CASO BETTINI. Simonetto, il grande illusionista

| 13/10/2011 | 12:10
La “questione Bettini”si va configurando sempre più come un vero e proprio pasticcio in seno alla Federazione: in realtà il ct avrebbe semplicemente svolto un compito che non toccava a lui, ricordando ai suoi azzurri l’appuntamento per gli esami di “routinne” che da anni i convocati di tutte le nazionali azzurre svolgono prima di ogni appuntamento (in questo caso i mondiali di Geelong).
La Federciclismo, infatti, è dotata di Commissione Sanitaria presieduta dal dottor Luigi Simonetto. Ed è questa struttura che avrebbe dovuto contattare i convocati da Bettini. Ma evidentemente il dottor Simonetto - che è il medico delle nazionali azzurre, ma anche membro della Commissione di Vigilanza Doping del Ministero della Salute (il conflitto d'interessi che solo noi di tuttoBICI evidenziammo qualche tempo fa), oltre che  operare come professionista in mille altre cose, guarda caso anche con quel ospedale San Raffaele da lui scelto per ipotizzare un centro di medicina sportiva - non aveva tempo per fare o far fare a qualche altro suo collega  quelle telefonate. Chiamare un atleta per ricordargli «domani c'è il controllo al San Raffaele alla tal ora...», non è un reato, è una prassi. Il problema è che un medico federale, un presidente della Federazione, non possono permettersi di scaricare ogni responsabilità sulle spalle di un Commissario tecnico, che in pratica visiona e sceglie anche gli alberghi e decide i voli aereo. Ci piacerebbe - ma sappiano che il signore “ovunque” e “onnipresente” non lo farà -, dovrebbe, almeno una volta, metterci la faccia e dire: si ho sbagliato. Paolo Bettini non c'entra nulla. Ma scommettiamo che Simonetto non proferirà parola. A lui piace apparire e ogni tanto scomparire. Anche lui per certi versi è un mago: è davvero un grande illusionista.
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COMMENTI
mah....
13 ottobre 2011 12:41 salseroby
simonetto o chiunque altro poco importa tanto gli utenti di lauti stipendi e ZERO RESPONSABILITA'abitano ovunque nel nostro sistema!!

quello che mi fa spece e mi insospettisce è che si sta facendo il possibile per demolire questo sport che con pur le sue pecche DA FASTIDIO A CERTUNI!!
milioni di spettatori.... migliaia di gente per le strade a tifare con passione senza scomodare polizia o provocare incidenti... (riflettete)senza pagare un euro....
allora vai con le inchieste che ormai non si contano e colpiscono con facilità una categoria indifesa E CHE NON GUADAGNA MILIONI DI EURO!!

mi piacerebbe una presa di posizione da parte degli organi competenti anche a chi conduce inchieste... ferma a tleti e non le conclude in tempi ragionevoli...

sovtaccarico??

mah.....

Caso Bettini
13 ottobre 2011 12:46 extremo1
L'articolo pubblicato taglia la testa al toro, quindi come volevasi dimostare
Bettini non c'entra niente e solo un conflitto se si può dire di competenza e non altro e se c'è qualcuno che lo può scagionare si faccia avanti.

13 ottobre 2011 12:56 Gershwin
Per fortuna che ci siete voi a decidere di chi è la colpa, altrimenti i magistrati non saprebbero proprio cosa pensare e come comportarsi. Quest'articolo è spazzatura assoluta, spero che ve ne rendiate conto

x salseroby
13 ottobre 2011 12:57 emmemme53
Giusto intervento. Il problema che la legge NON E' UGUALE PER TUTTI e gli altri sport se ne fregano bellamente del ciclismo, anzi sperano che il ciclismo dia sempre da mangiare agli scribacchini così da distogliere le attenzioni dalle loro magagne: più pesanti, più politiche, sempre più onerose per la collettività. Il ciclismo è lo sport dei soliti tapini che subisce le angherie delle istituzioni vogliose solo di far parlare di se' perchè altrimenti avrebbero ben poco, molto poco, da dire

d\'accordo con salseroby
13 ottobre 2011 13:00 mark130664
Pienamente d\'accordo con quanto appare nel primo commento, oramai per la gente comune quando si parla di ciclismo e\' spontaneo collegarlo con il doping.
Credo dal caso Pantani in poi la popolarita' di questo sport (di cui sono un super appassionato) abbia dato e da\' fastidio ... non so bene a chi ma comunque da fastidio e si cerca di distruggerlo minandolo gia' dall'interno (vedi beghe interne alla federazione).
Fino a quando circolano certi personaggi (Mc quaid in primis) questo sport non va lontano ,anzi rischia di crolare su se stesso.
Un saluto a tutti

Non mi piace
13 ottobre 2011 13:17 DoctorJekyll
Proprio non mi piace.

Simonetto è componente della Commissione Vigilanza Doping del Ministero della Salute, nominato dal Ministro Fazio in persona, e al tempo stesso ha il compito di avvertire i suoi atleti, quelli che vestono l’azzurro, quando, come e dove ci sono i controlli antidoping.

