GIRO. Milano-Brescia: sfida per il gran finale

| 20/09/2012 | 11:40
Molto più di una speranza, quasi una certezza. La candidatura di Brescia per ospitare la tappa finale del Giro, del 26 maggio 2013, è in dirittura d'arrivo. Con risultati vincenti.  Il sindaco Adriano Paroli non sta lasciando nulla di intentato per riuscire a centrare l'obiettivo, mai come ora così a portata di mano. La certezza assoluta non c'è perché numerose volte il Giro è stato ridisegnato poche ore prima della presentazione che quest'anno avrà luogo il 30 settembre a Spazio Pelota, in via Palermo 10, a Milano. Alcuni anni fa venne cancellato con un tratto di scolorina il Vivione; prima ancora Pontedilegno rimase di sasso dopo aver avuto assicurazioni in merito; senza dimenticare il Maniva che da mesi era pronto a ospitare la corsa, salvo essere bruscamente cancellato all'ultimo momento.

QUESTA però volta esistono i presupposti affinchè la candidatura abbia successo perché le ultime tappe del Giro 2013 dovrebbero svolgersi in Trentino e in Veneto, regioni che confinano con la nostra provincia ed è quindi possibile disegnare una tappa con partenza da una località trentina o veneta, con arrivo a Brescia. Nelle diciotto volte in cui Brescia è stata sede d'arrivo di tappa della corsa rosa ben sette volte la partenza era avvenuta proprio in queste due regioni: una volta da Asiago (1930); due da Trento (1947, 1948); una da Riva del Garda (1964); una da Castelfranco Veneto (1991); una da Rovereto (2002) e una da Levico Terme (2010). Adriano Paroli un anno fa costretto a cedere allo strapotere di Milano, stavolta è intenzionato a giocare fino in fondo le sue carte. Anche perché potrà avvalersi di un apripista di valore qual è Marco Velo da un anno nei ranghi dell'Rcs con compiti importanti. «Non sono veloce come Alessandro Petacchi o uno scalatore di rango come Marco Pantani, ma credo proprio questa volta di riuscire a spuntarla - dice Adriano Paroli -. Velo che per tanti anni ha lanciato nel firmamento ciclistico due grandi campioni credo riuscirà a tirarmi la volata nel miglior modo possibile. In quest'ultimo anno mi sono allenato e sono pronto a sprintare con chiunque pur di riuscire a tagliare il traguardo per primo. Un anno fa sono stato secondo e la sconfitta mi brucia ancora».

LE CANDIDATURE pervenute all'organizzazione sono numerose, ma Paroli è pronto allo sprint: «Brescia è una grande città dove sport, economia, spazi artistici e quant'altro costituiscono un cocktail formidabile. Poche città al mondo possono vantare un centro storico bello come il nostro con il Cidneo a dominare la scena. Quello che abbiamo presentato alla Rcs è un biglietto da visita importante, che spero serva da grimaldello per far saltare il banco». A dieci giorni dalla presentazione, comunque, Paroli non si sbilancia: «Si sa come vanno certe cose - dice -. La certezza ci sarà solo nel momento in cui verrà tolto il velo al Giro. Fino ad allora dobbiamo solo sperare anche se a questo punto crediamo di avere il 99% delle possibilità di farcela». Naturalmente la corsa proveniente da Veneto o Trentino, con qualche probabilità in più della prima, potrebbe approdare in città per poi dare il via al carosello finale come spesso è avvenuto a Milano. Una festa straordinaria del ciclismo con i tifosi bresciani in prima fila a gustare un finale spettacolare. Il Giro che il 12 maggio 1983 celebrò una falsa partenza a Brescia, questa volta dovrebbe davvero concludersi all'ombra della Mirabella, sicuramente fasciata in rosa per festeggiare come si deve l'evento. La volata è stata lanciata, Velo ha innestato il rapporto giusto, adesso tocca a Paroli venire a capo della situazione.  

da «Bescia Oggi» del 20 settembre 2012 a firma Angiolino Massolini


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COMMENTI
Stupendo
20 settembre 2012 12:53 Ruggero
Giusto, manca solo questa, già il giro d'italia vale come il due di picche se poi togliamo anche le poche certezze che ci sono siamo a posto,si è mai visto il Tour ad esempio finire a Marsiglia ???

REPLICA AL MONDIALE DI DHOA
20 settembre 2012 13:28 ZECCA
PER l'RCS, il dott. Acquarone ha espresso la sua grande soddisfazione: «I responsabili del comitato organizzatore di Brescia ci hanno offerto un bel pacco di EURI e allora il finale si puo' fare anche li"

Mah
20 settembre 2012 15:51 Ruggero
Solo una cosa dico, le gandi corse si identificano anche dalle sedi di arrivo storiche vedi la Rubaix Il Fiandre (sino allo scorso anno) e via dicendo, da noi già c'è il Lomabrdia che negli ultimi 20 anni ha cambiato sede un'infinità di volte, idem la Sanremo e ora anche il giro (anche se non è una novità assoluta).
Va bene i soldi, ma poi non lamentiamoci se nel giro di quest'anno sullo Stelvio, ripeto lo Stelvio non una salitina qualunque c'erano quattro gatti.
Avanti di questo passo il ciclismo in Italia lo seguiranno solo i pochi addetti ai lavori e stop

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