BRUYNEEL. «Continueremo, per vincere il Tour con Andy»

| 21/08/2012 | 11:06
Johan Bruyneel, team manager della Radioshack Nissan, ha concesso una lunga intervista al collega Josu Garai di Marca. È un'intervista molto interessante che tocca diversi punti. Ve ne proponiamo le parti più interessanti.

La Radioshack-Nissan viene da una stagione difficile. Quale sarà il futuro del team?
«Abbiamo la licenza, gli sponsor e i corridori per altre due stagioni. Come minimo, il team continuerà fino al 2014».

Chi governa la squadra?
«Flavio Becca. Leopard, che è la società di gestione, è di sua proprietà. RadioShack, Nissan e Trek sono i tre sponsor principali. Io sono il direttore generale, ma non ho alcuna proprietà. Chi decide? Io, con i miei i consulenti. Ripeto, ho un contratto come Direttore Generale con Leopard e ogni contratto può essere risolto. Ma non è il questo caso».

La fusione è stata un errore?
«Le conclusioni le tireremo alla fine, ma è vero che pensavo che sarebbe stato più facile e veloce».

Che cosa non ha funzionato?
«Non è la prima volta che vivo una situazione del genere. Nel 2008, con la Astana, è stata la stessa cosa, anche se allora fu molto più facile perché i responsabili erano già abituati al nostro sistema. Questa volta la fusione è stata più complicata».

Quante persone fanno parte della struttura?
«Conmpresa la squadra Continental, tra 90 e 95 persone. In questo nuovo ciclismo, le squadre sono aziende leader».

Di che budget disponete?
«Circa 25 milioni di euro».

Quali saranno i vostri leader nel 2013?
«Vediamo cosa succede con Frank (risultato positivo ad un diuretico durante il Tour, ndr). Invece Andy, Cancellara, Kloden, Horner, Monfort, Haimar, Irizar, Machado... hanno un contratto e continueranno con noi».

Ma pagando una penale...
«Bisogna essere d’accordo in tre: il corridore, la squadra che paga e quella che lo lascia andare. Se una delle tre parti non ci sta, l’accordo salta».

Cancellara ha detto di voler andare via.
«A me non ha detto nulla».

Quanto è difficile lavorare con Andy?
«Non è difficile, solo diverso rispetto ad Armstrong e Contador. Andy ha un altro metodo: ci sono cose che possono essere modificate e altre no. È chiaro che ha molto talento, ma quest'anno per lui è stato difficile a causa degli infortuni e dei malanni. Certo, il percorso del Tour non gli si addiceva: fortunatamente, sembra che il prossimo sarà diverso e che all'inizio possa esserci una cronosquadre. E ci saranno più montagne».

È vero che i problemi sono nati quando i fratelli Schleck hanno cercato di imporre un regista come Kim Andersen?
«Può essere. Continuo a pensare che, anche se sono fratelli, debbano essere soprattutto dei professionisti. Non ho cercato di separarli, perché avevamo progettato di averli insieme al Tour, ma possono andare forte anche uno senza l’altro. Certo Andy non si può permettere un’altra stagione come questo. Dobbiamo prendere il toro per le corna e cancellare quello che è l'anno peggiore della mia carriera».

Cosa la spinge a continuare?
«Mi piacciono le sfide».

Quale sarà la prossima sfida?
«Vincere il Tour con Andy Schleck».
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COMMENTI
21 agosto 2012 11:38 foxmulder
Auguri!

abbiamo
21 agosto 2012 12:35 limatore
licenza sponsor corridori....... e la possibilità di essere radiato? quella non viene nemmeno presa in considerazione?

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