La Società Ciclistica Alfredo Binda è al fianco dell’Associazione Sportiva Monviso Venezia pel la gestione tecnico sportiva del prossimo Giro di Padania, in programma dal 6 al 10 settembre: “Siamo onorati di gestire la parte tecnico sportiva di questa nuova gara a tappe inserita nel contesto del calendario dell’Unione Ciclistica Internazionale e proprio in questi giorni, in cui siamo impegnati nella messa a punto degli ultimi dettagli, vorremmo ritrovare la serenità per completare nel migliore dei modi il nostro lavoro” afferma il presidente della “Binda Renzo Oldani “Dobbiamo ringraziare per la collaborazione le 170 amministrazioni comunali toccate dalla manifestazione, così come le Prefetture, le Questure, le Province, e tutte le forze dell’ordine con le quali stiamo interagendo per garantire la sicurezza della competizione che peraltro è stata accolta con entusiasmo negli ambienti sportivi. Lo sport ha bisogno di chi lo valorizzi e i veri sportivi questo lo sanno. Così come sanno quanto sia oggi difficile ed impegnativo trovare chi si occupi di organizzare nuove e classiche gare ciclistiche. Solo un vero appassionato come Michelino Davico, noto nell’ambiente ciclistico, si poteva imbarcare in una nuova sfida così impegnativa. Ma lo ha fatto e noi della Binda – prosegue Oldani - abbiamo accettato la sfida”. “Impegnativa, ma gratificante. Quando l’Associazione Sportiva Monviso Venezia ci ha chiesto di collaborare alla realizzazione del Giro di Padania abbiamo accolto l’invito con grande entusiasmo, lo stesso che mettiamo nell’organizzazione del Gran Premio Regio Insubrica, della Tre Valli Varesine e forti dell’esperienza accumulata in occasione del Campionato del Mondo di Varese 2008”. “La “Binda” interpreta il ciclismo con passione, con l’intento di promuovere i territori toccati dalle gare, senza nessun altro fine e senza nessun altro intento, è stato così fino a questo momento e questi sono i valori che portiamo avanti anche nell’allestimento del Giro di Padania” – spiega il numero uno dei biancorossi del ciclismo -. “Da parte dell’Associazione Sportiva Monviso Venezia non c’è stato nessun condizionamento nei nostri confronti ed è per questo che abbiamo accettato di collaborare con questa nuova Associazione Sportiva”. Il Giro di Padania ha fatto parlare di sè anche al di fuori dall’ambiente sportivo: “ Il Giro di Padania è una manifestazione ciclistica, una competizione ai massimi livelli del ciclismo che è stata collocata nel contesto di un calendario gare nel momento in cui altri organizzatori hanno rinunciato alle loro manifestazioni. E’ un grande impegno organizzativo e si correrà a quindici giorni dal Campionato del Mondo e quindi avrà una valenza tecnica elevata. Non siamo certo noi a volere strumentalizzare la corsa che resta solo e solamente una manifestazione sportiva. Chi probabilmente non ha mai promosso eventi sportivi, non ha mai fatto nulla per la promozione del territorio, non sa le difficoltà ed i sacrifici che una manifestazione di questo spessore implica e non ama lo sport ed i suoi valori, ha tempo per fare altre affermazioni che ci disturbano perché siamo impegnati a realizzare un evento che implica il massimo impegno” . “Quando, alla Tre valli Varesine, alcuni campioni come Garzelli, Visconti, Pozzovivo ed altri, ci hanno confermato la partecipazione al Giro di Padania, la Monviso Venezia ha accolto la notizia con grande entusiasmo. L’entusiasmo che, sin dal primo incontro con Michelino Davico, che per me, Renzo Oldani, prima di essere Senatore e Sottosegretario è ormai un amico ed un grande sportivo appassionato di ciclismo, ho trovato in tutta l’ Associazione Sportiva Monviso- Venezia che ha voluto, e di questo siamo fieri, che fossimo noi della Binda a garantire la buona riuscita tecnico sportiva del Giro di Padania. Mi piace ripetere che mai in nessuna occasione, mai in nessuna riunione si è in alcun modo mescolato lo sport alla politica. Quello che fa la Binda da novant’anni è, da appassionati di ciclismo quali siamo, organizzare corse, ed è quello che intendiamo continuare a fare per ancora novant’anni e oltre. Come Presidente della Binda – prosegue Renzo Oldani - anche a nome dei miei collaboratori, mi sento colpito per essere stato coinvolto in una polemica che pare costruita ad arte, visto che si sta parlando di una denominazione e non di altro. Soprattutto, mi dispiace che, a fronte di tanto impegno, accanto ai tanti comuni, province e regioni che ci hanno accolti con entusiasmo in tutta la fase organizzativa, ve ne sono stati alcuni, pochi per fortuna, che hanno dato adito a polemiche che hanno fatto sì che si parlasse del Giro di Padania ancora prima che esso vedesse la luce. Non siamo interessati alle connotazioni politiche, vere o presunte, e ci offende, come organizzazione, come persone e come amanti dello sport, che ci si riferisca al frutto del nostro impegno con termini a dir poco offensivi”
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