80° Giro di Romagna. Napolitano brucia al fotofinish Bennati
| 04/09/2005 | 00:00 Otto chili in meno di peso per diventare un vincente: e' la storia di Danilo Napolitano, 24 anni, professionista da maggio 2004, siciliano di Vittoria (Ragusa), che oggi sul traguardo di Lugo del giro di Romagna ha centrato la settima vittoria stagionale. Il 'settimo sigillo' e' arrivato dopo un testa a testa allo sprint con Daniele Bennati, risolto solo dal fotofinish. Sette vittorie (il 21 agosto ha vinto la Coppa Bernocchi, il 24 e il 26 ha vinto in Francia nel Poitou Charentes) sono tante per uno che e' professionista da poco piu' di un anno: ''E' vero, ad inizio stagione - spiega Napolitano - mi ero posto l'obiettivo di qualche successo. Ora sono davvero tante, quasi troppe, ma va benissimo cosi'''. Il segreto di tante vittorie e' nel peso: ''Sono calato otto chili da inizio stagione. Sono stato piu' attento a tavola e ho fatto tanti chilometri in piu' in bicicletta. Da dilettante anche con qualche chilo in piu' me la cavavo ugualmente, magari facevo solo le corse adatte a me. Ma tra i professionisti e' diverso, bisogna essere capaci anche di tenere in salita, e in salita i chili in piu' si pagano. Ora sono 77 chili per 1,75 di altezza''. Difficile che Napolitano entri nel giro degli azzurri per Madrid: ''Mi spiace tanto non far parte della rosa, anche perche' la maglia azzurra non l'ho mai vestita nemmeno da ragazzino''. La volata vincente la descrive cosi': ''Nel finale ci sono tante curve e c'e' stata un po' di confusione. Sono riuscito a stare davanti con Bennati e dai 200 metri siamo rimasti appaiati. Poi ho dato un colpo di reni, che si e' rivelato vincente''. Ma oltre al colpo di reni e' stato determinante un leggero inconveniente meccanico successo a Bennati nel momento decisivo: ''Ero partito benissimo - racconta il velocista della Lampre - poi non sono riuscito a far scendere la catena sull'11 (il rocchetto del cambio che permette una velocita' maggiore e che viene utilizzato per le volate, ndr), ho dovuto smettere di pedalare per un decimo di secondo e ho pagato l'incoveniente con quell'attimo in piu' che non mi ha permesso di vincere. Comunque la condizione e' ottima, soprattutto in vista del mondiale. Anche se con il ct Ballerini non ho parlato''. La corsa, risolta con un volatone generale (122 arrivati al traguardo con il gruppo diviso in due tronconi separati da 37''), e' stata velocissima: 49,125 km di media nella prima ora, 44,842 alla fine. Grandi protagonisti sono stati Filippo Simeoni ed Andrea Tonti, andati in fuga al km 30 e rimasti all'attacco fino al 180, quando la gara era gia' giunta sul circuito finale di Lugo e al traguardo mancavano 11 km. Dopo essere stati ripresi dal gruppo i due si sono ritirati.
«Devo ringraziare la squadra - sono le prime parole di Danilo Napolitano - che ha lavorato molto bene per tutta la giornata, portandomi ai duecento metri finali in condizioni ottimali. Negli ultimi chilometri ho sfruttato anche il lavoro della Lampre, che ha tenuto l'andatura molto elevata. Poi, ai duecento metri, sono partito e l'ho spuntata con il classico colpo di reni. Sono davvero felicissimo per questo successo, anche perche' sette vittorie cominciano ad essere un bottino di valore. L'affermazione piu' bella? Senza dubbio la Bernocchi, ma ogni vittoria ha un sapore speciale e anche questa del Giro di Romagna rappresenta un altro importante tassello della mia carriera».
ORDINE D'ARRIVO
1. Danilo Napolitano (Ita/Team Lpr) 191,200 km in 4h15'50'' alla media 44,842 km.
2. Daniele Bennati (Ita) st
3. Graeme Brown (Aus) st
4. Paride Grillo (Ita) st
5. Antonio Salomone (Ita) st
6. Cristian Bonfanti (Ita) st
7. Marco Marcato (Ita) st
8. Gabriele Missaglia (Ita) st
9. David McPartland (Aus) st
10. Michael Albasini (Svi) st.
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