il massimo, visto che di energie ne sono rimaste davvero poche. Non penso di essere stato offensivo, se lo sono stato chiedo scusa. Ma siamo tutti professionisti, Simeoni e Armstrong hanno i loro problemi ma nessuno di noi vuole che i loro problemi diventino i nostri”.
La reazione della FCI. In merito ai fatti accaduti in occasione della tappa odierna, venerdì 23 luglio 2004, al Tour de France, il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Gian Carlo Ceruti commenta: "Quanto accaduto oggi al Tour, soprattutto nel momento in cui il movimento stava apprezzando l'ennesima impresa agonistica del campione Lance Armstrong, mi spiace sottolineare come il comportamento dell'atleta leader della corsa francese sia del tutto antisportivo. Credo sia doveroso che la nostra Federazione si esprima in merito a questa vicenda, poiché non si puo' accettare un tipo di atteggiamento che non è rispettoso nei confronti di un corridore come Simeoni, che è stato capace di assumersi le sue responsabilità sino in fondo, facendo un'importante autocritica e contemporaneamente con il suo comportamento sollecitando l'ambiente ad uno sforzo che intende dichiaratamente proseguire nella lotta al doping. La FCI esprime la piena solidarieta' a Simeoni e alla sua squadra".
Settimana scorsa Giorgia Monguzzi ha raccontato sul sito un evento speciale che ha visto protagonista Lorenzo Fortunato con la sua maglia azzurra al Museo del Ghisallo. Nell'occasione, la nostra inviata ha intervistato lo scalatore bolognese della XDS Astana per approfondire...
Mirko Bozzola ha tagliato il traguardo di Cantù praticamente incredulo, un terzo posto che vale d’oro e soprattutto gli dà una carica incredibile. Ad aspettarlo dopo l’arrivo, insieme allo staff della S.C. Padovani ci sono Paolo ed Alessandro Guerciotti pieni...
Parla italiano la seconda tappa del Tour de Suisse, la Aarau - Schwarzsee di 177 km: a cogliere il successo è stato Vincenzo Albanese che ha regolato l’elvetico Fabio Christen della Q36.5 e il britannico Lewsi Askey della Groupama FDJ....
130 km di fuga, di cui oltre 60 in solitaria, oggi nella seconda tappa del Giro Next Gen Jonathan Vervenne ha fatto quella che può essere definita una piccola impresa. Il suo obiettivo era quello di vincere la cronometro individuale...
A partire dal 2026, il Critérium du Dauphiné assumerà un nuovo nome e diventerà Tour Auvergne-Rhône-Alpes, riflettendo il sostegno sempre crescente della Regione ospitante. La vibrante tavolozza di paesaggi della regione Auvergne-Rhône-Alpes ha portato la gara a un livello completamente...
Con il trionfo ottenuto nell’edizione 2025, Tadej Pogacar è diventato il 52° ciclista a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro del Giro del Delfinato, il terzo capace di firmare il massimo risultato vestendo la maglia iridata dopo i francesi Louison...
Nella seconda tappa del Giro Next Gen, la Rho Fiera / Cantù di 146 chilometri, fa festa il belga Jonathan Vervenne. Il 22enne della Soudal Quick-Step Devo Team ha tagliato il traguado della cittadina brianzola con 30" di vantaggio su Aubin...
È sembrato quasi (ma è solo una suggestione, certo!) che, lassù tra i cieli, qualcuno seguisse il pedalare di Fabio, ne ascoltasse i battiti cardiaci, si preoccupasse per la sua fatica… E riempisse quindi d’aria i polmoni per soffiare via...
Al termine del Giro del Delfinato Jonas Vingegaard torna a casa con una medaglia d’argento al collo. Non era questo il risultato che voleva, ma al momento, il campione danese si sente soddisfatto. «Non è una cosa di cui essere particolarmente...
E ci frega di brutto, al primo squillo del telefono, noi che volevamo uscirgli di ruota sulla destra per batterlo allo sprint e rimembrare soavi dell'epopea sua e dei radiosi 80 anni da compiere il 17 giugno, Eddy Merckx. «Complimenti...
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.