GALIMZYANOV. «Ho sbagliato, rimnuncio alle controanalisi»
| 17/04/2012 | 14:28 Denis Galimzyanov confessa e con una lettera aperta ammette tutto: «Io sottoscritto Denis Galimzyanov, corridore del team Katusha, voglio chiarire la vicenda di cui sono protagonista: il 22 marzo, mentre ero in Italia, ho ricevuto la visita degli ispettori per un controllo antidoping a sorpresa e un mese più tardi nel mio campione sono state rinvenute tracce di EPO. Riconosco un fatto di utilizzo di sostanze proibite. Sono pienamente consapevole di ciò che ho fatto. Sono profondamente dispiaciuto per quello che è successo, e mi scuso con l'intera squadra e con i miei compagni di squadra, oltre che con i fan che ho deluso. Sono pronto ad accettare una sanzione adeguata. Vorrei richiamare l’attenzione di chi legge sul fatto che la Katusha non ha nulla a che fare con quello che è successo. Nessun membro del team sapeva né poteva sapere quello che ho fatto. È stata una mia decisione personale e tutto ricade sotto la mia responsabilità. Concludo ufficializzando che non ricorrerò alle controanalisi sul campione B».
Bella dichiarazione. Sembra scritta da un team manager...
17 aprile 2012 15:07dopatodichianti
veramente divertente il fatto che in questi casi c'è la corsa a scagionare subito la squadra ma non si fanno mai i nomi dei fornitori e di chi materialmente propone ai ragazzi le medicine. sarà banale dirlo ma i suddetti non si comprano al supermercato, qualcuno te li deve pure proporre!
ah no scusate è meglio tacere, così appena finisce la squalifica si rientra in gruppo come se non fosse successo nulla!
Carriera macchiata
17 aprile 2012 15:17Bartoli64
Al di là del fatto che il comunicato glielo ha confezionato l’ufficio stampa della Katusha, apprezzo il fatto che il corridore ha ammesso di aver fatto uso di doping mentre il 99% dei suoi colleghi che si trovano nelle stesse condizioni parlano di complotti, di giudici da ricusare, di controlli sballati, di procedure errate e di chi più ne ha più ne metta.
Visto che Galymzianov ha ammesso la colpa, probabilmente beneficerà delle attenuati anche se la sua carriera è macchiata indelebilmente ed i suoi successi contrassegnati da un bel punto interrogativo.
Bartoli64
Positivo sì perchè il controllo è in Italia!
17 aprile 2012 15:27geo
Guarda caso il controllo è stato eseguito in Italia: si sarebbero ben guardati di fare il controllo in Spagna o in Russia e che lo stesso risultasse positivo!
X geo: cosa dici?
17 aprile 2012 15:58Monti1970
I controlli(antidoping,incrociati sangue- urina,reperibilità365giorni l'anno,passaporto biologico)vengono effettuati in tutto il mondo. Anche ispezioni NAS(vedi operazion puerto)
Spagnoli positivi non ne hanno mai trovati?
17 aprile 2012 16:07Monti1970
In questi ultimi anni sono stati trovati tanti spagnoli positivi,e tutti squalificati.Contador squalificato 2anni. Colò1 anno,nonostante avesse il clenbuterolo 4 volte superiore a quello di Contador
x Geo
17 aprile 2012 17:22mak1968
Per tua informazione non c'entra nulla il fatto che il controllo é avvenuto in Italia. Come ha detto Monti 1970 i controlli vengono fatti in tutto il Mondo e, nella maggior parte dei casi, almeno il 95%, sono effettuati dall'UCI e non dalla Federazione Nazionale, anche perché devi sapere che l'Adams, il sistema di reperibilità che i corridori ormai fanno da diversi anni - i primi 50 al Mondo nella Classifica UCI dal lontano 2002 - puo' essere visionato solo dall'UCI stessa e dalla Federazione a cui appartiene il corridore... essendo Russo non credo proprio che la Federazione Ciclistica Italiana potesse fare dei controlli, visto che non poteva sapere dove si trovava il corridore. Sappiate comunque, e lo dico una volta per tutte, che anche in Spagna fanno una marea di controlli... che poi la Federazione Spagnola, che é quella che in prima istanza si deve occupare di un'eventuale squalifica, a volte fa la furbina con i propri atleti, beh questo è un altro discorso.
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