DOPING. L'Operacion Puerto non finisce mai

| 15/01/2012 | 15:39
Non finisce mai. Sono passati 2.063 giorni dal 23 maggio 2006, momento di deflagrazione dell’Operacion Puerto (anche se le indagini cominciarono in febbraio), nome diventato sinonimo di inchiesta antidoping: e se ne parla ancora. Perché davanti ai giudici di Madrid è attesa — in date da stabilire — una sfilata di testimoni eccellenti. Tra di loro: Ivan Basso, Michele Scarponi e Alberto Contador.

Tappe Dagli arresti di quel maggio, e dal sequestro di circa 200 sacche di sangue, di cose ne sono successe tantissime (tra cui il suicidio di un indagato, l’ex biker Alberto Leon). Ivan Basso e Michele Scarponi avevano confessato: 24 e 18 mesi di stop. Jan Ullrich si era ritirato, proclamandosi innocente. Come Alejandro Valverde, squalificato dopo l’intervento del Coni. Quanto ad Alberto Contador, si era parlato di un suo coinvolgimento (nei documenti apparivano le iniziali A. C.), ma già a luglio 2006 ricevette un documento di estraneità.
L’Operacion Puerto era stata archiviata nel marzo 2007, riaperta in appello nel gennaio 2008, di nuovo affossata, ancora rilanciata nel 2009. E se ne era riparlato il 23 novembre 2011: perché i medici Eufemiano e Yolanda Fuentes, Merino Batres e Cordoba, oltre ai d.s. Saiz, Labarta e Belda, erano stati rinviati a giudizio dal Tribunale 31 di Madrid. Richiesti due anni di reclusione e inibizione della professione, per l’accusa di attentato alla salute pubblica tramite pratiche di manipolazione del sangue.

Grandi nomi E adesso? Diverse parti proporranno che si presenti a testimoniare Contador, già in attesa del giudizio del Tas sulla positività al clenbuterolo al Tour 2010. Antonio Serrano, giudice istruttore numero tre di Madrid, ha già ricevuto gli argomenti di accusa e difesa: saranno rimessi al giudice penale che dovrà decidere che cosa ammettere, prima delle audizioni. Tra i testimoni anche un medico e un funzionario della federciclo spagnola, e Ivan Basso. In più, l’accusa chiederebbe la comparizione dei componenti della Liberty (il team di Saiz e Fuentes), tra cui Scarponi (oltre a Contador). Dell’accusa fanno parte anche Uci, Wada e Coni: il nostro comitato olimpico dal 2009 è parte nel processo, attraverso l’avvocato Arroyo. Che cosa potrebbe emergere? Contador era stato già ascoltato, e aveva ribadito la propria estraneità. Ma se venissero fuori fatti nuovi, utilizzabili in sede sportiva? Dopo 2.063 giorni, l’Operacion Puerto ancora non è finita.


da «La Gazzetta Sportiva» del 15 gennaio 2012 a firma Ciro Scognamiglio
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COMMENTI
Dopo 6 anni
15 gennaio 2012 21:26 Monti1970
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