DOPING. Il Coni chiede 4 anni per Mattia Gavazzi

| 26/10/2011 | 14:08
L'Ufficio di Procura Antidoping  del Coni ha chiesto la squalifica di 4 anni per il ciclista Mattia Gavazzi. Il corridore, risultato positivo ai metaboliti della cocaina in occasione del controllo effettuato a Bergano il 31 marzo 2010 nel corso della Settimana Lombarda è stato deferito al Tribunale nazionale antidoping "per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione dell'art.2.1. del Codice Wada".
E' stata richiesta la squalifica di 4 anni a decorrere dal 31 marzo 2010, con sospensione della squalifica per 18 mesi, ai sensi dell'art. 10.5.3. del Codice Wada.
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COMMENTI
Vergogna !!!
26 ottobre 2011 14:58 Ruggero
Mi sembra giusto che A tutti quei "furfanti" che hanno mangiato anche il veleno danno 2 anni e se per caso fanno anche qualche nome la pena diminuisce,per questo ragazzo che in questa situazione si è trovato non sicuramente con lo scopo di andare più forte,anzichè provare ad aiutarlo a vivere inanzitutto una vita serena,chiedono 4 anni........COMPLIMENTI

No non confondiamo
26 ottobre 2011 15:13 gioconda
Non confondiamo il doping con i problemi privati di una persona, qui servono due pesi due misure, ma sicuramente non verrà calcolato, povero ciclismo, Mentre altri come Contador, Basso, Sumaker, Petacchi, Scarponi,Sella, ecc corrono, con poco di squalifica e non per problemi umani di vita, per un problema che tutta l umanità ha.

X RUGGERO
26 ottobre 2011 15:33 azalai
sono totalmente d'accordo con te

Sempre peggio!!!!
26 ottobre 2011 15:44 Talento
Io mi chiedo come si fa ad essere così ottusi e ignoranti!
Perchè tutti i cretini finiscono ad avere a che fare col ciclismo??????

Quando si manda il cervello in ferie!!!!
26 ottobre 2011 16:01 valentissimo
Sapevo che il duo Di Rocco & Torri sono totalmente fuori dal mondo ciclistico me che, fossero anche così fuori dalla società e dai suoi problemi, non avrei mai potuto immaginarlo!!!
Spendiamo fior di quattrini per recuperare i giovani nelle comunità del tipo San Patrignano e poi quando ci troviamo di fronte ad un caso similare nel mondo del ciclismo, anzichè aiutare il malcapitato atleta ad uscire dal mare in burrasca, gli mettiamo il piede sulla testa per farlo affogare.
Siete indegni di stare in questo settore!!!!!!

Forza Mattia
26 ottobre 2011 16:05 pietrogiuliani
l'ex campione del mondo Boonen che per gli stessi problemi non gli è stato fatto niente mentre Gavazzi deve pagare.
Forza Gavazzi non mollare. La cosa più bella della vita è la salute e poi viene il ciclismo.
Cerca di ritornare ad essere uno dei più forti velocisti al mondo. Se tu avessi la mentalità di tuo padre saresti stato il puù forte tra i velocisti a livello di Cavendish.
Ora che sei in comunità spero tu possa recuperare la tua vita e di rivederti in gruppo prima possibile. Se non troverai una squadra importante penso che l'Amore & Vita di Ivano Fanini ti aiuterà ancora come ha già fatto in passato per rilanciarti nel grande ciclismo

Spero...
26 ottobre 2011 16:06 Fra74
..che Gavazzi Mattia abbia intrapreso quel suo percorso personale miolto più importante...per la sua Vita...

LA SOLITA STORIA
26 ottobre 2011 16:10 ewiwa
Giustizia a due velocità: protezione con i potenti, massacro con i deboli!!!!!!ecco perchè sostengo (provocando ma non troppo) allora "doping libero"!!!!!!

mai risposte
26 ottobre 2011 17:01 tralepieghe
se qualche volta su questo forum avessimo risposte da chi coinvolto direttamente nei fatti (giudicato e giudicanti) allora il dibattito diventerebbe costruttivo.
così solo commenti che durano un giorno e poi passano.
FORZA MATTIA pensa alla grinta di Pierino.

Te lo spiego io..
26 ottobre 2011 17:38 filos71
Boonen neanche un giorno di squalifica e per di piú beccato 2 volte, ha le spalle coperte da mercks e in piú ha vinto 3 roubaix...in belgio tutelano i loro atleti. gavazzi non ha vinto nulla di importante, i vari torri e compagnia bella invece di aiutare ti massacrano. Devono far vedere a quelli dell' uci che le cose le fanni per bene
Mo fev in... bip!

Due situazioni diverse
26 ottobre 2011 18:03 valentissimo
Il caso Boonen è un po diverso perchè lui non è risultato positivo in gara e questo per l'UCI e Federazione Belga, fa una grande differenza.
A parte questa doverosa precisazione resta tutta l'ottusità dei nostri ir-responsabili federali!!!!

speriamo bene...
26 ottobre 2011 18:43 Frank83
la pena potrebbe essere meno grave di quanto si possa pensare!!!

