Va bene, abbiamo capito, Ferrari è maglia rosa delle carogne. Sul vialone dell’ultima tappa danese ha commesso la peggiore delle infamie, attraversando in orizzontale il gruppo dei suoi avversari. Vergogna, vergogna, vergogna. La retrocessione all’ultimo posto è una misura ridicola: come minimo andava impalato sulla pubblica piazza, una lezione esemplare per lui e per chi avesse mai intenzione di emularlo. In volata, come bene sappiamo, ci vanno solo seminaristi e boy-scout. E’ il regno del bon ton e del galateo. Prego, vada lei. Ma si figuri, non mi permetterei mai, tocca a lei. Dove crede d’essere Ferrari, al mondiale di wrestling? Faccia il piacere, si vergogni di esistere e ringrazi il suo dio che nessuno l’ha ancora avviato alla sedia elettrica. Lo dico apertamente: sto con Ferrari. Ovviamente, non con il primo Ferrari, quello che rischia davvero di ammazzare qualcuno (come giustamente rilevato da Mario Cipollini sulla “Gazzetta”), e tanto meno sto con il Ferrari a botta calda che cade dal pero e si inventa scuse patetiche, quasi sorpreso dell’orrore generale. No, questo si meriterebbe almeno la squalifica di Riccò, perché è intollerabile, dopo una capellata monumentale, sentire certe arrampicate sugli specchi. Sto invece appassionatamente e umanamente con il secondo Ferrari, quello che verso sera, con poche parole, si addossa le colpe e sa chiedere scusa. Potrei sbagliarmi, ma penso che molto ci abbia giocato il ruolo di Gianni Savio, anno dopo anno manager sempre più saggio, severo, giusto, uno fra i primi a capire come alla vecchia maniera si finisse tutti quanti in mezzo a una strada, coperti dal fango e dal disprezzo, così da reinventarsi tecnico e guida ad alta gradazione etica. Sì, etica, confermo questo termine: perché adesso Savio se lo merita tutto (e spero proprio che non mi riduca mai a vergognarmene per averlo sottoscritto). Savio avrà fatto la sua parte, com’è giusto e doveroso per un capo che guida dei ragazzi, ma Ferrari dimostra di avere capito. Sbagliare è umano, il suo errore è un monumento all’idiozia. Ma alzi la mano chi davvero può dire di non aver commesso idiozie monumentali in vita sua. La cosa veramente importante è come se ne esce: ci sono quelli che vogliono stravincere, inventandosi ragioni astruse, e invece ci sono quelli che dopo un certo ragionamento capiscono l’enormità dello sbaglio, arrivando in modo esemplare all’unica riabilitazione possibile: chiedere scusa. Bravo Ferrari, qua la mano e amici come prima. E’ chiaro che se domani ti inventi un altro dribbling del genere, sul filo dei sessanta all’ora, avviarti alla pastorizia diventerà inevitabile e necessario. Ma se l’episodio si chiude qui, se da domani le tue volate torneranno ad essere grintose e aggressive, però leali e corrette, nessuno dovrà più molestarti con moralismi e condanne a morte. Ne abbiamo già sentite abbastanza, pure troppe: come sempre, soprattutto da chi non ha titolo per scagliare la prima pietra.
Dico la verità, appena ho letto il titolo di questo articolo mi è montata una rabbia cieca ed ho creduto che fosse la solita “gattata” del Dr. Gatti.
Leggendo tutto, però, ho poi compreso che anche il redattore di questo pezzo ha bollato la manovra di Ferrari come una “cappellata monumentale”.
Apprendiamo che il velocista della Androni ha poi chiesto scusa in serata (e ci mancava solo che non lo facesse), ed è altresì facile immaginare che dietro ci sia stato anche un lungo colloquio con l’elegante team manager della sua squadra Gianni Savio (persona sempre molto attenta alla comunicazione).
Una sola considerazione: Dr. Gatti la smetta (almeno una volta ogni tanto) con il Suo solito “provocazionismo”, vestendo come oggi i panni dell’avvocato del diavolo e tentando di smarcare una condotta di gara molto poco corretta verso temi di etica di squadra e/o scagliandosi contro forcaioli che non hanno titolo ad intervenire.
