GIRO. Prime salite nelle Marche. Seguite la DIRETTA WEB

| 11/05/2012 | 08:40
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Ancora le Marche e solo Marche per la prima tappa dal profilo altimetrico segmentato, non piatto. La suggestiva ambientazione rinascimentale di Urbino è lo scenario di partenza. Fossombrone, Serra de’ Conti, Moie, Cingoli (G.P.M), San Severino Marche e breve escursione su strade bianche verso il passo della Cappella, a 772 metri, il punto più alto del percorso. Discesa su Treia, nota anche per la disfida del pallone con il bracciale, il sito archeologico romano di Helvia Recina e quindi si prospetta Mon­telupone: senza il “muro” è comunque salita con brevi tratti anche attorno al 15%. L’intera tappa propone paesaggi, centri e borghi di particolare ed unica suggestione. Sul piano ciclistico il finale dovrebbe prospettare il gruppo dei migliori a contendersi il successo in volata da­to che, passando da Civitanova Mar­che, si costeggia l’Adriatico, senza difficoltà. Porto Sant’Elpidio torna ad ospitare un arrivo dopo quello del 1992 quando Mario Cipollini, superò Adriano Baf­fi.
Da oggi tuttobiciweb vi racconta la corsa in diretta: seguiteci a partire dalle 11.30 per vivere insieme un’altra grande giornata rosa.
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COMMENTI
grazie
11 maggio 2012 09:06 Giors
grazie mille per dare la possibilità di seguire la diretta scritta,
siete gentilissimi e davvero disponibili!

NOIA
11 maggio 2012 09:10 geo
Fino ad ora noia mortale al giro: batava guardare l'ultimo km che bastava. Speriamo che le cose cambino nelle prossime tappe. Comunque ci sarà sempre il funereo processo alla tappa condotto da una giornalista senza pregi come la De Stefano. A proposito, la De Sefano, ma che altro potrebbe commentare in ambito sportivo?

De Stefano
11 maggio 2012 10:41 ilNik
@ Geo. Ma davvero caro Geo trovi la "De Stefano" poco adatta e/o noiosa? A me piace per la sua spiccata propensione a leggere il ciclismo sotto l'aspetto umano e romantico, più che quello tattico che viene molto bene interpretato dai vari Cassani, Martinello ecc... Negli anni alcuni suoi interventi sono stati di particolare intensità emotiva e perfetto tempismo. Forse per la sua padronanza del francese (sposata a un giornalista dell'equipe) o per le sue conoscenze internazionali, riesce sempre a trovarsi nel posto giusto nel momento cruciale, e anche se a volte poco tollerata dal servizio d'ordine, riesce sempre a strappare due parole agli intervistati. Io la promuoverei a pieni voti. Chi vorrei fare a meno di sentire e vedere è invece Sgarbossa, che non aggiunge nulla se non il fastidio di sentirlo...

X ilNik
11 maggio 2012 11:47 geo
Senza polemica ma non concordo su quello che hai scritto ad eccezione su Sgarbozza che lo manderei in vacanza volentieri.

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