Presso la Casa di Cura Villa dei Pini di Civitanova Marche, è terminato il lungo ed intenso cammino terreno di Remo Scoccia, l’ultima delle grandi figure carismatiche del ciclismo marchigiano. Egli era nato il 9 dicembre 1912 a Potenza Picena e quindi tra pochi mesi avrebbe compiuto 99 anni. A quell’età egli portava saldamente la bandiera di vessillifero più longeva del ciclismo delle Marche e la sua scomparsa, anche se per legge naturale era un evento non inatteso, lascia egualmente un grande vuoto e un ricordo che resterà sempre vivo tra quanti lo hanno conosciuto. Oltre ai suoi tanti meriti di una lunghissima attività al servizio dello sport, Remo Scoccia sarà certamente ricordato anche per la vitalità che lo ha sorretto e che è riuscito ad esprimere fino ai giorni tristi dell’addio. E tutti ricorderanno il suo garbato sorriso e la sua innata cordialità verso tutti.
Remo Scoccia era di Potenza Picena, dove era nato ed aveva trascorso gran parte della sua esistenza, e da vari anni si era trasferito nella vicina Montelupone, dove aveva seguito la figlia Luana. Sarto di professione, per anni Scoccia aveva operato fattivamente nel campo dell’atletica leggera, ricoprendo importanti incarichi a livello regionale (operò anche come Giudice di Gara della FIDAL).
Poi nel lontano 1945, assieme a Padre Erasmo Percossi e ad altri appassionati, fondò in campo ciclistico il G.S. Potentia 1945, società da allora sempre viva ed operante e che porta impresso nella denominazione l’anno della sua nascita. Scoccia guidò per anni questa società come dinamico e sagace presidente (per l’esattezza fu eletto presidente nel 1955), seguendone poi, negli anni della senilità, la vita e le vicende come carismatico presidente onorario. Il sodalizio rossoblu ha curato sempre intensamente sia l’attività organizzativa (allestendo fin dal 1946 il classico G.P. S.Antonio) sia svolgendo una importante opera promozionale con squadre ciclistiche sempre molto competitive (tra gli altri lanciati da questo club corridori di valore come i fratelli Mancini, i fratelli Romoli. Battistelli, le ragazze Massaccesi e Marina Romoli).
Ma oltre che ad operare ad alti livelli per il G.S. Potentia, Scoccia per molti anni è stato uno dei più validi e fattivi dirigenti del Comitato Regionale Marchigiano FCI, di cui ha fatto parte dal 1960 al 1988, prima come consigliere e poi, per dodici anni, come vicepresidente.
Un altro importante impegno di Remo Scoccia fu rivolto alla fondazione e alla gestione della Sezione “Memo e Peppino Sassetti” della Unione Nazionale Veterani dello Sport, che egli fondò con l’amico Orlando Mazzoni, facendo di Potenza Picena la più piccola tra le Sezioni di questa particolare associazione nazionale.
E, tra le innumerevoli iniziative intraprese da Scoccia, vogliamo ricordare i tanti Incontri delle Vecchie Glorie del Ciclismo Marchigiano da lui organizzati.
C’è da aggiungere che, a seguito delle sue grandi benemerenze acquisite con la sua indefessa attività al servizio del ciclismo e dello sport, Remo Scoccia aveva ricevuto negli anni tanti importanti riconoscimenti, vale a dire la “Stella d’Argento al Merito Sportivo” del CONI, il “Distintivo d’Oro” della F.C.I., e i titoli di “Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana” e di “Commendatore al Merito della Repubblica Italiana” (ricordiamo anche l’attestato delle sue “Nozze d’Oro con lo Sport” da parte dell’UNVS.
Rimasto vedovo da qualche anno, il Comm. Remo Scoccia viveva a Montelupone con la figlia Luana; lascia anche l’altra figlia Anna e il figlio Giuseppe. A loro vadano le espressioni del nostro più sincero cordoglio e degli sportivi marchigiani.
I funerali avranno luogo domani (6 settembre), alle ore 16,30, a Montelupone.
Paolo Piazzini
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.