| 30/01/2012 | 14:00 Qatar è un emirato posto nella Penisola Arabica. E’ una regione brulla e rocciosa con clima desertico e ricchi giacimenti di petrolio e di gas naturale. Che la rendono ricca. Così il Qatar investe. Anche e soprattutto nello sport, che usa per promozionare la sua immagine nel mondo. Tanto che proprio in Qatar si disputerà il Campionato mondiale di calcio 2022. Febbraio, invece, è il mese del ciclismo ad alto livello. Prima le donne, poi gli uomini. E proprio in Qatar parte la stagione 2012 della Diadora-Pasta Zara-Manhattan che da mercoledì 1 febbraio e fino a venerdì 3 parteciperà Tour of Qatar. Una squadra quasi del tutto rinnovata quella del patron Maurizio Fabretto, che potrà di nuovo avvalersi della tre volte campionessa del mondo (due su strada, una in pista) Giorgia Bronzini. La piacentina in Qatar sarà la capitana di una formazione che potrà contare anche su giovani in crescita costante come la padovana Giulia Donato, la slovena Polona Batagelj, l’ucraina Alona Andruk e le lituane Inga Cilvinaite ed Edita Janeliunaite. Debutto anche per Maurizio Simonetti che quest’anno affiancherà Diana Ziliute e Aldo Piccolo nel ruolo di direttore sportivo. Diverse delle atlete della Diadora-Pasta Zara-Manhattan che correranno in Qatar sono reduci da ritiri con le rispettive nazionali, a cominciare dalla Bronzini, in Spagna, a Calpe, e dalla Batagelj, alle Canerie. La Andruk invece si è preparata da sola a Cipro e la Janeliunaite arriva a sua volta dalla Spagna. “A Calpe ho completato un lavoro preparatorio più basato sulla qualità che sulla quantità, avendo come obiettivo un miglior mantenimento della forza muscolare - osserva Giorgia Bronzini, che in Qatar correrà con la maglia di campionessa del mondo in carica -. E’ stato un inverno positivo, nel quale ho potuto programmare ed effettuare un lavoro continuativo. Il Giro del Qatar rappresenterà una verifica della bontà di questo lavoro fatto. E’ una tre giorni che conosco bene, essendo arrivata seconda in classifica generale nel 2009 e nel 2010. Sono tre tappe intense, dure, con una temperatura oscillante intorno ai 20 gradi, dove il problema numero 1 è il gran vento, in grado di condizionare anche l’andamento di una tappa. Cosa mi aspetto? Di vincere una volata. Corro con una quadra dove abbiamo tutto per fare bene”. Tre, appunto, le tappe, tutte pianeggianti: si comincia mercoledì 1 febbraio con la Camel Race Track-Al Khor Corniche di 97 km, seguirà, 2 febbraio, la Al Zubara Fort -Madinat Al Shamal di 114,5 km, infine, 3 febbraio, la Katara Cultural Village-Katara Cultural Village , di 92,5 km. Tutto ruoterà attorno a Doha, la capitale.
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