CASO POZZATO. L'imbarazzo di Di Rocco e i ricatti di un ex pro

| 02/07/2012 | 14:14
tuttobiciweb.it vi aveva informato qualche giorno fa dei molti pasticci che stavano animando la vicenda Michele Ferrari-Filippo Pozzato. Vi avevamo informato che il nome del famigerato dottore non era mai stato inserito nel Casellario Disciplinare della Federciclismo, l’unico registro ufficiale (art. 23 del Regolamento di Giustizia e Disciplina Fci) che indica chi è sottoposto a sanzione federale e chi no.

Gli amici di CyclingPro, nel loro apprezzato e seguitissimo blog, ha riportato le considerazioni del presidente federale Renato Di Rocco, incontrato da Marco Bonarrigo a Corvara alla Maratona delle Dolomiti. «La sentenza – spiega Di Rocco a Bonarrigo – venne “scritta e motivata male” dal punto di vista strettamente giuridico. A Michele Ferrari venne infatti comminata una “inibizione” senza termini temporali che non è prevista dall’ordinamento sportivo: tutte le inibizioni federali devono essere a termine, solo la radiazione può essere comminata a vita».

Ma ancora più interessante è la seconda novità che CyclingPro porta alla luce. E riguarda le modalità con cui è esploso il caso Pozzato: la trascrizione di una telefonata del 2009 (pubblicata da Repubblica lo scorso 16 giugno) tra il corridore della Farnese e un misterioso “collega”. Telefonata in cui il vicentino ammetteva di aver frequentato il medico.

Di questa telefonata si è parlato come trascrizione di un’intercettazione giudiziaria. Ma Marco Bonarrigo scrive testualmente: “interpellate una per una le procure italiane che lavorano sul fronte doping hanno: smentito che Pozzato sia attualmente indagato o inquisito; smentito che la telefonata in questione sia nei loro archivi, anche come semplice materia “collaterale”, ovvero non di interesse giuridico. Hanno smentito quindi che la telefonata sia stata registrata dall’autorità giudiziaria, su richiesta di un pubblico ministero.

La famosa telefonata sarebbe stata direttamente registrata (nel 2009), dal “misterioso collega”, un ex corridore veneto di medio cabotaggio con cui Pozzato era in confidenza. Non si tratta quindi di un atto giudiziario ma di iniziativa personale. Insomma, Marco Bonarrigo si pone importanti interrogativi, che vanno ad arricchire di elementi nuovi una vincenda che sta assumendo contorni inquietanti. Da una parte non c'è alcun elemento per dire che Michele Ferrari sia inibito e fino a quando. Dall'altro c'è una registrazione effettuata da un ex corridore, molto amico di Pozzato, caduto in disgrazia e a corto di soldi, che ha pensato bene di passare direttamente al ricatto. Ad ogni modo per saperne di più, vi invitiamo a leggere quanto CyclingPro ha scritto sul suo blog.

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COMMENTI
2 luglio 2012 15:36 foxmulder
Io non voglio colpevolizzare né difendere d'ufficio nessuno, ma mi chiedo: ma in che ca##o di Paese viviamo?

Ennesimo pasticcio targato F.C.I.
2 luglio 2012 15:48 Bartoli64
Nel costatare l’ennesimo pasticcio targato Federazione Ciclistica Italiana (Presidenza Di Rocco), credo sia opportuno analizzare questa vicenda che, a quanto apprendiamo oggi, diverrà mooolto spinosa per qualcuno.

La prima considerazione va fatta per l’ineccepibilità del lavoro condotto dalla Procura del Dr. Torri, e non credo che i contenuti di quella famosa telefonata - ancorché non proveniente da indagini della Polizia Giudiziaria – non possano, in ogni caso, costituire una prova.

