GIRO. Ancora salita, si va a Pian dei Resinelli. Segui il LIVE

| 20/05/2012 | 08:49
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Tappa tutta lombarda, disegnata in zone densamente popolate soprattutto nella parte iniziale e centrale, tappa che si svolge la domenica, finale forte e tormentato, arrivo in salita: ci sono tutti i presupposti per un grande spettacolo in una zona dove il ciclismo ha radici e passioni consolidate e continuamente rinverdite.
Busto Arsizio, popolosa ed importante città in provincia di Varese, ricca di molte attività industriali, commerciali con molteplici iniziative culturali, ritrova il Giro d’Italia dopo le esperienze del 1985 - tappa Verona-Busto Arsizio e successo in volata di Freuler su Rosola e all’indomani cronosquadre da Busto al Vigorelli di Milano vinta dalla Del Tongo-Colnago di Giuseppe Saronni davanti a Gis e Carrera - mentre nel 2002, dopo la triste pa­gina del blitz di Sanremo e l’annullamento della tappa di Sant’Anna di Vinadio, nella Alba-Busto Arsizio sprint vincente di Mario Cipollini.
Dal Varesotto, con il passaggio da Cassano Magnago ricordando Miro Panizza e l’attualità di Ivan Basso, alla Brianza per Appiano Gentile casa dell’Inter, si sfiora Como ed Erba e qiuindi, dopo Lecco, si affronta già in terra bergamasca, il severissimo banco di prova della Valcava. Il Valico di Ca’ Perrucchini - questa la definizione toponomastica ufficiale - ha determinato il risultato di vari Giri di Lombardia. Di­scesa verso Sant’Omobono Terme, lo strappo di Brembilla, la Forcella di Bura, discesa su Olda e quindi Culmine di San Pietro, percorso in salita per la prima volta dal versante bergamasco (è qui che cadde, allora in discesa, lo spagnolo Pedro Horrillo - vero e proprio mi­racolato - nella tappa di Bergamo del Giro 2009). Si è così tornati in provincia di Lecco, in Valsassina. Rimane da affrontare l’ascesa fi­nale verso il Pian dei Resinelli, 7 chilometri  con pendenza media del 7,8% e punte del 12%. Questo suggestivo altipiano delle Preal­pi, a circa 60 chilometri da Milano, ricco d’attrattive naturalistiche, di fronte al Ghisallo che si staglia sulla sponda di fronte a “quel ramo del lago di Como...”, si sviluppa ai piedi del gruppo delle Grigne. È una autentica palestra  naturale per rocciatori con in prima fila i miti di Comici, Cassin e Bonatti. Il territorio s’estende per i comuni di Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Bal­labio e Lecco. Pian dei Resinelli è già stata sede, nel 1962, di una tappa partita dall’Aprica: vittoria dello spagnolo Angelino Soler con Franco Balmamion secondo. Il corridore piemontese, gran regolarista, vinse nel 1962 il suo primo Giro. Un successo ripetuto anche nel 1963 ed in entrambi non vinse mai una tappa. Furono definiti, con qualche sufficienza, i “Giri Balmamion”. Ci fosse un Balmamion oggi...
Vi ricordiamo che anche oggi saremo in postazione per raccontarvi in diretta la tappa, seguiteci.
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