| 26/06/2004 | 00:00 Nel campionato italiano di domani Danilo Di Luca difendera' una carriera e la partecipazione al Tour: le recenti inchieste giudiziarie che lo stanno sfiorando e le prese di posizione del direttore della corsa francese stanno mettendo a rischio la sua presenza alla Grande Boucle. Niente Francia per chi ha problemi giudiziari legati al doping, ha detto Jean Marie Leblanc dopo l'affaire Millar. La cosa non e' piaciuta a Di Luca, indagato per i suoi rapporti con il dottor Santuccione: ''Quello che conta e' che la societa' mi appoggia, ma sta succedendo una cosa incredibile: rischio di non fare il Tour perche' Leblanc non vuole gli indagati...''. ''Ho subito una perquisizione a casa dove non hanno trovato niente, ovviamente - precisa l'abruzzese - Non sono mai stato trovato positivo ne' fuori regola, le intercettazioni telefoniche che mi riguardano non rivelano nulla. E l'Uci ha gia' detto che la posizione di Leblanc e' illegittima: si e' schierata dalla mia parte, eppure sono qui a temere di non fare il Tour. Se volevano incattivirmi ci sono riusciti: questo Campionato italiano viene a proposito''. ''Mi stanno facendo passare dei brutti momenti ed e' in bicicletta che devo reagire - continua Di Luca - La mia posizione non e' quella di Mazzoleni, piu' grave: io sono sereno. Sono indagato dalla legge italiana perche' non se ne puo' fare a meno, ma mi chiedo allora se parteciperanno al Tour tutti quelli che sono stati indagati tre anni fa per il blitz di Sanremo al Giro d'Italia, inchiesta di cui non si sa piu' niente. Chiedo anche se partira' Armstrong, dopo le rivelazioni di quel libro in Francia nel quale si dice che ha fatto uso di sostanze e di cui la stessa magistratura francese ha permesso l'uscita. E allora voglio sapere se prendera' il via del Tour anche Ullrich: ve lo siete dimenticato che Ullrich e' stato trovato positivo e squalificato?''. Sta bene, e' avvelenato e fara' la corsa, Cunego permettendo. ''Ma Cunego permette, permettera'... - ride lo spoltorino della Saeco, campione d'Italia dilettanti qualche anno fa fi Lui fara' la sua corsa e io la mia. Non si ripetera' il derby casalingo del Giro con Simoni: sara' la strada a decidere chi e' piu' forte, eppoi nella mia squadra i patti sono sempre stati rispettati: se decido di fare la corsa, nessuno mi ostacola''.
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