| 10/03/2012 | 03:45 Come si evince chiaramente dal cognome, Anthony Giacoppo, ha origini italiane. Il leader del Tour de Taiwan dopo essersi imposto nella prima tappa ci spiega il legame della sua famiglia con il nostro paese: «Papà è italiano di Messina, mamma è olandese di Maastricht, io sono australiano, sono nato e vivo a Perth». Ha 25 anni e il ciclismo per lui è una semplice passione, ma ancora per poco. Al momento lavora infatti a tempo pieno in un negozio di biciclette, impiego che nelle prossime settimane lascerà per diventare un corridore professionista a tutti gli effetti (al termine del Tour de Taiwan l'incontro con i dirigenti della squadra in Tanzania, ndr). Campione australiano del Criterium oggi sul traguardo di Taipei ha festeggiato la sua prima vittoria in una corsa 2.1. «A dire la verità non mi aspettavo di vincere, ma ogni volta che ne ho la possibilità io ci provo. Sono entrato nella fuga giusta e invece di giocarmela in volata ho provato a sorprendere i miei avversari al triangolo rosso». Come si immaginava Taiwan prima di questa corsa? «Più calda e meno bagnata (sorride, ndr). Speriamo nei prossimi giorni il clima migliori (oggi il termometro segnava 10°, ndr). Mi impegnerò per non perdere la maglia gialla di leader, con il supporto della mia squadra farò il possibile per non farmela portar via». Questo ragazzo che ha già dimostrato in passato quanto il suo spunto sia veloce, sogna di seguire le orme dei suoi ex compagni di squadra che hanno fatto il grande salto nel mondo del professionismo che conta: Richie Porte (passato con la Saxo Bank nel 2010, ora alla Sky), William Clarke (ingaggiato nel 2011 dalla Leopard Trek, ora alla Champion System) e Nathan Haas (da quest'anno alla Garmin Barracuda). «Ogni anno uno dei nostri ragazzi riesce a passare in un top team, per come sta crescendo al termine di questa stagione secondo me Anthony sarà il prescelto del 2012» spiega fiducioso il suo team manager Andrew Christie-Johnston. Good luck, anzi "in bocca al lupo" Anthony!
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