GIRO DI PADANIA. Ghirotto: trampolino ideale per i giovani

| 12/08/2011 | 09:48
«Il Giro di Padania sarà una palestra ideale in vista dei mondiali di Copenhagen» lo ha ripetuto più volte in questi giorni il senatore Michelino Davico, che ha scelto, non a caso, di collocare la nuova corsa a tappe a ridosso della settimana iridata.
A confermare le parole del sottosegretario al Ministero dell'Interno, è l'autorevole parere di uno che di nazionali se ne intende: un decennio passato come colonna portante della nazionale italiana, un quarto posto centrato al mondiale di Agrigento nel 1994, Massimo Ghirotto è oggi uno dei dirigenti più apprezzati del ciclismo del nostro Paese oltre che un appassionato commentatore del Giro d'Italia sulle frequenze di RadioRai.
«Questo Giro di Padania si inserisce in una settimana cruciale per gli atleti ma anche per il ct Paolo Bettini. Il 6 settembre, al via da Paesana (Cn) probabilmente qualche pedina della nazionale italiana sarà già stata scelta ma credo che il commissario tecnico guarderà con attenzione a questa corsa per comporre la propria rosa con gli uomini più in forma del momento».
Capitani per il campionato del mondo che potrebbero essere già designati, dunque, ma attenzione perchè il 2011 si presenta come una annata molto particolare.
«In Italia siamo nel bel mezzo di un cambio generazionale: ci sono molti giovani che stanno emergendo, soprattutto nel lotto dei velocisti. Penso ad Oscar Gatto, ad Andrea Guardini, ad Elia Viviani che, almeno sulla carta, al Giro di Padania avranno l'occasione per mettersi ulteriormente in luce e per dimostrare che sono pronti per affrontare una corsa lunga e difficile come un campionato del mondo -prosegue Ghirotto che suggerisce - se faranno bene credo sarà lo stesso Bettini a premiarli con una convocazione, anche solo per permettere loro di fare una esperienza importantissima in prospettiva futura».
Una sfida, quindi, apertissima che si giocherà a suon di prestazioni di alto livello.
«Tutti vorrebbero prendere parte ad un campionato del mondo. Presentarsi al via per difendere i colori del proprio Paese è sempre una emozione particolare: ti senti una grande responsabilità sulle spalle, sai che tutti i tuoi connazionali ti guardano e sperano che tu possa farli sognare».
Anche per questo, quindi, il Giro di Padania si annuncia come una gara molto spettacolare.
«Al Giro di Padania, si incroceranno due corse: una per ottenere la convocazione e una per entrare nella storia di questo giro come il primo vincitore - spiega Ghirotto -. I percorsi sono stati disegnati con molta attenzion e sono ben equilibrati: in cinque giorni gli atleti in gara dovranno affrontare tappe pianeggianti, tappe ondulate ma molto insidiose ed un arrivo in salita decisamente impegnativo. Tutto questo renderà ancora più viva ed appassionante la corsa».
Sulle qualità del vincitore finale, Ghirotto, ha le idee chiare.
«Bisognerà attendere la lista degli iscritti per fare dei nomi ma vedo un percorso che dovrebbe favorire i passisti scalatori. Credo che questo tracciato si addica perfettamente a Domenico Pozzovivo perchè ha le caratteristiche necessarie per fare la differenza sulle rampe di San Valentino e, dopo un Giro d'Italia sfortunato, e la vittoria sul traguardo del Passo Maniva al Brixia Tour, vorrà prendersi un'altra bella rivincita. Vedo bene pure Giovanni Visconti anche se temo che in salita pagherà qualcosa nei confronti degli scalatori puri. Poi c'è Ivan Basso che potrebbe dire la sua su questo percorso, ma bisognerà vedere con quale condizione fisica si presenterà al via dopo un Tour de France corso davvero a tutta».
Una corsa tutta da vivere quindi. Anche per Massimo Ghirotto che, nonostante l'impegno come team manager del Team TX Active Bianchi ed il recente successo ottenuto ai campionati europei di MTB Under 23 con l'italiano Gerhard Kerschbaumer, conferma: «La strada mi è rimasta nel cuore. Seguo quotidianamente tutte le gare dei professionisti: il Giro di Padania mi incuriosisce in maniera particolare. Lo seguirò da vicino perchè, ne sono convinto, da queste strade arriveranno indicazioni importanti in vista di Copenhagen».

Copyright © TBW
COMMENTI
Il parere di Ghirotto
12 agosto 2011 10:17 Bartoli64
Rispetto il parere di questo ex grande delle Nazionali Italiane di ciclismo perché, quello di Massimo Ghirotto, è un parere prettamente tecnico, peraltro inconfutabile per quanto ha affermato a riguardo della valenza che la corsa potrà dare ai corridori in vista del Mondiale danese; in particolar modo per quelli che non potranno schierarsi ai nastri di partenza alla Vuelta (es. Visconti, Guardini, Viviani, ecc.).

