
Un
traguardo importante quello che taglierà il prossimo giovedì 4 ottobre il G.P.
Città di Peccioli-Coppa Sabatini. Sessanta edizioni attraverso le quali la
classica di ciclismo ha visto costantemente accrescere il proprio fascino e
prestigio, racchiuso in un evento agonistico in grado di tenere con il fiato
sospeso fino all’ultimo. In attesa dello scatto finale o del colpo di reni che
come da tradizione, immortala sempre un campione sul rettilineo in salita dov’è
posto il traguardo.
Talvolta
un campione ancora in erba. Com’è accaduto lo scorso anno quando ad imporsi fu
il giovane Enrico Battaglin, che precedette nell’ordine Davide Rebellin e Daniel
Moreno Fernandez, il braccio destro di Joaquim Rodríguez, sino a ieri maglia
roja della Vuelta.
Una storia
che trae origine dall’ormai lontano 1952, quando gli sportivi locali intesero
dedicare alla memoria di Giuseppe Sabatini, corridore pecciolese che svolse una
brillante carriera a cavallo tra gli anni 1933 e 1947, scomparso poi
prematuramente all’età di 36 anni.
Un albo
d’oro prestigioso nel quale sono pochi i grandi campioni a non essere presenti.
Dai plurivittoriosi Bitossi, Argentin, Fondriest, Konyshev e Visconti (tutti
autori di un bis nella classica della Valdera), ai vari Dancelli, Petterson, Poggiali,
Moser, Battaglin, Baronchelli, Saronni, Bugno, Chioccioli, Chiappucci, Tchmil, Tafi,
Bettini, Hulrich e Gilbert.
La
dirigenza dell’U.C. Pecciolese sta ricevendo in questi giorni molte richieste
di partecipazione e sembra annunciarsi anche un nutrito e interessante
schieramento di formazioni “World Tour”.
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