Filippo Pozzato, probabilmente non sapendo che la registrazione di quel colloquio non l’avevano curata degli agenti di P.G. bensì un suo ex amico, ha in ogni caso ammesso il suo rapporto intercorso con il Dott. Ferrari e tanto è bastato alla P.N.A. per richiederne la squalifica di un anno sulla base della prova acquisita dalla viva voce del diretto interessato.

La seconda considerazione va però fatta al riguardo di quella famosa “inibizione” nei confronti di Ferrari che il buon Presidente Di Rocco, proprio ieri, ha definito come un provvedimento dettato da una sentenza “scritta e motivata male” che, peraltro, non fa comparire il nome di Ferrari nel Casellario Disciplinare della Federciclismo.

E’ ovvio che, in assenza di una definizione certa di un provvedimento sanzionatorio/inibitorio comminato nei confronti dello stesso Dott. Ferrari, anche la prova concretizzatasi con la confessione del corridore viene a decadere atteso che - allo stato - non è assolutamente chiaro se i corridori tesserati con la F.C.I. possano avere o meno rapporti con il citato medico (ma sembra proprio che nulla osti in tal senso).

Perché, dunque, il provvedimento nei confronti del Dott. Ferrari non è mai stato reso chiaro e definitivo a distanza di 10 anni? Noncuranza? Negligenza? Dimenticanza? Connivenze strane negli ambienti federali o cos’altro?

Temo che il Presidente di Rocco (ammesso e non concesso che sappia esattamente) il perché non ce lo dirà mai ma, quel che è certo, è che l’ora della sua presidenza è suonata già da qualche tempo.

Non è possibile vanificare così il lavoro degli inquirenti e nemmeno compromettere il prestigio della Federazione (se ne ha ancora un po’), a causa di dirigenti e/o funzionari che non sanno o non vogliono fare il loro lavoro.

Ora speriamo solo che i corridori non si riversino “a massa” nel richiedere le prestazioni del famoso “Testarossa”, giacché i precedenti del medico in questione sono noti a chiunque nell’ambiente e non possono essere dimenticati.

In questo senso i Team sono chiamati a vigilare e ad imporre ai propri tesserarti particolari clausole contrattuali che, già al tempo della Mapei, vietavano ai propri corridori di rivolgersi a medici e preparatori estranei alla squadra.

Il rischio di tornare indietro - sino ai bei tempi dei “mitici anni ‘90” - è appena dietro l’angolo…… purtroppo.

Bartoli64

Leggete il blog di CyclingPro.it ...
2 luglio 2012 16:06 Melampo
... molto interessante, credo che a questo giro sia Torri che debba dare delle spiegazioni a dei suoi colleghi.

2 luglio 2012 16:16 foxmulder
Secondo me tanto ruota attorno alla candidatura di Di Rocco alla presidenza del CONI, che lui vorrebbe, ma i suoi avversari, evidentemente, no.

Per favore ritroviamo il buon senso!!!!
2 luglio 2012 16:52 valentissimo
Questa storia ha dell'assurdo e mi pare davvero incomprensibile. Parrebbe in modo abbastanza chiaro ed inequivocabile che si tratti di un tentativo di estorsione e che, il nostro organo inquirente di giustizia sportiva, ha perseguitato la vittima e non chi ha commesso il reato. La cosa più bella è che, Pozzato non potrà correre le Olimpiadi e non potrà realizzare il suo sogno e difendere i colori del suo Paese, per aver frequentato una persona che, a detta dei documenti e del Presidente della FCI, era perfettamente frequentabile.
Ma siamo pazzi???? Praticamente Ferrari è stato squalificato senza limite temporale = non è stato squalificato. Scusatemi ma questa situazione è incomprensibile ed a me pare di capire che per questa grave carenza dovrebbero essere in tantissimi a pagare, ad eccezione dei ciclisti!!!!
Se Pozzato ha un po di sale in zucca, deve spendere una parte dei suoi lauti ingaggi, per perseguitare chi lo sta danneggiando in modo così ingiusto ed assurdo, almeno poi eviteremo di dover osannare i campioni d'Europa del Calcio, dimenticando come il governo spagnolo ha protetto in modo vergognoso chi sosteneva di essere la ragione delle sue vittorie (Fuentes).
L'ho sempre detto e lo ripeto, in questo blog si inseguono troppo le streghe del doping. anche quando non si dovrebbe proprio!!!!!

