Cinque campioni e una canzone per Pantani

| 13/12/2005 | 00:00
Due assi del volante, Jarno Trulli e Alex Zanardi, un campione del ciclismo, Danilo Di Luca, una medaglia d’oro ai recenti europei di volley, Alberto Cisolla e un azzurro di rugby, Denis Dallan. Messi insieme potrebbero sembrare i protagonisti di un’edizione speciale di “Giochi senza frontiere”, i cinque campioni, invece, si ritrovano per qualche ora, in un uggioso pomeriggio bolognese, in uno studio di registrazione, per realizzare il sogno di un campione che non c’è più, Marco Pantani. I cinque portano a compimento l’idea del “Pirata”, incidendo una canzone i cui proventi, quando il cd sarà messo in vendita, saranno destinati ai bambini soli, ai bambini meno fortunati. La canzone non l’hanno nemmeno dovuta comporre perché Elisabetta Gioia Mondini l’aveva già scritta, qualche anno fa, proprio per il Pirata: "Apri il cielo che c’è in me!!! ". La musica è di Fabio Anastasi, l’arrangiamento di Giancarlo Di Maria che ieri pomeriggio, nella sala di incisione della Fonoprint, ha lavorato in allegria. «Perché questi sono veramente bravi», il commento finale. Di più: i cinque, che avevano messo in preventivo di lavorare davanti a un microfono per tutto il pomeriggio, se la cavano in un paio d’ore. Così, quando Di Maria, dà il via libera a tutti, scatta il commento di Zanardi. «Già fatto? Ma allora quando i cantanti sostengono di aver trascorso l’ultimo mese in sala di registrazione cosa vogliono dire?». Risata generale. I cinque, pur venendo da sport diversi (solo Trulli e Zanardi hanno in comune la F1), si divertono proprio. Il più timido, Dallan, è forse quello che canta meglio. Non fosse altro perché, insieme al pallone da rugby, ha una vera e propria passione per il canto che lo porterà a diventare un tenore. Trulli, che ieri si è limitato al canto, registrerà più avanti con l’ausilio di una batteria (non da auto…), la sua passione. Jarno non solo fa quello che vuole con un volante tra le mani, ma dà spettacolo con bacchette, piatti e tamburi. Il cd uscirà nei prossimi mesi: Elisabetta che ha portato avanti il progetto insieme con la mamma Renata, ha già deciso come utilizzare i soldi ricavati. «Li daremo alla Caritas - dice la ragazza che ringrazia per la collaborazione sia Fonoprint sia il produttore arrangiatore Mauro Malavasi -. Siamo in contatto con il vescovo di Faenza, monsignor Stagni. E sarà lui a dare consiglio». Una canzone, davvero coinvolgente - all’appello, tra i convocati per l’iniziativa, mancano David Bluthenthal (Virtus Bologna) e Loris Capirossi (Ducati) bloccati dalle neve in uno scalo aereo, e per sopraggiunti impegni Stefano Mancinelli, capitano della Fortitudo Bologna e grande tifoso del Pirata, per i bambini poveri e per onorare la memoria di Pantani, che a Sanremo avrebbe voluto esibirsi non solo come ciclista, ma pure come cantante. E Sanremo, inteso come festival, potrebbe essere l’obiettivo dei fantastici cinque. Chiacchierando tra loro hanno scoperto di non avere impegni pressanti per il prossimo 27 febbraio (in pieno festival canoro, dunque). Così, dopo aver cantato per un pomeriggio, incidendo la loro canzone, potrebbero ripetersi in Liguria, festival permettendo. Per Di Luca, che di professione fa il ciclista, Sanremo è anche… «No - obietta - quest’anno mi sto preparando per il Giro d’Italia. La Milano-Sanremo arriva troppo presto». Scambi di complimenti di battute e di ricordi tra Jarno Trulli e Alex Zanardi. E’ proprio il driver di Castel Maggiore, una leggenda per lo sport mondiale, a trasmettere entusiasmo ai compagni. «Non avevo mai cantato - commenta - se non una volta, improvvisando, con Gianni Morandi. Questa volta è diverso, però, perché c’è anche lo scopo benefico dell’iniziativa. Non ho mai avuto la fortuna di stringere la mano a Pantani: lo ricorderò sempre come un grande campione». C’è il brindisi, la voglia di festeggiare il Natale con qualche giorno d’anticipo. Auto, bici e palloni (ovali e non) uniti, per cantare “Apri il cielo che c’è in me!!!", il brano che Pantani non ha potuto incidere: che lo facciano cinque campioni ha comunque un sapore speciale. (da Il Resto del Carlino)
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