RASMUSSEN. «Niente malafede, solo distrazione...»

| 18/09/2011 | 10:05
Dopo il caso che lo ha travolto, è tornato a parlare il danese Alex Rasmussen. In una intervista raccolta da Cyclingnews, il corridore licenziato dalal HTC sostiene che i tre mancati controlli antidoping sono dovuti a disattenzione e negligenza e non a malafede. «Ricordo di aver scritto sul sito dell’Uci il nome dell’hotel di Berlino, ma ho dimenticato di cliccare su “Invia”... Dopo aver spiegato il disguido alle autorità competenti, pensavo che il caso fosse risolto».
E per gli altri due casi? La difesa di Rasmussen è disarmante:«Semplice distrazione».
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COMMENTI
MA LA COLPA E' DEI TIFOSI
18 settembre 2011 15:31 ewiwa
Tutte mammolette....meno che Riccò causa di tutti i mali del ciclismo ( c'è chi crede ancora alla befana).....e per me la colpa di tutto questo è dei tifosi perchè credono alle scemenze dell'Uci e di altri dirigenti che sbandierano ai quattro venti pseudo vittorie alla lotta al doping ( intanto alla Vuelta il primo ed il secondo in alcuni anni di professionismo non avevano vinto neranche una Kermesse) ed intanto le organizzazioni criminose di smercio prosperano e forse fanno affari forse con i familiari.....Andate a rileggervi quello che diceva Anquetil sul ciclismo pulito...e dopo tutti saranno daccordo per il doping libero.

mah?
18 settembre 2011 16:08 viner72
scusa eh? ma forse hanno preso Cobo e Froom positivi?....io personalmente non credo siano molto puliti i corridori... ed è inutile difenderli...ma fare illazioni gratuite seduti sul divano di casa mi sembra alquanto gratuito....

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