A beneficio di Melampo
2 luglio 2012 16:55 Bartoli64
Mi preme scrivere questa precisazione a beneficio di Melampo, intuendo già che di post come il suo ne potrebbero arrivare molti.

Il Dr. Torri è un Giudice inquirente che ha appreso una notizia che riguarda il suo ufficio da una c.d. “fonte aperta” (in questo caso un articolo di “La Repubblica”) e - sulla base di questa - ha convocato il corridore affinché fornisse elementi al riguardo di ciò che era apparso sulla stampa.

NON è infatti compito di Torri il sapere o meno se il provvedimento federale - emesso nel 2002 - nei confronti del Dott. Ferrari fosse ancora attivo o meno. Il Procuratore Torri ha semplicemente fatto il suo dovere, ha interrogato il corridore (che ha confessato apertamente) e poi lo ha deferito al T.N.A. con la richiesta di squalifica.

Orbene, di cosa dovrà rispondere ora ai suoi colleghi (come tu stesso scrivi)? Lo sai solo tu…..

Se ora hai quantomeno il dubbio di come il lavoro del Dr. Torri sia stato formalmente ineccepibile (il Giudice ha il dovere di cercare le prove), ancorché reso vano da una gestione raffazzonata della vicenda da parte della F.C.I., comprenderai che il tuo precedente intervento è completamente fuori centro e fuori luogo.

Senza offesa, ma solo per il rispetto e l’obbiettività dei fatti, nonché per una tua migliore conoscenza della realtà.

Bartoli64

UN PASSO INDIETRO!
2 luglio 2012 17:06 velo
SIGG: peter83,cargoone,fra84,svlastas,prcorsomisto,ruotone sfogliate quello che avete commentato nel precedente su POZZATO.
Datevi la risposta che meglio credete!!!!!!!!

Tutto vero
2 luglio 2012 17:29 AntonioM
E' tutto vero e sottoscrivibile...ma io voglio sapere se Pozzato c'è andato o no da Ferrari, non rischiamo di distogliere l'attenzione dalla cosa più importante.

Antonio

Non capisco...
2 luglio 2012 17:30 cargoone
Premesso che nessun atleta in genere vada a pane ad acqua, io ho solo delle perplessità su come si stia sviluppando questa vicenda...non sulle doti di Pozzato, che resta per me un gran bel corridore.

Il problema sta nella federazione, a cominciare dal presidente comprendendo ogni collaboratore.

Nemmeno loro sanno che fare...fanno pena.

cargo

VELO
2 luglio 2012 17:52 Fra74
Se Ti riferisci a me, con quel Fra84, non debbo fare alcun passo indietro: di solito, sono solito commentare le decisioni giuridiche,pertanto, ho commentato la richiesta di squalifica per Pozzato, poi semmai, commenterò la decisione finale....basta su atti e documenti, non su articoli di giornale o Blog.
Francesco Conti.

X Cargoone
2 luglio 2012 18:22 velo
vai a rileggerti il tuo commento di giovedì 28 giugno ore 15,24 non sono le parole che esprimi oggi!!!!!!

Per Bartoli64
2 luglio 2012 18:44 Melampo
Egregio Bartoli64, per una volta non sono totalmente d'accordo con Lei. Inutile riassumere la vicenda (lo ha fatto Lei in maniera molto esaustiva nel suo intervento). Proprio per quello che ha scritto, non credo che l'apprendere una notizia da una "fonte aperta" sia sufficiente per incider così pesantemente sulla vita di una persona, credo che un approfondimento di argomenti fosse necessario, ed infatti appare che Filippo Pozzato non possa essere punito (Rif.: Casellario Disciplinare). E' per questo che credo che i legali di Pozzato chiederanno di render conto al Dott. Torri a chi di dovere. Tutto qui. Poi, io non sono un esperto in questioni legali, come invece appare Lei, potrei anche sbilanciarmi sul fatto che possa essere un Avvocato, e che in gioventù possa aver corso in una squadra di Daniele Tortoli. Mi sbaglio? Vedremo gli sviluppi della vicenda, che man mano che procede, appare sempre più nebulosa.
La saluto cordialmente, e grazie comunque per le precisazioni.

