DOPING. Solo "ammonito" il nuotatore brasiliano Cielo
| 01/07/2011 | 22:28 Il consiglio della federnuoto brasiliana, riunitosi dopo che era stata resa nota la positivita' di Cesar Cielo ad un controllo antidoping del maggio scorso, ha deciso di comminare soltanto un'ammonizione all'olimpionico dei 50 stile libero dei Giochi di Pechino 2008 ed agli altre tre compagni risultati positivi, come Cielo, per un diuretico. La notizia e' stata data da Rete Globo e dall'edizione online del quotidiano 'A Folha de Sao Paulo', e poi confermata dalla stessa federazione, secondo cui ci sarebbe stata ''una una semplice negligenza da parte degli atleti''. I quattro, ed in particolare Cielo, in precedenza avevano gia' fornito la loro versione al Consiglio e spiegato che la sostanza che li ha fatti risultare positivi sarebbe stata contenuta in un integratore che prendono abitualmente, e sempre sotto controllo medico, ''come da tempo e' stato fatto sapere agli enti preposti''. La commissione antidoping ha preso per buona la spiegazione dei quattro nuotatori che, secondo la stessa federazione, non hanno voluto che fossero effettuate le controanalisi, ''perche hanno spiegato con precisione - e' scritto in una nota federale - come il diuretico sia penetrato nel loro organismo, e perche' e' comprovato che l'assunzione di questa sostanza non ha provocato un miglioramento delle prestazioni, fatto che non e' occorso in questa competizione, il trofeo Maria Lenk''. Da parte sua Cielo ha fatto diffondere una nota in cui spiega che ''si tratta di una 'contaminazione incrociata' avvenuta durante l'assunzione di un integratore, di cui ho sempre fatto uso e che prima d'ora non mi aveva mai creato problemi. Per questo credo che si tratti di un fatto isolato. Durante la mia carriera ho sempre fatto molta attenzione a cio' che prendevo, consulto sempre il mio medico e mio padre, che e' medico anche lui, e mi considero un atleta esemplare sotto questo aspetto''. ''Non ho mai preso sostanze illecite per migliorare le mie prestazioni, e mi sottopongo costantemente a controllo - ha sottolineato l'olimpionico -: a Parigi ho effettuato anche quello sul sangue, e faccio anche parte del programma della Fina. Cio' vuol dire che informa la federazione internazionale di ogni mio spostamento. Sono disponibile a controlli in ogni momento ed in ogni luogo, perche' sono consapevole che queste sono le regole del gioco. In nessun momento sono stato imprudente o ho peccato di scarsa perizia, e mi sento con la coscienza tranquilla''.
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