Amore&Vita, l'ultimo nome è quello del polacco Lorek
| 30/12/2005 | 00:00 Mancano poche ore alla fine dell’anno e con esso si chiude ufficialmente la campagna acquisti di Amore & Vita. Questa mattina nella sede del team, il manager Cristian Fanini ha portato a termine quello che per il momento sarà l’ultimo ingaggio della prossima stagione. Infatti, con i nuovi regolamenti sarà possibile acquisire ulteriori atleti dal mese di giugno. Questo consentirà ad Amore & Vita di valutare attentamente nei prossimi mesi le performance di alcuni atleti già preselezionati durante il mercato e che, se risponderanno alle esigenze del team, verranno messi sotto contratto dal 1°giugno.
Per adesso Il sedicesimo ed ultimo uomo è ancora una volta un atleta polacco, si tratta dello scalatore Jakub Lorek.
Nato a Katowice 23 anni fa, Lorek ha un passato ciclistico ricco di successi - circa sessanta vittorie in carriera – otto delle quali ha ottenute in gare di assoluta importanza in Francia, nazione dove ha svolto le ultime quattro stagioni agonistiche della categoria under 23.
Lorek è stato notato per la prima volta all’inizio della stagione 2005, sotto il consiglio di Sylvester Szmyd - corridore di grande esperienza, uomo di fiducia di Damiano Cunego alla Lampre – e conseguentemente fatto venire in Italia come ‘stagista’ per gli ultimi mesi di gare.
“Jakub mi ha subito impressionato – spiega Cristian Fanini – ha grande classe e temperamento. In salita è sempre rimasto tra i migliori in gare durissime e questo nonostante sia molto giovane e privo di esperienza. Inoltre, si è dimostrato un ottimo uomo squadra, capace di lavorare fino alla morte quando gli veniva chiesto, e di attaccare impavidamente non appena ne aveva la possibilità. I test fatti dalla nostra equipe medica hanno rivelato che Jakub ha parametri eccezionali e grandi margini di miglioramento. Questo dimostra che non è soltanto un ottimo scalatore ma un atleta polivalente, in grado di diventare il ‘jolly’ del nostro team”.
Quindi, ad oggi il team può contare su sedici atleti, di cui sette polacchi: Artur Krzeszowiec, Artur Krol, Jakub Lorek, Bartosz Kolendo, Michal Pomietlo, Szymon Bohen e Lukasz Kacorzyk; quattro italiani: Daniele Di Batte, Ivan Fanelli, Simone Guidi e Graziano Gasparre; due lituani: Dainius Kairelis e Drasutis Stundzia; un finlandese: Kimmo Kananen; uno svedese: Christofer Stevenson ed un africano dello Zimbabwe, Tim Jones.
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