LETTERA APERTA. Pirati della strada e ingiustizie italiane

| 01/07/2011 | 09:04
Gentile Direttore,
sono uno dei tanti familiari che, il 5 dicembre del 2010, ha perso un fratello in quel tragico incidente  nella quale persero la vita 7 ciclisti e solo dopo pochi mesi li seguì anche l’ottavo.
Tante famiglie unite dallo stesso grande dolore, un dolore senza fine segnato dai ricordi e soprattutto da tutti quei ciclisti che vedi tutti i giorni per le strade e pensi “Ci potevano essere anche loro!”, oggi unite anche dalla stessa voglia e sete di giustizia, in ricordo dei loro amati familiari.
Sono trascorsi solo 6 mesi e 8 giorni, e il 14 giugno un altro dolore, i nostri ciclisti sono stati  uccisi una seconda volta ma adesso purtroppo da chi meno te lo aspetti: “DALLA GIUSTIZIA ITALIANA”, quella che dovrebbe tutelare le vittime e condannare il colpevole, concede a Chafik Elketani, che causò l’incidente sotto l’effetto di stupefacenti gli arresti domiciliari, è una vera e propria vergogna.
E’ giusto che  lui goda delle attenzioni della sua famiglia, dei suoi amici, di ridere e scherzare, di vivere tranquillamente quando ci sono amiglie che non avranno mai più un padre, un marito, ufn figlio, un fratello, un amico e che non potranno mai più vivere serenamente e non avranno mai più la forza nemmeno di sorridere.
Ma questo giudice che ha permesso questo,  ha solo per un attimo pensato allo strazio devastante che stanno già vivendo i familiari? E al dolore che avrebbe potuto causare loro, quando avrebbero saputo questa notizia?
No, no, nooooooooo... basta a queste leggi vergognose, Signori della Giustizia, dello Stato svegliate le vostre coscienze e pensate a tutte le famiglie che hanno avuto vittime sulla strada e non hanno avuto giustizia o forse pensate di cambiare qualcosa quando una notizia del genere tocchi proprio qualcuno di voi?
La vita è 1 e sacra, non vale 5-10-15 anni come dice la legge, e nessuno ha il diritto di togliercela.
Non si vuole fare retorica ma se queste sono le leggi italiane, io dico onestamente che “MI VERGOGNO DI ESSERE ITALIANO”.

LETTERA APERTA E FIRMATA

Firmiamo in massa per assicurare alla giustizia gli assassini della strada!

Omicidio Stradale - firma la proposta di legge www.omicidiostradale.it
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COMMENTI
I veri "autori" delle ingiustizie italiane (solidarietà alle vittime di Lamezia Terme)
1 luglio 2011 11:01 Bartoli64
La “Strage di Lamezia Terme” è una ferita ancora aperta, sanguinante e che mai si rimarginerà.

Una ferita che lacera il cuore di ogni appassionato di ciclismo e di ogni persona che abbia un minimo di sensibilità verso le migliaia di “omicidi stradali” che si perpetrano ogni anno in Italia e che vedono le leggi di questo disgraziato Paese sempre troppo dalla parte degli assassini, che spesso commettono questi gravissimi reati ponendosi – di fatto – nelle condizioni di nuocere agli altri (abuso di alcool, uso di droghe, ecc.).

All’autore della lettera, al quale rivolgo tutta la mia più sentita e vicina solidarietà, dico che in casi (vergognosi) come questo non è il Giudice l’autore ed il responsabile unico di un provvedimento tanto abietto quanto incomprensibile e ingiustificabile.

I Giudici, sia pur con un certo margine di discrezionalità, sono costretti ad applicare le leggi, ma le leggi (purtroppo) non sono loro a crearle.

Le lobby politiche che nel corso dei decenni hanno pensato a tutelare gli interessi delle case automobilistiche e, indirettamente, dei loro clienti (gli automobilisti) si sono preoccupate solo di preservare i “diritti” del cittadino-automobilista, piuttosto che il cittadino-ciclista o il cittadino-pedone, e di esempi in tal senso se ne potrebbero fare a centinaia.

Per questo, invito tutti a comprendere chi siano i veri autori, ideologici e materiali, di scempi giuridici come quello denunciato da uno dei familiari delle vittime della “Strage di Lamezia Terme” e ricordarselo per bene ogni volta che hanno ancora il coraggio di entrare in una cabina elettorale per continuare a cambiare un bel nulla in questo Paese ormai rovinato.

Bartoli64

mi associo
1 luglio 2011 13:08 pianista
in certi casi la giustizia italiana fa veramente vergognare di essere Italiani

...
2 luglio 2011 12:03 trifase
Facile dirlo adesso. E svegliarsi prima ? Il ragazzino ubriaco/drogato, non voleva uccidere, era uno dei tanti che nel week-end scorazzano in giro per le strade, perche' volete metterlo in galera ? Certo che siete vendicativi voi parenti delle vittime.
Che la vita sia sacra o che ci siano dei diritti lo decidiamono noi Italiani. Si chiama Democrazia. Il resto e' Demagogia o religione. Ora come ora e come in passato gli italiani non vogliono andare in galera per aver messo sotto una persona con la macchina. Mi pare evidente, pensa che in Italia gli autovelox devono essere segnalati altrimenti non valgono..., ma su questo non dici niente, vero ? Questo e' quello che vogliono gli Italiani. Ti vergogni di essere italiano ? Solo ora ?

Trifase.......
2 luglio 2011 14:26 Bartoli64
...... forse non ho ben compreso il senso del suo intervento, ma i toni che ha usato sono davvero eccessivi!

Forse prima di scrivere dovrebbe vedere la foto (agghiacciante) che è sopra questo articolo e, sicuramente, avere maggior rispetto per chi ha scritto quella lettera, se non altro per il dolore che ha già patito, patisce e chissà quanto ancora dovrà patirne in futuro.

E poi...... quale sarebbe la "Democrazia" di cui va cianciando? Quella di mettersi alla guida di un'auto, porsi nelle condizioni di causare un incidente e poi fare in modo che alle derivanti "rogne" ci pensi l'assicurazione?

Quella non è "Democrazia" nè tantomeno religione o demagogia. E' solo INCIVILTA' e INGIUSTIZIA!!

Incredibile....... ma come si fa a scrivere certe cose?

Bartoli64

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