VUELTA. Per Dario Cataldo, tappa e maglia

| 04/09/2012 | 09:38
Tappa e... maglia! Impresa di Dario Cataldo nella tappa regina della Vuelta, quella che si è conclusa sul temutissimo Cuitu Negru, nelle Asturie. Un trionfo che non gli vale la maglia rossa di leader della generale, ma che gli fa guadagnare quella azzurra per il Mondiale di Valkenburg. L'abruzzese dell'Omega Pharma, 55 chilometri dopo il via da Gijon, si lancia con il belga Thomas De Gendt — sì, quello che è arrivato terzo al Giro d'Italia con l'impresa sullo Stelvio — in un attacco che sembra impossibile. Al traguardo mancano 128,5 chilometri intervallati da due gpm di prima categoria e l'inesplorato puerto finale, una salita classificata di categoria especial.

Soddisfazione «Quando Saxo ed Euskaltel si sono messe a tirare, De Gendt ha avuto paura che non ce la facessimo — spiega Dario, primo italiano a vincere in questa Vuelta —. Ma io una tappa la volevo vincere a tutti i costi». Ha scelto la più dura, quella che nobilita una carriera. «Per me questa è una grande stagione — prosegue l'abruzzese di Miglianico (Chieti), 27 anni —. Prima il campionato italiano crono, adesso questo trionfo». Per ottenerlo Cataldo ha dovuto soffrire l'incredibile. A due chilometri dall'arrivo, chissà se per un'impercettibile accelerazione sua o per il cedimento del compagno d'avventura, si trova solo. Ma davanti ha duemila metri verticali, una parete dove quasi servirebbero corda e piccozza. Duemila metri che entreranno nei racconti di ciclismo, nelle discussioni, nelle leggende di questo sport. «Una salita micidiale, ma una cosa che in un grande giro ci vuole». Per tradurre le parole in numeri, basti pensare che per coprire gli ultimi 200 metri, Cataldo ha impiegato 1'20", cioè è salito a 9 km/ora. Con un rapporto sbagliato: gli avevano montato il 26, invece del 28.

Fatica e impresa L'eritreo Daniel Teklehaimanot ha tagliato il traguardo vomitando per lo sforzo brutale. «Per quest'anno ho ancora obiettivi — continua il vincitore, che ha conquistato il Giro dilettanti nel 2006 —. Il Lombardia, corsa nella quale ho sempre fatto bene, è uno. E l'anno prossimo punto anche a fare classifica vera al Giro (12° negli ultimi 2 anni, ndr). Devo solo risolvere il problema della prima settimana, dove soffro troppo e perdo tempo. Devo rivedere qualcosa nella preparazione». La vittoria di Cataldo fa sicuramente sorridere il c.t. Paolo Bettini, alle prese con una Nazionale non facile da mettere assieme anche, ma non solo, per i provvedimenti presi dalla Federazione. Provvedimenti che escludono dalla maglia azzurra tutti gli atleti coinvolti in indagini. Misure per le quali l'Assocorridori minaccia azioni legali.

Largo ai giovani In Italia — e i risultati soprattutto nelle classiche sono testimoni — mancano corridori vincenti. Bettini non ha a disposizione un Bettini, un Bugno, un Bartoli. Nessuno dei presunti big ha messo in difficoltà il c.t. con delle vittorie, solo chiacchiere e messaggini su twitter. La scelta di puntare sui giovani, quindi, in un certo senso s'impone, anche perché in Italia giovani di talento da far crescere ci sono. Bettini con la nuova norma federale (tra i corridori di un certo valore) in pratica deve rinunciare solo a Ballan, che in Olanda avrebbe potuto fare bene. Cunego qui alla Vuelta non si è visto, Visconti sta attraversando un'annata negativa. E Bettini non ritiene adatto Bennati per il percorso olandese del Cauberg.
Possibili scelte Vediamo quindi quali potrebbero essere gli atleti sotto osservazione del commissario tecnico. Nibali è la punta, al suo fianco i due «vecchi», cioè Paolini e Nocentini. Dalla Vuelta esce bene anche Capecchi, che si è staccato per la generale: qualche giorno leggero, per poi testarsi in una tappa secca. Tra quelli che hanno un posto sicuro ci sono anche Moser e Ulissi, che venerdì e domenica correranno in Canada due gare di World Tour; Gatto e Nizzolo dovrebbero essere quasi dentro. A questi nove si aggiungono tre giovani estremamente interessanti come Favilli, Battaglin e Boaro, di cui Bettini è grande estimatore; più un «quasi giovane» come Marcato, un lottatore. Vedremo tra questi tredici gli 11 che sapranno guadagnarsi il biglietto per l'Olanda. Ma volete scommettere che con questi nomi verrà fuori una squadra forte e che sa entusiasmare?

da «La Gazzetta dello Sport» del 4 settembre 2012 a firma Claudio Ghisalberti
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La prima giornata dei Campionati Africani di ciclismo su strada assegna i titoli, nell’ordine, ad una etiope (la stella nascente Tsige Kiros) e ad un mauriziano (Tristhan Hardy) tra gli juniores, ad un’algerina (Nersine Houili) e ad una sudafricana (Lucy...


Il Teatro di Rivanazzano Terme ospita venerdì 21 novembre alle ore 21 “Strade nere – L’Africa che pedala”, serata di narrazione e musica ispirata al libro Strade Nere di Marco Pastonesi, pubblicato da Ediciclo Edizioni. Un racconto dal vivo che attraversa il ciclismo...


Beh, per un ciclista che ha corso per 25 anni in bici, di cui 12 anni da professionista, rimanere senza bici è come una beffa. Ad essere preso di mira dai ladri è Sacha Modolo, 38 anni, come Monica De Gennaro,...


Sono state presentate questa mattina al Ristorante Rino Fior di Castelfranco Veneto (Tv) le novità de "Il Fiore d'inverno" il tradizionale premio castellano che sarà consegnato il prossimo 1° dicembre al Teatro Accademico. La 26a edizione del Premio ideato e...


Elemento SE è un casco che non ha davvero bisogno di presentazioni e l’edizione speciale realizzata con MAAP riesce ad offrire un design grafico sorprendente e caratteristico. Ventilazione e comfort all’avanguardia si uniscono ad una aerodinamica sofisticata per un prodotto che è già...


Stephane Heulot sarà il nuovo team manager della TotalEnergies ed è destinato a prendere le redini del comando da Jean René Bernaudeau. Quest'ultimo nel 2026 compirà 70 anni e più volte ha manifestato l'intenzione di fare un passo indietro dopo...


Cristian Scaroni è stato l'unico italiano quest’anno a vincere una tappa al Giro d'Italia: si è imposto a San Valentino (Trento), tagliando il traguardo mano nella mano con il compagno di squadra Lorenzo Fortunato. Quarto al campionato europeo e vincitore...


Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


A casa di Michele Gazzoli ci sono tantissimi motivi per essere felici. In primis perché tra qualche mese diventerà papà di una bambina insieme alla compagna Cristina Andriotto, che lavora nel settore marketing di RCS Sport ed è figlia del...


Quella che per anni è stata "la Colpack" adesso è la MBH Bank Ballan CSB, batte bandiera ungherese (benché sia affiliata anche alla Lega Ciclismo dell'On. Pella) e sta per intraprendere la prima stagione come Professional. Nei giorni scorsi abbiamo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024