X FRA 74
2 luglio 2012 19:42 velo
una risposta va data se si conosce il contenuto,non capisco cosa ti riferisci non certamente al commento del 28 giugno ore 15,46.
Drei

x Velo
2 luglio 2012 21:01 ruotone
Avevo scritto:
"Non si può continuare con dirigenti così bugiardi, falsi ideologicamente e ipocriti nelle loro decisioni assunte con tripla faccia di bronzo e doppio-giochismi e doppio-pesismi della peggior specie.
Ovio che anche i ragazzi (chi più chi meno) si adeguino a questi lestofanti.
Abbiamo creduto a:
- la nipote di Mubarak;
- Lusi ladro solitario
ora perchè non credere al Renato Pinocchio?"
Ribadisco tutto. Renato go home!
E comunque sono in parecchi a sapere perchè Renato si è dimenticato di Ferrari.
E' quello che aspettano al Coni per tagliargli le gambe definitivamente (Malagò in primis). Perchè la dritta su Pozzato, ci scommetto una mano, è stata passata a Repubblica da un amico veneto dell'Aniene e di Bicitaly.

Perchè litigare???
2 luglio 2012 21:06 valentissimo
Non credo sia il caso di accalorarsi, quello che dice Di Rocco è semplice:
Non è scritto da nessuna parte che il dottor Ferrari non sia frequentabile!!!!
Stendiamo un velo pietoso sulla vicenda Ferrari e su come l'ha gestita la Federazione a suo tempo e dopo,(poteva pur chiedere di formulare meglio la sentenza!!!) ma, che oggi ci sia una persona che non possa partecipare ad un olimpiade per aver subito un ricatto e per aver frequentato un esperto di preparazione, frequentabile, mi pare davvero troppo.
Detto quanto sopra, resta il fatto che se Ferrari è un dopatore, come sembra, deve essere squalificato nei giusti modi e la sua frequentazione deve essere vietata agli atleti nei modi previsti e non nelle fantasie del primo Torri che si sveglia al mattino!!!!!

Il ruolo di Torri e le magagne della FCI
2 luglio 2012 21:41 Bartoli64
Temo che Lei, Sig. Melampo, abbia fatto un altro errore di valutazione ritenendo che i legali di Pozzato possano addebitare qualcosa al Dr. Torri che - lo ripeto – ha semplicemente condotto la sua indagine (breve per la verità), interrogato il soggetto, prodotto la prova, nonchè presentato la sua richiesta di squalifica all’Organo competente.

Diverso sarebbe stato se lo avesse condannato con dolo, condotto un’inchiesta oppure un interrogatorio senza rispettare le dovute garanzie, ma il Dr. Torri, mi creda, è troppo esperto per incappare in simili errori (e se ne è reso conto anche Zani con la sua inverosimile richiesta di risarcimento danni).

Quanto a me sbaglia di nuovo sul mio ruolo (non sono un avvocato) e sul mio passato ciclistico (mai corso con Daniele Tortoli, purtroppo).

Buona serata a Lei.

