
Ci sono
annate in cui tutto corre liscio e altre in cui ad ogni passo si incontra un
ostacolo. Lo sa bene Daniel Oss, classe 1987, che non ha trovato fortuna nelle
classiche del nord e al Tour de France; ora, a poche settimane dal mondiale, il
trentino della Liquigas Cannondale guarda al finale di stagione con occhio
disincantato "Non posso dire di essere andato male ma mi aspettavo di
ottenere di più. E' stata una stagione di transizione" racconta con la
voglia di chi vorrebbe chiudere al più presto il 2012 per poter iniziare a
lavorare fin da subito al 2013.
Per il ragazzone di Pergine Valsugana (Tn), in vista c'è un nuovo contratto e
una nuova maglia da indossare, quella della BMC, non prima di aver lottato per
un ultimo obiettivo "Con
Ma i compiti del passista con il fisico da granatiere e i tatuaggi di una
rockstar non si esauriranno una volta tagliato il traguardo di Crevalcore "Nelle
tappe di pianura sarò di appoggio per le volate di Sabatini come avevo fatto
l'anno scorso proprio al Padania con Viviani mentre gli ultimi due giorni il
mio ruolo sarà un pò quello del Tour de France, per scortare Nibali sino
all'imbocco delle salite decisive." Gregario ma non solo, Daniel Oss è una
freccia capace di cogliere l'occasione al volo e di conquistare anche successi
importanti: non se ne è dimenticato l'alfiere della Liquigas, nonostante
dall'ultima vittoria al Tour of Colorado sia passato più di un anno "Anche
a Carnago ho avuto la possibilità di giocarmi le mie carte ed è arrivato un
buon terzo posto. Se ci sarà l'occasione, anche al Padania non tirerò certo i
freni."
Dopo il successo finale, centrato lo scorso anno da Ivan Basso,
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