GIRO DEL VENETO. Ufficiale il "no" all'edizione 2011

| 01/08/2011 | 15:46
Pausa di un anno per il Giro del Veneto professionisti, la classica agostana organizzata dalla S.C. Padovani. L’appuntamento per tutti gli sportivi è al prossimo anno, per un’edizione ancora più ricca e spettacolare. Queste le parole del presidente della Sc Padovani Davide Faggion: «Con la presente come Presidente della
Società Ciclisti Padovani, do la conferma definitiva della cancellazione dell’edizione 2011 del “Giro del Veneto” di ciclismo professionisti. Anche l’organizzazione di questa gloriosa classica del ciclismo internazionale ha risentito purtroppo della congiuntura negativa che sta colpendo a 360 gradi lo sport italiano. La SCP ha cercato in tutti i modi di evitare la soluzione più dolorosa ma è necessario essere realisti e in questo momento non ci sono i presupposti economici per garantire l’altissimo livello della manifestazione.
La nostra Società si è sempre contraddistinta per serietà e correttezza nell’organizzazione del Giro del Veneto, caratteristiche queste che come Presidente in carica non avrei potuto garantire per l’edizione 2011.
Le difficoltà economiche a tutti i livelli del sistema in cui viviamo c’impongono di assumere un atteggiamento prudente e realistico.
Troppi soggetti, professionisti, aziende ma anche i volontari che da sempre ci supportano, sono coinvolti e troppo alto sarebbe il rischio di non poter onorare dignitosamente i nostri impegni.
Abbiamo preferito prendere questa pausa (perché solo di una pausa si tratta!) in prospettiva di un’organizzazione all’altezza della nostra tradizione per l’edizione 2012, consapevoli che nell’organizzazione di grandi eventi sportivi la tempistica è diventata un punto fondamentale ed imprescindibile, a tal proposito seguirà a breve, un comunicato che darà indicazioni precise per l’edizione 2012».

comunicato stampa
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COMMENTI
Ed alla fine piovve!!!!!!
1 agosto 2011 17:22 valentissimo
Avevo già detto ai critici di professione del Brixia Tour che oggi si deve solo dire grazie a quanti si sacrificano per mantenere in calendario gare ciclistiche che sono sempre più difficili da far svolgere. Nessuno se ne accorge ma, i budget sono ogni anno più piccoli ed i team professionistici prendono meno rimborsi di quelli dilettantistici, così come i ciclisti delle categorie minori sono ben pagati e quando passano Prof. molto spesso corrono gratis. Tutto questo deve imporre delle riflessioni a chi è in grado di riflettere; i vertici federali sono troppo impegnati per poterlo fare ma, almeno gli addetti al settore devono cominciare a pensare a quello che sarà il futuro del ciclismo professionistico e come fare per incidere su questo futuro, senza doverlo per forza subire.

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