LUTTO. Il ciclismo piange Armando Zamprogna

| 28/05/2011 | 17:36
Si è spento all'Ospedale di Camposampiero (Padova), dove era ricoverato da alcuni giorni, Armando Zamprogna. A causare il suo decesso un male che lo aveva colpito alcuni mesi fa e che lo aveva profondamente debilitato tanto da rinunciare ad alimentarsi. Zamprogna è stato un personaggio che ha dato tantissimo al ciclismo ricevendo poco o nulla. Si è sempre prodigato e a 360 gradi per la promozione dello sport del pedale ed i suoi principali cavalli di battaglia sono stati i settori ciclocross e amatoriale. Armando, che da ragazzo aveva praticato il ciclismo nelle categorie giovanili, si era messo in mostra organizzando negli anni Settanta i Giri del Veneto degli amatori diventati poi d'Italia. Iniziative le sue che riscossero tantissimi consensi non soltanto in Italia, ma anche all'estero, al punto che in quegli anni gli fu affidata dai vertici federali la responsabilità degli amatori a livello europeo. Ma la sua grande passione era il cross tanto da riuscire ad organizzare grandissime gare come i Campionati Mondiali del 1979 a Saccolongo (vinti dal pugliese Vito Di Tano), insieme al suo amico fraterno Tobaldo Wainer.
Emblematiche quelle che per tantissimi anni si sono disputate l'8 dicembre a Silvelle di Trebaseleghe, in Provincia di Padova e le prove di Coppa del Mondo nonché campionati italiani non soltanto per agonisti, ma anche per amatori. Emblematici i tricolori messi a punto a Rio San Martino di Scorzè in casa dell'amico fraterno Almanzio Tosato sotto la neve.
Esemplare una delle sue più grandi creature, come il Criterium Triveneto di Cross nato durante le costruttive riunioni della Silvellese a Trebaseleghe che da sempre ha rappresentato uno degli appuntamenti più ambiti dell'attività agonistica autunnale ed invernale. Gare quelle volute da Armando che disponevano, senza togliere nulla agli altri, un fascino del tutto particolare come la gioia della festa e di stare insieme.
Zamprogna, era un personaggio che non si è mai risparmiato e quando era duramente impegnato nell'organizzazione delle corse (nel fango, sotto la pioggia, la neve ed il caldo torrido) non guardava in faccia a nessuno e volte poteva sembrare burbero, ma aveva un cuore grandissimo e possedeva una generosità non comune. Legato da grande amicizia all'ex patron del Giro d'Italia, Vincenzo Torriani, per molti anni ha operato al fianco della Selle Italia di Giuseppe e Riccardo Bigolin e ha offerto il proprio contributo all'organizzazione della corsa rosa. Sotto la sua guida, soprattutto nel cross, si sono formati anche grandi campioni nazionali e stranieri e tra loro il campione italiano Damiano Grego e l'iridato Daniele Pontoni. Quest'ultimo portato in tournée negli Stati Uniti.
Armando era rimasto particolarmente scosso dalla scomparsa del suo amico fraterno e braccio destro Loris Lamon. Inoltre, era stato tra i promotori del Premio Rotonda di Badoere - l'ambito riconoscimento che annualmente viene attribuito ai direttori sportivi che si distinguono a livello nazionale - e faceva parte della stessa giuria.
La notizia dell'aggravamento delle sue condizioni e del ricovero in ospedale di Zamprogna l'aveva data giovedì sera durante la riunione della giuria del Premio, il presidente Roberto Voltan, che era andato a trovarlo a casa qualche giorno prima. "Sono profondamente amareggiato per le sue condizioni di salute - aveva detto con emozione Voltan - ma ho timore che non ce la faccia a resistere".
Tantissime sono le testimonianze d'affetto e di stima nei confronti del dirigente padovano. Tra loro quelle di Antonio Scotton che alla fine dello scorso anno insieme a lui aveva organizzato, con la partecipazione della nazionale e del ct Fausto Scotti, la gara di cross a Mussolente (nella foto).
"Antonio - ha precisato con commozione Scotton - mi disse Armando dobbiamo organizzare una gara con i fiocchi come Dio comanda perché questa penso proprio che sarà l'ultima della mia vita. E cosi è stato".
Proprio 14 anni fa Zamprogna con la collaborazione della Selle Italia, dell'Elite e di Vittorio Scanferlato (suo fedele discepolo) aveva organizzato il Grand Prix Giovanile di Off Road-Trofeo Selle Italia Elite riservato ai bambini in età comprese tra i 3 ed i 12 anni. La manifestazione, articolata in nove prove, aveva preso il via il 20 marzo scorso da Cappella di Scorzè (Venezia) e si concluderà sabato 1 ottobre nella "sua" Silvelle di Trebaseleghe (Padova).
Con la sua scomparsa è un pezzo importantissimo di storia del nostro amato sport che se ne va. Non ti dimenticheremo mai.
Riposa in pace amico caro e proteggi la tua famiglia.

da federciclismo.it
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