La Giuria di gara ha già emesso il suo provvedimento (ineccepibile e incontestabile), ora speriamo solo che Cavendish non abbandoni la corsa per le botte rimediate ieri…
Ferrari ha pagato (forse troppo poco) ciò che gli è stato comminato e ora lo attendiamo fiduciosi nelle prossime volate auspicando che non s’inventi mai più una manovra del genere, perché non c’è vittoria, o piazzamento, o “mestiere”, che tengano di fronte all’incolumità fisica di un corridore che - esattamente come Roberto Ferrari - non può che fare pieno affidamento sull’efficienza del proprio fisico per svolgere la sua (durissima) professione.
Bartoli64
8 maggio 2012 17:26ciclismodelsud
Caro dottor Gatti e' annuale o biennale il nuovo contratto con l'Androni giocattoli??? Ogni scusa e' buona per le proprie manie di protagonismo.
Gatti stà con Ferrari....
8 maggio 2012 17:30limatore
perché non ha mai picchiato il muso per terra, per colpa di un incosciente che ti attraversa la strada in una volata. Solo chi conosce il "rumore" del muso che si schiaccia a terra, il pizzicore del brecciolino che ti entra nella pelle,il fastidio delle lenzuola per per diverse nottate, può stare con un soggetto del genere. Andava espulso dalla gara.... come sempre "per esempio"! così come per esempio il sig Gatti squalificherebbe a vita questo e quello.... se non ricordo male!!
bartoli64
8 maggio 2012 17:54Fra74
Scusi bartoli 64, perchè se certe cose le scrive, in maniera provocatoria (come da Lei già detto), il Dott. Gatti, ed invece le scrivo io, sempre in maniera quasi provocatoria, IO sono bannato ed invece il Dott. Gatti è osannato?!? :-) Figli & Figliastri...
Francesco Conti.
Egregio Sig. Conti....
8 maggio 2012 19:19Bartoli64
….. ma Lei (dica la verità) CI FA’ O CI E’?
A parte il fatto che per questo articolo il Dr. Gatti non mi pare sia stato tanto osannato (fatta eccezione per post di Ruggero che, comunque, è un blogger competente), ma perché la Sua domanda non La pone direttamente al Direttore Stagi?
In ogni caso Le posso già dire che il Dr. Gatti scrive proprio per questa testata (ognuno ha la sua croce), mentre Lei - esattamente come il sottoscritto - è solo un blogger passibile di provvedimenti di bannaggio.
A ciò aggiungo (ed è un consiglio) che sei Lei la piantasse di improntare i suoi post alla provocazione spicciola e facesse più scambio informativo con gli altri lettori (almeno con quelli che lo meritano) forse la redazione non La censurerebbe.
Per il momento, visto che il suo passatempo preferito è fare il “bastian contrario”, La informo che sulla vicenda-Ferrari sono in giro alcuni miei post che sono in trepida attesa di confrontarsi con uno dei Suoi ineffabili, quanto illuminanti, interventi.
Stia bene così Sig. Conti (alias Fra74)!
Bartoli64
la parola scusa...
8 maggio 2012 20:09cargoone
Non so se avete seguito l'intervista di Ferrari al processo poco fa, sembrava una persona turbata, dispiaciuta per l'accaduto.
Cosa dovrebbe fare oltre che a chiedere scusa?!?!?
E' un ragazzo come gli altri, ha gli stessi diritti. anche quello di sbagliare, perchè forse Cavendish non ha mai fatto scorrettezze?!?!?....ricordo anche di scazzotate solo per prendere le ruote migliori, vi siete dimenticati?!?!
Cavendish è un maleducato, in questi casi un uomo avrebbe capito e accettato le scuse, lui no...dall'alto del suo piedistallo!!!
Cavendish, scendi dal fico dai, non fare il puritano!!!!
Cargo
Gli specchietti retrovisori
8 maggio 2012 20:29LampoJet
Lasciamo stare, la cosa terribile sono state le dichiarazioni di Ferrari. "Non ho gli specchietti retrovisori" e " al mio paese chi tampona ha torto". Alluncinante. Gianni Savio che è persona scaltra, ha subito chiesto scusa lui, poi dopo aver chiuso in camera il suddetto ominide ed avergli riattivato (a suon di calci al sotto coda) l'unico mezzo neurone che si trova in quella testa vacua, ha fatto si che verso le 22 anche il subumano in questione ammettesse l'errore.
