DOPING. Il Tas conferma la squalifica a Francesco de Bonis

| 22/06/2011 | 17:36
Il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) di Losanna ha respinto il ricorso del ciclista italiano Francesco De Bonis, confermando la squalifica di due anni decisa dal Tribunale nazionale antidoping (Tna) del Coni.
La squalifica ha decorrenza dal 18 giugno 2009, perciò è già stata scontata. De Bonis fu tra i primi ad essere sanzionato per anomalie nel passaporto biologico: il Tna aveva emesso la sentenza dopo avere esaminato otto campioni di sangue fra il 27 novembre 2007 e il 18 maggio 2009.
De Bonis si era rivolto al Tas per presunte irregolarità procedurali commesse dal Tribunale del Coni: una tesi, questa, respinta dal tribunale di Losanna, secondo il quale il passaporto biologico "è uno strumento affidabile di prova di una violazione delle norme antidoping ai sensi del regolamento dell'Uci”, l'Unione ciclistica internazionale. Il Tas, perciò, ha riconosciuto De Bonis colpevole della violazione dell'art.21.2 dell'Uci e confermato la decisione del Tna.
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COMMENTI
Chissà...
22 giugno 2011 17:55 Fra74
..se ha già trovato un contratto per questo mese?!?

Questa è una ingiustizia!
22 giugno 2011 21:09 tanev
Questo ragazzo ha subito una ingiustizia ed ecco il perche:
1)è stato squalificato per aver violato un metodo validato da 10 medici dell'Uci (Interni) che non ha mai avuto una pubblicazione su una rivista scientifica in modo da subire contropareri da esperti mondiali (vedi aritcolo Dr Banfi su tuttobiciweb)

2) è stato infamato da un controllo del maggio 2009 che l'Uci ha dichiarato positivo al Cera solo per appesantire la situazione, che persino il CAS di Losanna ha ritenuto non sufficente per imputare una positività. Non esiste un campione B neanche per le controanalisi o perche no...per il DNA!

3) è stato multato per un importo tale da superare quello realmente percepito.
4) La sentenza finale è arrivata il 15 giugno 2011....dopo 2 anni praticamente dalla sospensione (17 giugno 2009).

Noi seduti comodamente a casa, siamo agevolati nel puntare il dito verso questi ragazzi, pensando che la giustizia sia tale, per intenderci garantista come la giustizia ordinaria, e se De Bonis o Pelizzotti o Caucchioli avessero avuto un processo secondo la legge ordinaria Italiana, avrebbero messo in ginocchio l'Uci. Per questo l'Uci pretende alla firma di qualsiasi tessera che ci si rivolga al Cas di Losanna.
Cara Uci parliamoci chiaro, De Bonis è stato il primo sig Nessuno ottimo per sistemare l'affare passaporto biologico, renderlo valido giuridicamente e omologato per essere venduto alle altre federazioni sportive. Sono affari e lo hanno capito tutti, salvo qualche imbecille...
E De Bonis come altri suoi illustri colleghi rimangono umiliati , distrutti ed estromessi dal ciclismo, sport di cui sono stati attori principali...non meschini politici.
Corridori svegliatevi!

23 giugno 2011 00:09 froome
D'accordo al cento per cento con Tanev.

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