Come componente della Commissione Vigilanza Doping controlla e come Presidente della Commissione Sanitaria della FCI e Medico federale avverte o dovrebbe avvertire (perché scopriamo che non ha manco il tempo di farlo realmente), quale compito istituzionale, chi deve controllare.

Poi immagino interpreti anche i risultati dei controlli . . . .

Ma siamo tutti fuori!?!?!? Di Rocco, svegliati da anni di torpore, e facci sapere cosa ne pensi!!

I concetti di incompatibilità, di trasparenza, di conflitto di interesse etc in federazione ciclistica, caro presidente Di Rocco, sapete dove stanno di casa???

Come se non bastasse cosa scopriamo. Che Simonetto lavora al San Raffaele dove le squadre nazionali vanno a fare gli esami. Vi viene forse da chiederVi, a Di Rocco in primis, per quale motivo proprio al San Raffaele?

Simonetto vuole cortesemente spiegarci? Di Rocco vuole chiarire?

Simonetto vuole cortesemente dimettersi o da componente della Commissione Vigilanza Doping o da Presidente della Commissione Sanitaria? Simonetto vuole cortesemente spiegare perché le nazionali azzurre eseguono gli esami al San Raffaele? Perché ha scelto proprio il San Raffaele?

Presidente Di Rocco è così che con il 55% dei consensi intende continuare a governare il ciclismo nei prossimi anni?

Ma questa è un'altra storia . . . . .

Un ruolo completamente da rivedere
13 ottobre 2011 14:07 Bartoli64
Non voglio entrare nel merito di questa vicenda perché gli elementi che traspaiono dalle informazioni giornalistiche – ancorché abbastanza inquietanti – non mi consentono di esporre una posizione netta in merito.

Una cosa però posso dirla: anche a me il Dott. Simonetto non piace e passo ad esporre il perché.

Quando assunse la presidenza della Commissione Sanitaria della F.C.I., il Dott. Simonetto estromise il Dott. Gaetano Daniele, un professionista dalla carriera specchiata, per lunghi anni medico delle Nazionali Italiane di Ciclismo oltre che sanitario di fiducia di molti team professionistici.

Negli anni bui del doping selvaggio (mi riferisco agli anni ’90), il Dott. Daniele, pur lavorando anche all’interno di Top Team, NON è mai stato neppure lontanamente sfiorato da alcuna inchiesta sul doping e la cosa, oltre che in Nazionale, era stata apprezzata dalle maggiori squadre professionistiche mondiali.

Il Dott. Daniele, tra l’altro, da specializzando aveva fatto parte dell’equipe del Prof. Conconi (con il quale mise a punto il famoso test), prima di continuare la sua strada professionale ben lontano Ferrara.

In poche parole, un professionista dotato di una grandissima esperienza, di assoluta correttezza e moralità, appassionatissimo di ciclismo e molto apprezzato dai corridori (chiedere a Visconti, Hincapie, Savoldelli….. tanto per fare qualche nome).

Poi, un bel giorno, arriva il Dott. Simonetto e decide che tutto questo know how debba finire nel ce**o. PERCHE’? Non vorrei che si fosse trattato delle solite lotte di potere (tipicamente italiote), di vecchi rancori, piccole vendette e interessi di condominio.

Il Presidente Di Rocco (grande politicante), pur conoscendo mooolto bene quale fosse stata l’opera del Dott. Daniele all’interno delle Nazionali italiane, però, non mosse neppure un dito e permise quell’assurda estromissione.

Non ho altro da aggiungere.

Bartoli64

Italia
13 ottobre 2011 14:11 Andy77
L'Italia è il paese del conflitto di interessi. Di Rocco e i suoi seguaci seguono a ruota questa linea. Mi spiego meglio. Anzi non c'è nulla da spiegare. Mi spiace veramente per Paolo Bettini. Lui non c'entra nulla in questa vicenda ma stà pagando per tutti.

idoneità sportiva
13 ottobre 2011 17:30 nikko
tempo fa ad una riunione DS dei dilettanti il Dott. Simonetto diceva che parecchi atleti non erano in possesso dell'idoneità e che non era compito loro (FCI) avvisare e soprattutto bloccare i corridori non in regola, come sarebbe stato giusto fare................

Un grande talento
13 ottobre 2011 22:33 cyrano
Il Dott. Simonetto ha tante cose da fare, può mica mettersi a convocare gli atleti che deve controllare!!
Lui ha cose più importanti, è uno dei più grandi interpreti del gioco all’italiana.
Non quello che prevede catenaccio e contropiede, ma l’arte di avere il piede in due, tre, anche quattro scarpe.
Perché avere il piede in due scarpe son buoni tutti, ma tenerlo nella scarpa del controllore ed in quella del controllato è diverso.
Occorrono classe superiore e talento cristallino, con buona pace delle malelingue che attribuiscono questi risultati alle conoscenze altolocate.

Giù il cappello dunque davanti a tanta maestria, ed una raccomandazione (scusate il termine) al dottore.
Sia prudente dottore, ad avere il piede in più scarpe c’è il rischio di inciampare.

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