Poi ogni moda è moda, ed unom può "stare" con chi vuole, magari per farsi spazio.
dico la mia
8 maggio 2012 21:10AERRE56
gentile dott, gatti, un intervento vergognoso, a meno che lei no vada a braccetto con quel damerino (non esistono aggettivi) di gianni savio. non è il primo dei sui interventi sul giro che non condivido: se volesse darmi il nome del suo santo gliene sarei grato. rispetto agli anni scorsi ho visto ance una sua diversa sa predisposizione nei confronti della gazzetta. è cambiato il vento? dobbiamo chiamare bramati?
io
....per fortuna...
8 maggio 2012 21:51lele
...che non sta con il terzo di Ferrari......il dott. Ferrari!
Sig. Gatti: avrei voluto vedere lei...
8 maggio 2012 23:48runner
Esiste il detto "Sbagliare è umano", ma anche "chi sbaglia paga".
Purtroppo (e nella nostra Italia lo sapiiamo bene, come "chi sbaglia non paga"...) sig. Gatti, troppo spesso ci si ferma solo alla prima delle due definizioni.
Da parte mia, il comportamento così avventato e pericoloso di Ferrari avrebbe meritato la squalifica dal Giro.
Per chi ha memoria, ad esempio, ricordo uno schiaffo sacrosanto tirato da Wladimir Belli ad un tifoso avversario che continuava ad insultarlo inveendo contro di lui a pochi centimetri dal suo naso mentre il corridore era impegnato in una dura salita in un Giro d'Italia di un po' di anni fa.
Il bergamasco, inoltre, si trovava in terza posizione in classifica generale, in piena lotta per il successo finale.
Ebbene, la giuria prese la decisione addirittura di mandarlo a casa dal Giro!
Casi differenti, è vero, ma anche metro di giudizio molto differente.
9 maggio 2012 07:2300HK
si si... io sarei prorio per la lapidazione di questo ragazzo...!!! ma per favore...!!! che sia stata un' azione scellerata quella di Ferrari è fuori discussione, però in questo sport e in certe situazioni,come una volatona di gruppo all' inizio di un grande Giro, è una cosa che potrebbere succedere, non è il primo e non sarà l'ultimo, certo è sempre meglio che fatti del genere non avvenissero però cosa ci si può fare questi sono anche i rischi del mestiere, maggiormente per un velocistà... E' altrettanto normale, visto il polverone che ha alzato questa vicenda, con tribunali di piazza per il ragazzo che inneggiavano la pena capitale, che Savio abbia molto diplomaticamente tentato di "metterci una pezza" sia per la squadra che per il suo corridore. Diamo modo a questo Ragazzo di rigenerarsi dopo questa vicenda senza attaccarlo a spada tratta, d'altronde si cerca anche di riabilitare i criminali in questo paese, e Ferrari non lo è affatto, sono convinto che già di suo è profondamente addolorato per questa brutta disavventura.
x bartoli64
9 maggio 2012 10:57paliodelrecioto
certo che devi avere del gran tempo per stare sempre al computer a scrivere continuamente dei lunghi poemi che sfiniscono tutti noi...
almeno qualche volta scrivessi qualcosa di sensato, invece sono quasi sempre c*****e!
come quella volta che hai detto che i corridori dovrebbero fare dei corsi per imparare a cadere, come nel judo!
ah ah ah....
ma non è meglio che ti prendi un anno sabbatico dalla tastiera e ci lasci in pace per un pò???
il ciclismo è uno sport pericoloso, si può cadere e ci si può anche far male.
non preoccupatevi che i corridori si metteranno a posto tra di loro con delle scuse e una stretta di mano, perchè è sempre stato così!
ai puritani e falsi moralisti dico di farla finita e di seguire un altro sport meno pericoloso, dove non ci sono cadute...
Ferrari
9 maggio 2012 12:44extremo1
La tv ha fatto rivedere la volata più volte e penso che Ferrari non abbia giustificazioni, infatti subito Gianni Savio ha chiesto scusa insieme alla sua squadra. Ha sbagliato senza dubbio in quelle occasioni,andare ai 60 all'ora e più nelle volate manca anche a volte la lucidità.Non è giusto che venga infangata la persona, che si dicono di tutti i colori, penso che la Giuria si è comportata bene e lo stesso Ferrari rivedentosi ha capito di aver sbagliato e non è giusto che venga oltraggiato.Diamogli un'altra possibilità. Viva Ferrari che non ci regali qualche bella vittoria lavando così l'errore commesso.
