KOLOBNEV. «Per difendermi ho venduto un appartamento»
| 03/04/2012 | 08:58 Alexander Kolobnev ha appena firmato il contratto che lo lega alla Katusha per quest’anno, dopo il verdetto favorevole del Tas che ha respinto il ricorso dell’Uci. Ma la vittoria di Kolobnev ha avuto il suo prezzo, come lo stesso corridore confessa al quotidiano russo Izvetsia in una intervista ripresa da biciciclismo: «Non credo che tutti gli atleti russi sarebbero disposti a spendere tanto per dimostrare la propria innocenza. Io per difendermi ho dovuto vendere un piccolo appartamento che avevo acquistato a Mosca». Kolobnev racconta anche i suoi momenti difficli: «Il giorno dopo la notizia della positività, ero seduto in un piccolo aeroporto di provincia francese, con la sola speranza di tornare presto in Russia dalla mia famiglia. Il resto non mi interessava. Poi mi è arrivato un sms di Sasha Vinokourov: diceva che nel giro di un’ora poteva fissarmi un appuntamento con uno dei migliori avvocati svizzeri, che avrebbe assunto la mia difesa. Così ho cambiato programma: nelle ore successive abbiamo incontrato un esperto di laboratorio francese e il giorno seguente un esperto di lotta al doping britannico che ha studiato il mio caso. Poi è arrivata la chiamata della Federazione russa, sono iniziate le indagini, hanno rivoltato tutta la mia carriera e alla fine è arrivato il verdetto che conoscete».
mi viene in mente quanto accaduto a Donato Cannone, attenzione non per similitudine per la vicenda, assolutamente diversa, ma per il fatto che se un ciclista non ha i soldi per difendersi finisce per non correre più o se vuole correre lo deve fare tra gli amatori.
Nella Vicenda di Cannone c'era anche implicato, e arrestato, Enrico Rossi che difesosi presso gli organismi competenti oggi corre per la Meridiana.
Credo assolutamente nell'innocenza di Donato, ma tant'è se hai i soldi corri altrimenti ... carriera finita!!!
Due pesi e due misure
3 aprile 2012 12:12Bastiano
Kolobnev deve solo ringraziare di non essere stato italiano, Torri & C. lo avrebbero squalificato senza neanche starlo a sentire!!!!
Forse è ora che si metta fine alla vergogna della giustizia dal doppio volto, facciamo un organo giudicante unico in seno all'UCI ed eviteremo che ci siano sempre giudizi opposti a seconda della nazionalità dell'atleta.
3 aprile 2012 12:15lele
Questioni che appartengono alla sfera privata.
Perchè non ci dice quanti soldi ha guadagnato in carriera?
Forse perchè non è affar nostro....come la vicenda di cui sopra.
PER BASTIANO
3 aprile 2012 12:57stargate
Lei ha probabilmente ragione quando afferma che, fosse stato italiano, Torri e c. l'avrebbero squalificato senza pensarci troppo su. In Russia, non è andata così. Ma ormai siamo oltre: infatti, il ciclista in argomento è stato assolto dal TAS, in sede di appello, dove non conta niente la giurisdizione nazionale. E' da presumere, quindi -almeno spero- che anche un italiano, imputato della medesima irregolarità, pur squalificato in primo grado dal tribunale nazionale, avrebbe avuto lo stesso trattamento a Losanna. (Alberto Pionca - Cagliari)
nervoso
3 aprile 2012 13:27cocco88
una vicenda ke mi da sempre piu il nervoso...non per antipatia per kolobnev per carita...ma mi sembra un enorme controsenso da parte del tas di non squalificare kolobnev e squalificare contador... fosse fosse ke il lussemburgo abbia un peso e kolobnev non dando fastidio al tour(per caratteristiche tecniche) per gli schlek(ke anke dall operacion puerto sono usciti pulit puliti nonostante il nome di frank) sia stato graziato mentre per contador sia stato inventata un imputazione... visto ke precedenti per la stessa sostanza di contador in altri sport ma anke nel ciclismo non sono mai stati squalificati visto il mondiale under 17 di calcio con 150 positivi in messico ecc...
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
Il corridore europeo con la maggiore predilezione per il ciclismo in Rwanda arriva dalle Repubbliche Baltiche e si chiama Rein Taaramäe. Già, perchè il 38enne atleta estone, dopo essersi particolarmente appassionato al Paese che ospita il Mondiale, ne ha fatto...
Uno dietro l’altro in lotta per la vittoria, i due Marquez e Bagnaia, piegati in curva e così perfettamente in scia da sembrare in tre su una moto sola. E appunto “In Scia” si intitola l’avvincente immagine con cui il fotoreporter gallaratese Fabrizio...
La Bahrain Victorious è lieta di annunciare che uno dei più fulgidi talenti ciclistici, Jakob Omrzel, nella prossima stagione passerà nell'organico World Tour dopo appena una stagione nel team devo. Il 19enne sloveno sarebbe teoricamente dovuto rimanere tra gli Under...
Una sera in onore della nazionale Italiana a Kigali, ospitata dal panoramico albergo in cui alloggiano azzurri e sloveni. Ricevimento voluto dal consolato onorario nella capitale rwandese, organizzato in collaborazione con Federciclismo alla presenza di rappresentanti del mondo istituzionale e...
Il cronometro passa il testimone alla strada. E' dunque l'ora delle corse in linea ai Campionati del Mondo di ciclismo in Rwanda. Le prime a entrare sulla scena saranno le donne della categoria under 23 alla loro prima edizione come...
La vigilia del Mondiale in Ruanda e gli Europei di Gravel di Avezzano al centro dell'appuntamento numero 28 con Velò, la rubrica di TVSEI interamente dedicata al mondo del ciclismo. Dopo la prova a cronometro vinta da Evenepoel, spazio alla...
Il primo italiano a vincere in Ruanda. Era il 2019. “Tour of Rwanda. La prima tappa, da Kigali a Kigali, la capitale, 111 km. Si partiva presto, si finiva presto, gli alberghi vicini ed eleganti, il percorso stupendo, le strade...
Martedì 30 settembre è in programma sulle strade del Valdarno con partenza ed arrivo a Terranuova Bracciolini, la 55^ Ruota D’Oro valevole anche per il 93° Gran Premio Festa del Perdono, che vede tra i 176 iscritti di 35 squadre...
Il Giro del Veneto per dilettanti si correrà dal 9 all’11 ottobre. Una data insolita per la corsa a tappe ma... c'è un perché. Tornato in sella il patron Adriano Zambon, che appena finita l’Astico Brenta (8 settembre)...
Essere ciclisti sportivi in Italia significa convivere con la sensazione di essere “fuori legge”, fuori posto, quasi fuori di testa.La percezione dell’automobilista medio è che il ciclista occupi uno spazio che non gli spetta, e che quindi “se la vada...