Tra le papabili al podio della 65ma Coppa Ugo Agostoni è senza alcun dubbio la Androni Giocattoli. Il team manager Gianni Savio, come da costume, non si tira indietro. “L’Agostoni è sempre una corsa di prestigio che noi abbiamo vinto due volte con Alessandro Bertolini e ci piacerebbe ripetere quei successi, anche se sicuramente difficile, bisogna essere molto realisti. Noi oggi però abbiamo un corridore che su questo percorso può fare bene ed è Francesco Ginanni. E’ tutto l’anno che lo stiamo attendendo e prima o poi dovrà pur uscire… Per il resto ieri luci e ombre per la nostra squadra alla Tre Valli Varesine: ci siamo messi in mostra nelle prime posizioni per buoni tratti della corsa, poi inspiegabilmente ci siamo defilati negli ultimi tre chilometri, un po’ come è successo alla Liquigas”. Tanto di cappello a Davide Rebellin, tra l’altro un corridore che hai avuto nelle tue squadre. Certo che a 40 anni sta dando delle belle lezioni a tutti… “Ieri ho fatto i complimenti a Rebellin e sono stato molto contento del suo successo. Io Davide l’ho avuto, ci ha dato delle grosse soddisfazioni, io ricorderò sempre la sua vittoria alla Freccia-Vallone. Allora dissi alla squadra nella riunione tecnica prima della corsa: ragazzi noi abbiamo qui il monsieur Platini del ciclismo. Lui sarà capace sicuramente in corsa, in quell’attimo che può essere decisivo dove gli spunti e i consigli non possono arrivare subito dall’ammiraglia, sarà lui a guidare la squadra. E così fu con Rebellin capace di guidare la squadra e di andare al trionfo. Poi è stato fermato quando non era più nella nostra squadra, ed è stato un brutto episodio, io gli consigliai allora di difendersi con tutte le armi possibili, ma Davide, seguendo il suo carattere, preferì defilarsi. E per conto mio è stato controproducente. Ora, passati i due anni di squalifica, è tornato e sta rispondendo alle accuse pedalando alla grande. Ha saputo reagire e sta dimostrando ancora una volta di essere un grande professionista. Ed è un esempio per i giovani in corsa, e soprattutto fuori competizione: meticoloso, preciso, scrupoloso. Altrimenti non si arriva a questi livelli a 40 anni. Quindi tanto di cappello ai corridori come Davide Rebellin.
da Lissone, Valerio Zeccato