..nel calcio...
26 ottobre 2011 19:22 claudino
non si giocherebbe piu!

Top gun
26 ottobre 2011 20:23 radiocorsa
Ciao Mattia, ti ho rivisto all’arrivo della Settimana Lombarda ad Alzano Lombardo, aspettavi come noi l’epilogo della gara, eri sereno, contento di essere ancora riconosciuto, si vedeva che eri nel tuo ambiente naturale, nei tuoi occhi, velocissimi come i tuoi rush, si leggeva la gioia, nel mio cuore invece c’era un po’ di amarezza, non nei tuoi confronti, ma per come la società, “per bene”, guarda a chi è più debole nelle debolezze umane.
Ora più che mai sono scioccato nel constatare l’ottusità di quelle persone che, farisei di poco conto, hanno potere decisionale sugli altri ma non guardano ai loro peccati.
Se la comunità ha per te un valore NON MOLLARE.
Un abbraccio.

VOMITO..
26 ottobre 2011 20:30 ale63
MI VIENE DA VOMITARE... LUI DEVE PAGARE PESANTEMENTE MENTRE IL BUON BOONEN PIZZICATO 2 VOLTE PER LA STESSA "COSA", NULLA... BRAVO CONI, SIETE DELLE VOLPI.. ALE

Piove? Procura Antidoping ladra!
26 ottobre 2011 21:01 Bartoli64
Personalmente avevo auspicato clemenza per questo ragazzo che - a quanto sembrerebbe - non aveva assunto la sostanza stupefacente (che ha anche effetti dopanti) per andare più forte, bensì per un problema di dipendenza.

Oggi, però, la Procura Antidoping del CONI ha “chiesto” 4 anni di squalifica e subito su questo blog è tutto un fiorire di improperi il più gentile dei quali è “vergogna”, senza considerare altri sproloqui che tentano di accomunare il caso di Mattia Gavazzi e quello di Tom Boonen, arrivando persino ad ipotizzare “cupole” internazionali alle quali sarebbe a capo nientepopodimeno che il “Cannibale”(!?)

Se, però, tentassimo di farci meno prendere la mano dall’emotività e (soprattutto) se ci fosse una maggior conoscenza delle normative si potrebbe dire:

1) il Procuratore Torri è un Giudice Sportivo che, in quella veste, DEVE applicare i regolamenti sportivi sulla base di ciò che questi regolamenti consentono e prevedono e che - al contrario delle leggi penali e civili - NON contemplano casi come lo stato di necessità, la patologia, ecc.;

2) il ragazzo fu già trovato positivo ad una sostanza dopante quando ancora militava fra gli Under 23 ergo..... c’è una recidività (causa aggravante);

3) La pena richiesta è di 4 anni, ma l’art. 10.5.3 del Codice Wada prevede una riduzione della pena qualora ci sia la collaborazione fattiva dell’atleta; cosa che, evidentemente, c’è stata visto che la squalifica gli viene sospesa per 18 mesi e che - tradotto in soldoni - permetterebbe a Mattia Gavazzi di rientrare alle fine del 2012 e NON a marzo del 2014.

Come si può intuire, dunque, non mi sembra proprio che la Procura Antidoping del CONI voglia fare il carnefice di questo sforunato ragazzo......

La Procura stessa, infatti, ha considerato TUTTE le attenuanti del caso, senza considerare che la pena richiesta potrebbe essere ancora ridotta in sede di giudizio finale.

Vi invito, preso atto di quanto ho scritto sopra (che mi pare difficilmente confutabile), a fare considerazioni su quanto la sostanza stupefacente in questione si sempre più diffusa nella società moderna ed a TUTTI i livelli...

Se un giudice sportivo, sia pur clemente, considerasse tali casi SOLO come un problema di dipendenza (ammesso e NON concesso che ne avesse la facoltà), siamo poi così sicuri che la sostanza non creerebbe un pò troppe “dipendenze” fra gli atleti?

Ragionate un pò........ e lasciate le chiacchiere al bar!

Sono sicuro che Mattia Gavazzi, per primo, accetterà il giudizio con serenità e che tornerà a correre più forte di prima e soprattutto “libero”.

Ti faccio i miei auguri più forti e più veri. FORZA MATTIA!!

Bartoli64

solo in Italia
26 ottobre 2011 21:17 thered
Grazie ai soliti 2/3 personaggi che gestiscono il ciclismo Italiano un ragazzo, che avra' anche fatto i suoi errori e comunque ne sta anche pagando le conseguenze, rischia di dire addio per sempre alla sua carriera ciclistica. Grazie ai padri padroni di questo ciclismo che ancora una volta dimostrano di essere piu' interessati ad altre cose, che non al bene del ciclismo e di un ragazzo!

Forza Mattia
26 ottobre 2011 22:15 stefanomasetti
Certo che se questo è il modo di aiutarlo.............mi sembra chiaro a tutti che questo non è un problema di doping e forse il ciclismo sarebbe l'unico modo per SALVARLO ma il CONI e la Federazione cosa vogliono un'altro caso Pantani?
Mi raccomando Mattia tieni duro e continua ad allenarti io ti voglio rivedere nelle corse che contano...........

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