X il palio della minch**
9 maggio 2012 16:21Bartoli64
Caro Palio,
si da il caso che, proprio poche settimane fa, fossi in amabile conversazione con il D.S. di una delle più importanti squadre italiane dilettantistiche italiane e che, proprio questo tecnico, mi abbia detto che quella delle lezioni di judo era una bella idea che, peraltro, aveva già prospettato ai suoi ragazzi e che certamente farà svolgere il prossimo inverno.
L’idea (guarda un po’ il caso) gliela avevano data i miei post, anche se la cosa non gli era certo nuova in quanto un suo ex corridore (uno di “grido” ma oggi non più nel gruppo) gli diceva che lui non si sarebbe fatto male seriamente poiché sapeva cadere proprio perché, da ragazzino, era stato judoista (ed infatti non si è mai fratturato, neanche quando centrò in pieno una moto).
Il nome di questo D.S., se vuoi, te lo faccio privatamente così vediamo chi è che spara stron**te fra te e me!
Ci sei rimasto un po’ male? Immagino di si, e per il momento taci e incassa…… IGNORANTE!!
Bartoli64
x bartoli64
10 maggio 2012 08:49paliodelrecioto
Non mi interessa con chi hai parlato tu.
Ho corso in bici a livello agonistico per più di trent’anni, compresa una lunga carriera da prof in prestigiose squadre.
Giro, tour, vuelta e tutte le classiche. Decine e decine di cadute, come puoi immaginare.
Adesso sono da molti anni un direttore sportivo di una squadra under23 – elite.
Tu al massimo puoi farti un giretto alla domenica, magari senza neanche esserti depilato le gambe, che è una cosa più che lecita e onesta, ma non venire a fare il sapientone e a sfinirci le p***e con i tuoi poemi.
Quella dello judo è una grandissima c*****a che hai detto.
Non arrivi nemmeno a capire che sono due sport diversissimi.
Quando cadi in bici devi fare anche i conti con il mezzo meccanico che non sai bene dove ti porterà a cadere perché molte volte ci sono altri che cadono con te e le possibili dinamiche della caduta sono praticamente infinite!
Quando cadi a 50, 60 o 70 all’ora ti garantisco che l’unico istinto che hai, se hai il tempo di capire dove andrai a sbattere, è quello di ripararti la faccia.
Questa è l’unica cosa che un ciclista può fare, visto che non ha un casco integrale come nelle moto e visto che non cade sul pavimento di legno o non so che, all’interno di una calda e confortevole palestra come nel tuo amato judo!
Prova a chiedere a Cavendish cosa ha avuto il tempo di pensare l’altro giorno mentre cadeva a 70 all’ora…e poi vediamo chi è l’ignorante tra me e te!
Intervengo poche volte nelle discussioni del sito, non come te che fai commenti inutili su tutte le notizie, ma sicuramente questa è l’ultima volta che intervengo per commentare un tuo post, perché non voglio più sprecare tempo con te.
Saluti.
Paliodelrecioto, un vero FENOMENO
10 maggio 2012 14:46Bartoli64
Vedi Palio,
molto si discute sul fatto che nel ciclismo ci siano tecnici (chiamiamoli così) ancorati a concezioni vecchie di 30 anni o forse più, e se tanto mi da tanto tu sei certamente uno di questi.
E di dici pure che hai fatto anche il Prof.? Forse è meglio che allarghi un po’ i tuoi orizzonti perché mi sa tanto che sei rimasto ancora alla bistecca pre-gara, alle “anfe”, se non a peggio….. ma chi è che ti ha messo in mano una squadra? Cose da pazzi….
Già che parli di Cavendish, dimmi un po’ (scienziato sopraffino) come mai l’inglese sta spessissimo in terra e non si frattura mai? E’ solo fortuna? Si, almeno per i gonzi come te!
Fatti un giro su Youtube e guarda, ad esempio, come è caduto al Qatar….. OSSERVA, RIFLETTI, STUDIA!!
