| 16/08/2011 | 12:56 Tutto è pronto in casa Liquigas-Cannondale per prendere parte al terzo grande giro della stagione, la Vuelta a España, che inizierà con una cronometro a squadre da Benidorm, città della costa valenciana, sabato 20 agosto. La formazione che affronterà le impegnative tappe spagnole è stata definita e avrà come leader due dei più promettenti giovani del panorama ciclistico mondiale: Vincenzo Nibali e Peter Sagan. Lo “Squalo dello Stretto” si presenterà in Spagna da campione in carica e sarà il punto di riferimento per la classifica generale; il campione slovacco affronterà il primo grande giro pensando alle vittorie di giornata. «Siamo consapevoli della nostra forza» afferma il diesse Mario Scirea che, insieme a Dario Mariuzzo, ricomporrà la coppia vincente della Vuelta 2010 «e anche delle aspettative che si creeranno intorno alla squadra. Nibali ha svolto una preparazione molto positiva insieme al nostro preparatore Slongo al Passo San Pellegrino e in Polonia ha mostrato una condizione in netta crescita: siamo certi che sarà tra i principali protagonisti. Anche la forma di Sagan è molto buona, ma nel suo caso non possiamo dimenticare che ha solo ventuno anni ed è la prima volta che affronta una corsa di tre settimane. Dovrà viverla giorno per giorno, senza pressioni ma consapevole che il suo enorme talento può regalarci delle soddisfazioni. La nostra avventura in Spagna comunque non si baserà solo su Vincenzo e Peter: i sette compagni saranno fondamentali per aiutarli e, perché no, a diventare cacciatori di tappe». Le parole di Scirea si riferiscono a Eros Capecchi, Valerio Agnoli, Damiano Caruso, Francesco Bellotti, Mauro Da Dalto, Alan Marangoni e Dominik Nerz. Un buon mix tra scalatori e passisti in grado di offrire ampie garanzie di affidabilità. «L’unità d’intenti dovrà essere la nostra prima forza. La Vuelta offrirà la possibilità per un salto di qualità e può diventare un trampolino di lancio importante. Mi riferisco in particolare a Capecchi, un atleta che ha già dimostrato di poter competere ad alti livelli e che nelle nostre intenzioni affiancherà Nibali per la lotta in classifica generale. Da lui e da tutti i compagni ci aspettiamo grande impegno per provare a ripetere la proficua esperienza dell’anno scorso» conclude Scirea.
Se una squadra punta alla vittoria in una grande corsa a tappe,di capitano ne deve avere uno solo,non due.E gli altri 8 corridori devono essere esclusivamente al suo servizio.
male 2
16 agosto 2011 17:42matfol
concordo con maket...un solo capitano!!!ma come si fa????!!!che confusione alla liquigas..
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