Resta sempre il fatto che, sia pur spostando il tiro ed elevandone la qualità (come in questo caso), il “battage” mediatico (perfettamente organizzato) che sta precedendo il giro di padania è sempre più incalzante.

Almeno Ghirotto si è mantenuto sugli aspetti tecnici puri, senza “straparlare” come ha fatto Moser quando ha affermato che i corridori vengono per correre e non per fare comizi.

GRAZIE FRANCESCO! Se non c’eri tu a dircelo non si era ancora capito.....

Bartoli64

Giro in giro
12 agosto 2011 11:38 radiocorsa
Creare una corsa a tappe dal nulla non è per niente facile, avere l’intuizione e la fortuna di incastonarla in un periodo cruciale per la preparazione al mondiale è poi un colpo magistrale, ed è proprio per questo che il battage pubblicitario sale e lo sarà ancor di più con l’approssimarsi dell’appuntamento, saranno gli stessi papabili ai posti disponibili nelle rispettive nazionali a far sentire la loro voce nell’individuare in questa corsa, la verifica della loro condizione e a far pendere la bilancia del Commissario dalla loro parte.
Chi ha investito in questa corsa spera che l’attenzione su di essa non cali e che la partecipazione del pubblico sulle strade e nei comuni che attraverserà sia una festa per tutti, è in questa ottica che si devono inserire le dichiarazioni degli ideatori della gara, da alcuni commenti si deduce che di questo aspetto se ne deve parlare poco o nulla, per una certa collocazione politica, invece è la natura stessa del ciclismo che è poi la strada con la gente, a volte troppo vicina, a dare forza alle iniziative proposte oltre alla gara in se stessa.

La leggiadria delle parole e la crudezza della realtà
12 agosto 2011 12:36 Bartoli64
Belle parole quelle del blogger “Radiocorsa”….. perfettamente in linea con il “battage” adottato sino ad ora e che si spera (almeno quello) possa elevarsi un po’ più di livello.

Parlare dello spirito e della passione che anima la gente del ciclismo, si sa, fa sempre un certo effetto.

Parlare di fortuna e intuizione nel collocare questa gara a ridosso del Mondiale lo fa molto di meno perché (e questa si che è stata una fortuna) nel calendario italiano c’era largo spazio proprio in quel periodo.

Ricordo a me stesso (ed a chi vuol ricordarlo) come negli anni ’90 il calendario delle gare italiane pre-mondiale fosse davvero fitto (forse sin troppo) con classiche dove fior di campioni si davano battaglia al calor bianco per un posto in maglia azzurra.

Corse come il Giro del Lazio dove, ad esempio, ricordo vittorie esaltanti di Tafi, Fondriest, Bugno e via discorrendo (poi tutti sempre protagonisti ai Mondiali).

La connotazione politica del giro della padania, checché se ne dica, è oltremodo evidente.

Basta solo considerarne il nome oppure di quale area politica sia la persona che l’ha così fortemente voluta (il Sen. Davico), oppure ancora i territori nei quali la corsa passerà (con forte presenza della lega nelle Amministrazioni locali).

Ecco perche parlare di dichiarazioni da inserire nell’ottica di una grande festa popolare mi pare quantomeno azzardato, forzato, oltre che chiaramente artefatto.

Non è affatto vero che non si debba parlare degli aspetti sportivi e popolari della corsa, per la CHIARA collocazione politica che la stessa HA. Semmai il problema è che sono SOLO quegli stessi aspetti - che qualcuno vuol sbandierare su tutti gli altri - ad animare le coscienze di chi ben conosce certi giochini della politica e ne teme le sue commistioni con l’imprenditoria (pagano tutto gli sponsor no? Caspita, eppure con questa crisi……..).

Bartoli64

12 agosto 2011 12:37 froome
Come ho letto l'intervista Ghirotto, ho scommesso che il primo commento arrivava da Bartoli. Scommessa vinta. A Bartoli serve un digestvo per digerire questo giro della Padania.

Problemi digestivi e limiti cerebrali
12 agosto 2011 13:22 Bartoli64
Caro froome,
invece di pensare ai miei problemi digestivi, pensa ai tuoi limiti cerebrali e cerca di confutare con argomenti seri e comprovabili (ammesso che tu ci riesca) quanto ho già risposto a te e ad altri aficionados dello straccio verde al collo!

Se non ci riesci stai tranquillo, mettiti davanti alla tv e guardati la corsa beato e facendo finta di nulla….. in fondo sarai in buona compagnia.

Già che sei forte in quanto a scommesse, perché non mi dai tu qualche “dritta” al riguardo del prossimo ex campione che rilascerà dichiarazioni “ad effetto” pro-giro di padania?

