LA TAPPA. 5. Meriterebbe nove per il paesaggio, per quello che noi del seguito vediamo, ma la corsa tecnicamente può dire davvero poco e dice poco. S’infiamma tutto negli ultimi 1400 metri: e chiamala tappona.
Adriano MALORI. 7. L’aveva detto: domani è un altro giorno e non sarà rosa. Sapeva che sarebbe stata dura, che sarebbe andata a finire così. Soprattutto dopo una giornata come quella di Porto Sant’Elpidio dura come poche e dove ha faticato come nessuno. Avrebbe voluto tenerla per un giorno ancora: domani è la festa della mamma e lui ne ha una speciale (Alessandra), alla quale ha però dedicato la tappa di ieri. Bravo e previdente.
Paolo TIRALONGO. 8. Forte, tenace, cocciuto come pochi, resistente come nessuno. È dal Romandia che sprinta e fa il diavolo a quattro. Un anno fa a Macugnaga ha vinto grazie anche al lavoro di Alberto Contador, oggi non gli ha regalato niente nessuno.
Michele SCARPONI. 7. È qui per vincere il Giro d’Italia e lo fa vedere subito. Fa le prove generali, anche davanti a Damiano Cunego. Gli riesce tutto molto bene, ma fa i conti senza l’oste: Tiralongo, che tira dritto. Per lui un secondo posto che vale. Scarponi è al Giro per vincerlo.
Matteo RABOTTINI. 7. Va in fuga fin dal chilometro zero con Hollenstein, Beppu e Selvaggi. È l’ultimo ad arrendersi, anche se a metterlo ko a 7 chilometri dal traguardo è un maligno salto di catena. Bravo e sfortunato. Riprovaci!
Ryder HESJEDAL. 7. Lemme lemme, quatto quatto, veste con un giorno di ritardo la maglia rosa (alla Garmin, per la tappa di ieri voto 2). È il primo canadese a vestire la maglia rosa. È primo e non va sottovalutato: ha un settimo posto nella generale del Tour del 2010, quello di Contador poi finito via Tas a Andy Schleck.
Joaquin RODRIGUEZ. 5. Era il suo arrivo, aveva il terreno ideale per incamerare altri secondi preziosi e farsi un bel regalo di compleanno (auguri!). Non si fa trovare puntuale all’appuntamento d’oro con lo strappo di Rocca di Cambio.
Frank SCHLECK. 7. Era ai giardinetti con la figlioletta quando gli hanno comunicato che avrebbe dovuto correre il Giro d’Italia, ora è lì nelle prime posizioni a lottare per la rosa. Oggi terzo (dodicesimo nella generale): domani chissà…
Ivan BASSO. 7. Sempre lì nelle prime posizioni. Sempre attento e nel vivo della corsa. Anche oggi, su un arrivo che non gli si addice neanche un po’.
Domenico POZZOVIVO. 7. Nel suo piccolo, molto piccolo, vale il discorso fatto per Ivan Basso. È sempre attento e puntuale. Non sbaglia un colpo. Professore.
Pablo Garcia LASTRAS. 8. Ha lasciato l'ospedale di Macerata e nel pomeriggio ha raggiunto l’albergo della Movistar. Lo sfortunato spagnolo finito a terra ieri mentre era in fuga ha in pratica fatto anche oggi la tappa con 4 costole e la clavicola rotta. Tanti auguri e buona guarigione.
Roman FEILLU. 5. Primo ritirato del Giro 2012, ha fatto sapere: «A fermarmi non sono state le botte, ma l’allergia esplosa con il primo caldo». Allergico al Giro.
superdirettore, concordo su tutto, escluso scarponi. chi vuole vincere il giro le prove le fa in altro contesto. credo che lui sia qui solo per le tappe.
se mi sbaglio darò soddisfazione a quel signore che mi ha diffamato, ma che potrebbe ( difficile ma possibile) vedersi arrivare una querela.
io
PIRAZZI
12 maggio 2012 22:43SERMONETAN
Solo negli ultimi 1400 metri si infiamma la corsa? perche' PIRAZZI ERA AL TOUR DI FRANCE,saliva su come una moto negli ultimi 15 KM
NON MERITA NEANCHE IL VOTO BRAVO DIRETTORE
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