CASO LUNIGIANA. «Perego ci ripensi, ha vinto il fair play»
| 09/09/2011 | 09:00 Il Presidente Alessandro Coppola replica alle polemiche suscitate dalle decisioni prese dalla giuria nel corso della quarta tappa del Giro della Lunigiana. In merito alle polemiche suscitate a seguito delle decisioni prese dalla giuria nel corso della quarta ed ultima frazione del Giro della Lunigiana 2011, relativamente alla neutralizzazione, alla riammissione in corsa di Alberto Bettiol ed infine all'annullamento della tappa, interviene il Presidente Alessandro Coppola: «Non è colpa dell'organizzazione del Giro della Lunigiana se la corsa è stata prima neutralizzata poi annullata. Ci dispiace molto leggere le polemiche scaturite dalla scelta della giuria. La decisione può essere opinabile ma la giuria ha giustificato il rientro, dicendo che essendo stata la tappa neutralizzata, ed essendoci pertanto un’altra partenza, per “fair play” hanno consentito il rientro in gara di Alberto Bettiol». Questa la dichiarazione del Presidente Alessandro Coppola in merito alla riammissione in corsa dell'atleta toscano, dopo la caduta ed il trasporto all'ospedale per accertamenti. Coppola poi prosegue: «In merito alla lettera del selezionatore della rappresentativa della Lombardia, preciso che condivido in gran parte il suo pensiero, e ritengo che la confusione creata sia stata fatta dalla Giuria (in particolare la parte italiana), che come minimo è andata certamente in confusione; fra l’altro prendendo decisioni senza neanche interpellare l’Organizzazione. Credo che la corsa dovesse continuare subito dopo l’intervento (limitato) della “safety car” e non servisse neutralizzarla. A Perego dico: non si trasformi l’errore di altri nella decisione di non partecipare alla prossima edizione della corsa. Così facendo, infatti, ad essere penalizzate sarebbero l'organizzazione del Giro e la stessa Lombardia ciclistica, non certo il regolamento o la giuria. Abbiamo sempre accolto molto volentieri la partecipazione della formazione lombarda per la professionalità dei tecnici ed il valore dei corridori e speriamo di poterli avere al via anche per la 38a edizione del Giro della Lunigiana».
Egregio Sig. Presidente Alessandro Coppola, in nome del “fair play” chieda al Sig. Alberto Bettiol di restituire la maglia, e la stessa non venga assegnata, per rispetto di “par condicio”, se da una parte il ritiro, di questo, si deve parlare, di un corridore che per cause di gara ha dovuto ricorrere alle cure e visite di una struttura sanitaria esterna alla corsa, diverso il caso se le cure fossero state prestate dalla sola, non nel senso di unica, ambulanza presente in gara, e poi riammessolo dopo una neutralizzazione, non proprio tempestiva, dall’altra parte, la stessa non sarà assegnata, sempre in nome del “fair play”, per non falsare un risultato fin lì ottenuto dal Sig. Alberto Bettiol e per cause, dallo stesso non richieste, non avendone il diritto e non di sua competenza, “richiesta di neutralizzazione”, dopo il suo trasferimento alla struttura suddetta. I restanti corridori rimasti in gara, visto che dalla neutralizzazione, per un tempo molto lungo e poi della definitiva decisione di annullare la tappa stessa anche su pressione, pur non avendone peraltro diritto visto il suo allontanamento dalla gara, del rientrante? Sig. Alberto Bettiol, si sono visti negare l’opportunità di difendere le loro legittime aspettative di gara.
9 settembre 2011 14:44valentissimo
Perego ha detto una verità sotto gli occhi (sbalorditi) di tutti e l'organizzazione dovrebbe vergognarsi al pari di tutti gli altri responsabili di questo inqualificabile episodio. Creare questo tipo di precedente non giova a nessuno e men che meno ai principi dello sport pulito
Presidente
9 settembre 2011 15:16Fra74
Scusi Sig. Coppola, ma il FAIR-PLAY è scritto nel regolamento?!?
Evviva lo SPORT del VOLEMOSE BENE ed aiutiamo i più scaltri e furbi...
presidente.....
9 settembre 2011 15:48jack
presidente, per favore non ci prenda in giro!
nel ciclismo esistono i regolamenti e devono essere rispettati da tutti, e così non è stato.
rimane il fatto che un corridore che si era ritirato da una gara a tappe è stato fatto ripartire, assurdo!
questo non è fair play, questo è semplicemente falsare un risultato sportivo.
e anche voi, insieme a una scandalosa giuria, ne siete responsabili.
il tutto per chissà quali giochi di potere, questo lo sapete forse solo voi...
il suo prestigioso giro della lunigiana, con questa faccenda ne esce con le ossa rotte.
prenda almeno tutte le precauzioni e i provvedimenti perché cose di questo genere in futuro non debbano più accadere.
Ma che Fair Play??????????????
9 settembre 2011 17:35massimotm74
Ha vinto il più forte non il Fair Play..... ha vinto nettamente la 1^ tappa col gruppo ad inseguire....compatto Guardate il video di un ora sul lunigiana pubblicato da video Jenny....perchè non lo hanno preso????? 2^Tappa 3° ed acquista ancora vantaggio....quindi...gli altri.....3^Tappa Vittoria Schiacciante.....perchè non gli hanno sfilato la maglia di dosso.....ben 55 secondi sul 2° della generale......e mi parlate di fair Play e restiture le maglie....ma per sfilarla...non servono i discorsi dopo....ma menare in gara......
Ma che Fair Play
9 settembre 2011 18:53Per89
Non esiste il Fair Play nel ciclismo.... Le cadute fanno parte del gioco e non sempre vince il più forte, ma chi sta in piedi... lo ha dimostrato il Tour de France quest'anno dove per le cadute molti dei favoriti sono stati messi fuorigioco.... Bettiol non doveva essere riammesso in gara e la corsa doveva andare avanti punto.
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