Bravo Enrico,a dimostrazione che i sacrifici fatti dopo i tanti "disguidi "subiti ,sei tornato a ottimi livelli ,continua così.

Ma quali disguidi! Non pensi sia meglio tacere e lasciar perdere, come corridore è ampiamente finito e come peroma ha molto da lavorare per acqistare credibilità.
W i Rabottini e a casa i Rossi.
Maurizio

Ma quando la smetterete di pubblicare notizie come questa che offendono il ciclismo, date spazio ad una gara di esordienti o allievi piuttosto.
Rebellin, Rossi, Biondo ... fanno parte di un ciclismo che non esiste più oramai, non scherziamo !!

se non ricordo male gli unici "disguidi" sarebbero di essere fratello e cognato(se si dice cosi')di atleti che hanno avuto problemi con la giustizia sportiva.

Se guardiamo le corse dei prof. quanti sono quelli che sono stati riabilitati?
Rossi è uno dei tanti pertanto lasciamolo correre.

Rossi, Rebellin..., insomma..il nuovo che avanza..!!!! ;)
Francesco Conti.

Caro Direttore,
Ci sentiamo pienamente offesi a leggere ancora queste notizie.
Certi articoli sono offensivi per l'intero movimento ciclistico.
Qui si trattava di gestire e collaborare con vere e proprie attività crimali da quello che era emerso e pubblicato dalla stampa.
Non scherziamo!!

Avete ragione. Al rogo i cattivoni di un tempo. Adesso vanno tutti a crostata...

Rossi corridore proveniente da una famiglia che è una garanzia...
Rebellin un passato glorioso anche se macchiato, adesso non ha neanche un minimo di p***e per staccare la spina. Patetico.
Direttore Stagi, sai che ti stimo tantissimo ma penso che di queste notizie il ciclismo ne può fare tranquillamente a meno.

Essendo l'unico team del Sud è chiaro che sia discriminato, ma ha vinto tre tappe e quasi la classifica finale, forse scippata a Rebellin, visto che ci sono volute tre ore per stabilire chi era il vincitore e considerato che il team maneger non ha potuto assistere alla visione del video che evidenziava il buco.
Comunque tutto questo astio nei confronti di un Campione come Rebellin è fuori luogo. Tanti ciclisti trovati dopati e coinvolti nell'operation porto stanno correndo il Giro d'Italia e nessuno trova nulla da dire. Il caso Rebellin è molto strano le provette da due sono diventate cinque, la cosa è venuta fuori dopo un anno e la prova del DNA non è stata concessa. Ha diritto di correre e quando gli è permesso dimostra la sua classe. L'errore lo hanno fatto i team pro-tour che non l'hanno ingaggiato. Viva Rebellin!

ma che fai cainoeabele, ti smentisci????
esterrefatto!!!
ah non erano clienti tuoi....

A leggere certi commenti dei soliti giustizialisti da strapazzo si resta allibiti...ma questa gente sa che vuol dire la parola garantismo e democrazia?