
Era la quarantesima edizione del blasonatissimo “Gran Premio Capodarco – Comunità di Capodarco” e la ricorrenza non poteva essere celebrata in maniera più grandiosa e completa. La gara agonistica è stata combattuta senza un attimo di tregua dai concorrenti ed è stato un continuo sussulto di azioni, di fuochi e di emozioni che per mezza giornata hanno tenuto avvinto il foltissimo pubblico presente, così incredibilmente folto che si può dire che, nonostante la partecipazione plenaria di tutte le Marche sportivi, forse a vivere l’intensissima giornata sportiva di Capodarco sono affluiti ancora più sportivi dalle altre regioni d’Italia. Una festa di popolo, una festa sportiva, una festa folcroristica.
Con una vera a propria azione di forza partita da lontano, è stato il lombardo Mattia Cattaneo della Trevigiani Dynamon Bottoli a centrare l’ambitissimo successo del quarantennale del Gran Premio Capodarco, conquistando la seconda vittoria in pochi giorni dopo il trionfo di domenica scorsa nell’internazionale di Poggiana di Riese. C’è da sottolineare che a dirigere Cattaneo nella U.C. Trevigiani è Marco Milesi, che vinse questa corsa nel 1992, davanti al povero Fabio Casartelli,allora suo compagno di squadra nella Domus. Cattaneo ha attaccato all’inizio della salita che porta verso Capodarco,nel penultimo dei 7 giri del classico circuito di kn. 18, quando mancavano poco più di 20 chilometri all’arrivo, salutando i suoi compagni di fuga.. Dietro il fuggitivo le carte si rimescolavano e gli ex compagni di fuga venivano ripesi dal plotone. C’è chi provava ad uscire all’inseguimento del battistrada, come i generosissimi marchigiani Innocenzo Di Lorenzo e Giuseppe Famoso, ma l’incandescente bagarre dell’ultimo giro non consentiva licenze.. Nel palmares di Mattia Cattaneo, corridore bergamasco non ancora ventunenne, spiccano la conquista del Girobio, la vittoria di una tappa e la conquista della classifica finale del Giro delle Pesche Nettarine e, il 14 agosto scorso, la vittoria nell’internazionale disputata a Poggiana di Riese Pio X. «Questa è una corsa acui tenevo tantissimo. Ho sempre sognato di vincerla – dichiara raggiante Cattaneo – e la dedico al team e al mio massaggiatore che compirà gli anni nei prossimi giorni». Alle sue spalle, dopo 40’’, è volata ristretta vinta da Enrico Battaglin della Zalf, primo l’anno scorso a Capodarco, davanti a Moser della Lucchini.
Per il 40° Gran Premio Capodarco si tratta di un podio assolutamente di lusso, come me3glio non si sarebbe potuto pretendere perché in effetti Cattaneo, Battaglin e Moser, tutti atlerti della Nazionale azzurra, soono da considerare attualmente i mihgliori del lotto in campo nazionale.
Un altro meritatissimo premio per gli impareggiabili organizzatori del G.S. Capodarco, una vera falange di valentissimi sportivi guidati dal vulcanico Gaetano Gazzoli e dal bravissimo vice Adriano Spinozzi.
Hanno preso il via, dal Monumento a Fabio Casartelli, ben 195 corridori, in rappresentanza di 42 formazioni, tra cui sette d’oltre confine. Già nei giri pianeggianti prendevano l’iniziativa in otto, Facchini, Kashtan, Tapparello, Bartoletti, Malcolm Rudolph e Nick Aitken, entrambi deilli e ll’Australia, Pawel Piotrowicz e Ran Margaliot, tutti e due della Mg K Vis Norda, e Roberto Poli della Cicli Falgiani di Ascoli Pioù avanti i fuggitivi diventano 28 e vi sono anche i marchigiani Belli, Eleuteri, Pizzingrilli e Michelessi. Tra i primi inseguitori, che strada facendo si agganciano, ci sono anche Marco Cattaneo ei bravissimi Giuseppe Famoso, Innocenzo Di Lorenzo e Stefano Di Carlo. Prima dell’attacco di Cattaneo, c’è da segnalare un’offensiva dell’abruzzese Giuseppe Fonzi.
L’ordine d’arrivo è davvero regale, come sé detto, e tra i migliori hanno concluso anche gli alfieri marchigiani Moreno Arredondo, sesto, Mattero Di Serafino, nono, Matteo Ciavatta, 13°, Valencia Gonzalez, 20°. Una grande giornatya anche per i marchigiani, con Di Lorenzo, Famoso ed anche Belli tra i migliori.
Ma anche la festa folcroristica è stata effervescente, e, tra le tante componenti dei fuochi d’arttificio, vogliamo sottolineare l’eccezionale gruppo delle miss, bellissime e provocanti come non mai. E c’era anche una seducentissima contorsionista russa che ha fatto vibrare tante persone con le sue esibizioni estremamente sensuali.
Ordine d’arrivo: 1) Mattia Cattaneo (Trevigiani Dynamon Bottoli) che copre 180 km in 4h23’50’’ alla media di 40,935, 2) Enrico Battaglin (Zalf Desirée Fior) a 40’’, 3) Moreno Moser (Team Lucchini Maniva Ski Tre), 4) Stefano Locatelli (Team Colpack), 5) Salvatore Puccio (Hopplà Truck It. Mavo Valdarno Project), 6) Julian Moreno Arredondo (Scap Foresi Prefabbricati Euronics), 7) Mario Sgrinzato (Trevigiani Dynamon Bottoli), 8) Patrick Facchini (idem), 9) Matteo Di Serafino (Vega Prefabbricati Montappone), 10) Luca Santimaria (Viris Lomellina).
Partiti 195 – arr. 80
Paolo Piazzini