Come dici? Non si ha tempo di pensare quando si cade? Lo so meglio di te, però è l’istinto (o l’addestramento) che ti porta ad assumere una posizione piuttosto che un’altra a fare la spessissimo differenza, e il Campione del Mondo, proprio in quella caduta, è rimasto con le mani attaccate al manubrio quasi “rullando” sull’asfalto, e non certo aprendo il braccio (come fanno in molti purtroppo) puntando il palmo della mano a terra e rompendosi la clavicola, anche se ci sta che - per le infinite cinematiche di un incidente - anche il miglior “cascatore” si possa rompere.
Sai qual è il tuo problema? E’ che credi di sapere tutto te perché sei stato Prof. (se sarà vero poi), ma con ogni probabilità chi ti guidava era esattamente come te: non sapeva vedere un palmo al di là del proprio naso perché aggiornarsi costa fatica e ti costringe a fare i conti con il tuo ego di corridore o di tecnico che si crede “arrivato”.
Ma già si vede da come scrivi: sport pericoloso, i corridori si mettono a posto fra di loro con una stretta di mano, puritani…… ma quante scemenze scrivi e che macho devi essere! Scommetto che alla prima sbucciaturina correvi a piangere dalla mamma.
Lo sai cosa costa ad un Top Team non avere il proprio Campione del Mondo al meglio per colpa di una manovra da incoscienti, oltre che scorretta? Stretta di mano stà fava!
Come dici poi? I miei post ti ammorbano? E chissenefrega non ce l’hai messo?
Tu resta pure nella tua “scienza infusa” e continua a incrociare le dita affinché i tuoi corridori (poveracci) non si facciano mai male seriamente. Magari mettigli un santino nelle tasche che così stai più coperto.
A mai più risentirti….. FENOMENO!!
Bartoli64
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
L’argentino Nicolas Tivani, portacolori della Aviludo - Louletano - Loulé, ha vinto allo sprint la prima tappa della Volta a Portugal, la Viana do Castelo - Braga di 162.3 km. Tivani ha regolato il colombiano Peña e l’australiano Gilmore. Il...
Parla neozelandese la prima tappa dell'Arctic Race of Norway 2025. Facendo valere tutta la sua esplosività negli ultimi 500 metri in salita, Corbin Strong infatti si è imposto sul traguardo di Harstad relegando al 2º posto il compagno Riley Sheehan...
Volata vincente di Paul Magnier nella quarta tappa del Giro di Polonia da Rybnik a Cieszyn di 201 chilometri. Il francese della Soudal Quick Step, al quinto successo stagionale, ha regolato il britannico Ben Turner (Ineos Grenadiers) e il tedesco...
Aveva dato prova del suo talento già in diverse occasioni, e oggi Léo Bisiaux si è anche tolto il lusso di centrare la sua prima vittoria da professionista, a 20 anni, nel suo primo anno tra i grandi. Nella terza...
La società B&P Cycling è spiacente di comunicare che i Campionati Italiani della Cronometro a squadre per le categorie Juniores maschile e femminile, Under 23 e Donne Open, che si sarebbe dovuto svolgere a San Biagio di Callalta (Tv) il...
Una bellissima tradizione che si rinnova, con il quarto successo di squadra con tre atleti diversi negli ultimi quattro anni. Briga Novarese è sempre più terra di conquista per il Team Biesse Carrera Premac, con la formazione Continental bresciana che...
Alex Kirsch si prepara a cambiare squadra e approderà alla Cofidis: il corridore lussemburghese indosserà i colori della squadra del nord per le prossime tre stagioni (dal 2026 al 2028). Alex ha trascorso sette stagioni con Lidl-Trek, dove si è...
Per il secondo anno consecutivo, FSA (Full Speed Ahead) sarà al fianco di Red Bull Cerro Abajo nell’unica tappa europea che si terrà a Genova, in qualità di partner tecnico, rinnovando il proprio sostegno a uno degli eventi più spettacolari...
Elisa Longo Borghini maltrattata da Jacopo Mosca, Filippo Ganna in ospedale con Marta Cavalli al suo capezzale, Pauline Ferrand Prevot che si commuove per la lettera ricevuta dal suo idolo Vincenzo Nibali, Tadej Pogacar che vuole lasciare la EAU Emirates...
Dopo aver conquistato la vittoria nella splendida tappa degli Champs-Élysées di quest'anno, Wout Van Aert guiderà il Team Visma | Lease a Bike al Lidl Deutschland Tour. Con i suoi versatili punti di forza, van Aert è un possibile vincitore...