Ti assicuro che poi ci dividiamo la vincita!

Bartoli64

Consiglio x Bartoli64
12 agosto 2011 14:01 The rider
Premesso che io la penso come lei, per me la padania non esiste, ma... per favore, cerchiamo di prendere esempio da Ghirotto facendo solo commenti tecnici, anche tra i corridori ci saranno quelli che la pensano come noi, ma STANNO ZITTI e corrono questo giro ugualmente...

La politica lasciamola ai politici (almeno lavorano) e ai giornalisti.
Ponti M.

Giro del Lazio
12 agosto 2011 14:16 pickett
Questa corsa si disputava DOPO i Mondiali,non era affatto una pre-mondiale.Invece di fare un comizio al giorno,faresti bene a ripassare la storia del ciclismo,perchè ho il sospetto che a te del ciclismo non importi proprio un fico secco.Prendi questo forum di sportivi come pretesto per fare politica,tutto qui.

12 agosto 2011 16:28 froome
Caro Bartoli,
1) Non ho il fazzoletto verde al collo e non voto Lega.
2) I tuoi problemi digestivi sono evidenti non solo sul giro della Padania, ma sul movimento ciclistico in generale.
3) I mei problemi cerebrali li giudica un professore come te, maleducato ma professore.
4) Se non ti va il giro della Padania, puoi sempre vedere se c'è acora qualche G.P. Festa dell'Unità

Giro del Lazio " (x pickett)
13 agosto 2011 11:13 Bartoli64
Quando l'U.C.I. decise di spostare il Mondiale a fine settembre/primi di ottobre il Giro del Lazio - per più di qualche anno - si è disputato almeno 2 settimane PRIMA del Mondiale ergo..... era una premondiale a tutti gli effetti (ed anche pre-olimpica di Sidney 2000).

Informati prima di sparare le tue solite baggianate (tipo soldi del KGB!

Chi è che non conosce la storia del ciclismo? A uno come te dò scuola e dopo-scuola...... INCOMPETENTE!!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il Team Solution Tech-Vini Fantini è lieto di annunciare l’ingresso di Matteo Fabbro nel proprio roster per la stagione 2025. Il corridore friulano, classe 1995, porta con sé un bagaglio di esperienza importante nel panorama WorldTour, dove si è fatto apprezzare...


Ieri è rimasto con i migliori scalatori della corsa e questo gli ha permesso di fare un grosso salto in classifica. Questa mattina alla partenza il polacco Gruszczynski (Biesse Carrera) ci ha raccontato quali sono i suoi obiettivi per il...


L'arrivo di Salsomaggiore non è poi così distante da casa sua e il reggiano Federico Biagini (VF Group - Bardiani CSF - Faizanè) ha delle motivazioni extra per cercare di essere protagonista nella quarta tappa del Giro Next Gen. Prima...


Sono al Giro Next Gen dopo aver ben figuarato nella prima parte di stagione.  Ora dirigenti e atleti della Solme Olmo puntano a conquistare una tappa: magari già oggi sul traguardo di Salsomaggiore. Qui sotto vi proponiamo l'audio intervista al...


Un arresto cardiaco ha portato via per sempre Ivan Terenghi. Nonostante il pronto intervento dei medici e dopo due giorni di lotta in terapia intensiva, il tecnico bresciano ci ha lasciato. Classe 1966, 59 anni compiuti il 5 giugno scorso,...


Il nuovo regolamento dell’UCI impone - senza distinzione di sesso - manubri larghi 40 cm, ma questa decisione ha sollevato molte critiche da parte delle squadre femminili. A quanto pare, le donne non sono state prese in considerazione dall’Unione Ciclistica...


Garmin annuncia il nuovo Edge® MTB, un bike computer GPS robusto e compatto progettato appositamente per gli appassionati di MTB. Questo nuovo device nasce per affiancarvi in qualsiasi sentiero. Edge® MTB ha mappe a colori e i nuovi profili enduro e downhill,...


Ciò che abbiamo visto di Giulio Pellizzari al Giro d'Italia? Semplicemente, è ciò per cui è nato! Parola di Massimiliano Gentili: l'uomo che ha "plasmato" il talento marchigiano, scorgendone i numeri e l'attitudine da grandi giri quando nessuno forse avrebbe...


Piuro sarà teatro oggi di un evento indimenticabile: per la prima volta nella storia il Tour de Suisse arriva in provincia di Sondrio, con una tappa che terminerà in Valchiavenna, davanti alla Chiesa Nuova di Borgonuovo. Un'occasione unica per la...


La nuova Áspero-5 è la bici gravel più aerodinamica mai creata. Cervélo è sinonimo di prestazioni aerodinamiche e mette i suoi 30 anni di esperienza anche nel mondo delle gare gravel. La nuova Áspero-5 - come molte delle biciclette Cervélo - è già vincente ancor prima...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024