Bartoli64

X Ruotone
2 luglio 2012 22:09 velo
mi pare che il commento del 28 giugno ore 19,43 riferito all'articolo di Pozzato NO ERRANI SI alla fine "Criminali Ciclisti",fate i camaleonti non avete coraggio di quello che scrivete dopo due giorni cambiate tutto.

x Velo
2 luglio 2012 23:57 ruotone
Sagace Velo, tu con l'ironia hai un cattivissimo rapporto.
Hai capito esattamente il contrario, però passi a sentenze.
Vabbeh meglio sorvolare che tanto non è ciò che conta. Venendo al nocciolo, non mi pareva così difficile anche perchè sennò la citazione della Errani sarebbe centrata come i cavoli a merenda. Eppoi mai definirei i ciclisti "criminali".
Ribadisco il commento (x Velo: amaramente ironico ;-) )
"Sarà errato che Sara Errani porta a Londra del moral per gli azzurri?
E' giusto che non portino Pozzato, ci penserà Sara Errani a portare del moral fra gli azzurri di Londra.
Due pesi, due misure.
Sara non sarà nemmeno sentita dal procuratore anti-toping.
Questi criminali di ciclisti hanno rotto"

Curiosità.........................
3 luglio 2012 09:13 pilo67
.............ma secondo voi blogger, chi l'ex corridore veneto? Provo e riprovo a chi possa essere, ma non mi viene in mente nessuno.............
Grazie anticipatamente della "chicca".
P. Lottini

Per Bartoli64
3 luglio 2012 10:37 Melampo
La ringrazio per il chiarimento.

Per quanto riguarda i legali di Pozzato, facciano quello che vogliono, ma diversi "rumors" fanno presagire quello che ho scritto. Poi, ripeto, libertà loro.

Per quanto riguarda l'acquisizione della prova "e" la richiesta di deferimento all'organo competente, non capisco se il Dr. Torri si doveva sincerare, prima della richiesta di deferimento, se l'inibizione del Dr. Ferrari era correttamente contenuta nel Casellario Disciplinare della FCI. Secondo me, a rigor di logica sì, se legalmente va tutto bene così, posso solo dire che le leggi le fanno gli uomini, e che possono sbagliare. Se così è, mi pare un riferimento legislativo da cambiare.

Poi per il resto sono d'accordo con Lei, ma non riesco a decifrare questo punto.

Se può aiutarmi a fare luce (e non credo solo a me), mi farebbe una cortesia.

La saluto cordialmente.

Per pilo67
3 luglio 2012 10:52 Melampo
Potrebbe essere P. C.?

Grazie Melampo, ma......................
3 luglio 2012 11:00 pilo67
......per me non sono sufficienti le iniziali...............dammi qualche altro indizio...........
Ciao e grazie
P.Lottini

Per P. Lottini da Pistoia
3 luglio 2012 11:27 Melampo
Vedi, caro P. Lottini da Pistoia, ti dovrai accontentare di queste. Te pensa ad un ex ciclista veneto con queste iniziali, poi vai su Wikipedia e ...

Caro Melampo....................
3 luglio 2012 11:47 pilo67
...........ma chi sei per sapere che sono di Pistoia? Forse abitiamo vicini? Forse ci incontriamo in bici? Mah.........boh......
Comunque grazie mi hai illuminato............è della provincia di Verona. Anche questo è uno di quelli che voleva far credere di essere un fenomeno........
P. Lottini

Per P. Lottini da Pistoia
3 luglio 2012 11:57 Melampo
Lieto di esserti stato d'aiuto. Guarda che potrebbe essere, non è detto ... Per quanto riguarda Pistoia, lo hai scritto tu su un tuo passato intervento. Ma comunque, presto verrà fuori il nome preciso, non ti preoccupare. Questa faccenda puzza di marcio lontano un miglio, presto credo ci saranno interessanti novità.

P.C. veronese
3 luglio 2012 15:47 ruotone
Mi sembra poco verosimile che Pietro possa aver fatto una cosa del genere.
Anche perché ebbe un confronto di fronte al Garante della Privacy con Eugenio Capodacqua circa la pubblicazione dei valori del passaporto biologico.
Tutto è possibile, ma non mi sembra il caso di mettere ulteriori veleni in questa vicenda già abbastanza intricata.

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