POZZATO. Interrogato due ore, «sono tranquillo»

| 19/06/2012 | 15:52
«Abbiamo parlato, mi hanno chiesto un sacco di cose. Non sono io che giudico, vediamo quello che mi diranno». Non si sottrae alle domande dei giornalisti Filippo Pozzato, al termine di un'audizione in Procura Antidoping durata poco meno di due ore.
Il ciclista, vincitore della Milano-Sanremo 2006 e capitano azzurro al Mondiale del 2010, e' stato chiamato a rispondere dei suoi probabili contatti con il discusso medico Michele Ferrari, coinvolto nell'inchiesta dell'Usada (l'agenzia antidoping americana) che ha messo sotto la propria lente l'attivita' di Lance Armstrong. A confermare i sospetti di una frequentazione del capitano della Farnese con il medico inibito (i tesserati non possono avvalersi delle sue prestazioni professionali) gia' dalla Federciclismo, secondo una sentenza della Disciplinare del 2002, ci sarebbe anche un'intercettazione del 2009 in cui il veneto ammetterebbe di avvalersi delle consulenze di Ferrari, su cui indaga anche la Procura di Padova.
Nel caso tutto cio' venga accertato, Pozzato, tornato a correre in Slovenia dopo la
frattura al polso rimediata al Giro, rischia la squalifica e la possibilita' di perdere la maglia azzurra ai Giochi di Londra. Da parte sua pero', la concentrazione e' gia' alla preparazione olimpica. «Olimpiade a rischio? Non sono io che giudico, quindi vediamo cosa mi diranno - ha spiegato il ciclista -. Da domani siamo in ritiro poi vediamo come va. Il polso? Ho tolto il tutore, c'e' ancora l'abbronzatura ma, da ieri sera, mi alleno senza. Sono tranquillo». (ansa)
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COMMENTI
situazione delicata...
19 giugno 2012 16:58 Fra74
...per POZZATO mi sa che si preannuncia una estate torrida sotto tutti i punti di vista...

Francesco Conti.

SI tranquillo
20 giugno 2012 06:53 SERMONETAN
Se nn ricordo male............era uno dei pochi in gruppo che accusava,e gli diceva cose contro in gruppo a Filippo Simeoni,QUANDO DISSE SU FERRARI

20 giugno 2012 09:20 foxmulder
Adesso mi attirerò gli strali di molti, ma devo dire che sono piacevolmente sorpreso da come Pozzato sta gestendo la cosa. Ha ammesso candidamente la frequentazione di Ferrari senza nascondersi dietro ad un dito come hanno fatto molti suoi colleghi e, anche rispetto alla faccenda Simeoni dove, beninteso, il suo comportamento era stato assolutamente inqualificabile, si può riconoscere una certa coerenza poichè ci aveva comunque messo la faccia.
E' anche vero che con questa linea di condotta avrà non pochi vantaggi: verrà squalificato per sei mesi, probabilmente si guadagnerà uno sconticino di pena e probabilmente potrà scontare la squalifica in un periodo in cui non aveva molte cose da dire, per tornare con una Pro Tour l'anno prossimo, pronto per le classiche del Nord. Ma questo è un altro film.

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