GIRO. Scinto: Katusha, una cronosquadre da... 11

| 10/05/2012 | 09:15
Il Giro è rientrato in Italia, a Verona. Una città che ormai da diversi anni rinnova l’appuntamento con la nostra corsa a tappe più famosa. Era in programma la cronosquadre. 33 chilometri e duecento metri lungo le strade della città bagnata dall’Adige. Migliore prestazione per il team Garmin-Barracuda che ha fatto registrare un tempo di 37’04” alla media oraria di 53,741 chilometri. Il lituano Ramunas Navardauskas veste adesso la maglia rosa, avendo scalzato nella generale l’americano Taylor Phinney, la cui prestazione e quella del suo team sono state fortemente condizionati dall’infortunio alla caviglia, occorsogli nell’ultima tappa in terra danese. L’ospite su Radio Sportiva nel corso dell’appuntamento quotidiano con il talk-show “Fuori di bici”, è stato Andrea Peron. Presente oltre che come ex, che con le crono ha sempre avuto un ottimo feeling, anche come rappresentante del marchio di abbigliamento “Castelli” - che comprende anche la linea “Sportful” -. Riguardo a Phinney, Peron ha spiegato che «qualsiasi infortunio pregiudica la performance. A maggior ragione quando si tratta di una cronosquadre dove per mantenere ottimali i sincronismi si è obbligati più che mai a rendere al 100 per cento».
Luca Scinto, intervenuto successivamente, è stato esortato dalla redazione a esprimere voti e giudizi sulle squadre che almeno sulla carta sembrano disporre degli uomini più accreditati per portare la maglia rosa a Milano. Il “Pitone” dopo aver elogiato i propri atleti per una prestazione nella quale sono riusciti a contenere il distacco al di sotto del minuto dalla squadra vincitrice, ha così espresso il proprio punto di vista: «La Katusha merita un 11 invece che un 10. È stata una sorpresa e Purito Rodriguez sarà un pretendente molto pericoloso per la vittoria del Giro. All’Astana dò un 9, mente alla Liquigas che mi ha deluso, non vado oltre il 7 e mezzo. Considerando come si preparano a questa disciplina già da dicembre, mi aspettavo un po’ di più. La Lampre si è difesa invece molto bene e merita un 8 e mezzo».
Sulla tappa di oggi che porterà i corridori da Modena a Fano attraverso un percorso di 209 chilometri, Scinto mette in guardia sostenendo che: «Occhio al finale! Da quello che mi hanno raccontato potrebbe non essere del tutto adatto ai velocisti».
Nonostante le riserve del diesse del team Farnese Vini-Selle Italia, a commentare la tappa a “Fuori di bici” ci sarà un ospite che di volate se ne intende. Uno di quelli che ha lasciato un segno indelebile nella storia del ciclismo. Il plurivittorioso di tappe al Giro, Mario Cipollini.
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