FIGURE E FIGURINE. Portiera di giorno

| 25/05/2011 | 17:56
di ANGELO COSTA   -
 
Dobbiamo a Faustino Munoz, fedelissimo meccanico di Contador, un gesto senza precedenti: farsi cacciare dal Giro per una sportellata ai tifosi. Mancava: la cronoscalata del Nevegal resterà nella memoria anche per questo. E dire che la lunga storia rosa abbonda di gesti poco epici: dagli spintoni ai pugni, come si vede anche a Tirano, il campionario è ricco. Per restare all’ultimo decennio: Francesco Casagrande riuscì a farsi espellere per un cazzotto a un avversario su un gran premio della montagna in avvio di tappa, Wladimir Belli fu spedito a casa dalla giuria perché su una salita del Trentino, affrontata già una volta, tirò un diretto in volto al cugino di Simoni, che l’aveva insultato al passaggio precedente. Di portiere, però, nessuna traccia: aprendola, il buon Faustino ha spalancato una nuova frontiera.
Al Giro mancava una figura come questa: la portiera, s’intende. Che in pochi giorni ha già fatto due vittime: oltre al meccanico di Contador, ha fatto le valigie Masciarelli, fin qui ottima spalla di Kreuziger. Colpa di un incidente balordo: scendendo in bici dal Grossglockner dopo la tappa, l’abruzzese è stato buttato in terra dalla portiera di un’ammiraglia che si è aperta all’improvviso. Malconcio, Masciarelli ha pedalato un paio di tappe poi ha dovuto abbandonare. E’ tornato a casa in treno: visto quel che gli ha combinato un’auto, non si sa mai.
Si sa bene quel che ha combinato Munoz: l’hanno visto giuria e direzione di corsa, che gli hanno immediatamente sventolato sotto il naso il cartellino rosso. Inutile ogni giustificazione: il meccanico coi nervi tesi ha provato persino a raccontare di aver visto i tifosi preparare un’aggressione a Contador. Avrebbe potuto trovare una scusa migliore, del tipo: ‘volevo scendere per farmi offrire un bicchiere di birra’, ‘una bella tifosa a bordo strada mi ha chiesto un passaggio e le ho aperto la portiera’, ‘c’era uno spiffero perché lo sportello era chiuso male’. Niente da fare: fuori, il suo Giro continua solo negli alberghi della squadra. Dove adesso lo guardano con un po’ di preoccupazione. Soprattutto un corridore australiano, che da un paio di giorni gira alla larga da quel meccanico: si chiama Porte, non si sa mai.

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COMMENTI
Da quanto tempo Angelo Costa fa questo mestiere?
25 maggio 2011 23:17 pickett
Nel 1985 seguiva già il ciclismo?In tal caso,ha la memoria corta.Il d.s. di Hinault,nella crono di Maddaloni,fece quasi tutto il percorso con la portiera spalancata per tenere lontani i "tifosi" di Moser.Prima della crono finale,a Lucca,Bernard Tapie,patron della Vie-Claire,temendo potesse ripetersi il furto dell'anno prima ai danni di Fignon,minacciò di abbattere l'elicottero RAI con un missile aria-aria.Per chi avesse la memoria corta come Costa.

x Pickett
26 maggio 2011 09:27 mdesanctis
Presuntuoso e saccente. Oltre a fare il corridore e il direttore sportivo adesso vuole anche fare il giornalista.
Se è così competente cosa ci fa qui in mezzo a noi poveri ignoranti. Si faccia una sua rivista e un suo sito di ciclismo (a meno che non li abbia già e scrive qui per seminare critiche e screditare un concorrente).
Intanto potrebbe cominciare a firmarsi. Troppo facile nascondersi dietro un nick.

grazie pickett
26 maggio 2011 13:25 forzagibosimoni
grazie pickett ho trovato interessanti le tue puntualizzazioni che vanno ad aggiungere piccoli tasselli per capire l'ambiente del ciclismo di quando non ero ancora nato.

X l'ANONIMO (picket)
26 maggio 2011 13:48 The rider
Vedo con piacere (ma solo perchè rido leggendo certi commenti) che la barzelletta dell'elicottero qualcuno l'aveva bevuta....
Hoooo mamma mia, fuori dalla mia finestra c'è un asino che vola, credeteci è verooooooooooooo!!!!

Ponti M.

X Desanctis
26 maggio 2011 14:05 pickett
Non penso affatto che questo sia un sito di "ignoranti".Tutt'altro;il sito é frequentato per la maggior parte da persone civili e competenti.L'unico ignorante,villano e zoticone sei tu!Complimenti,é un modo come un altro per distinguersi.

Per Ponti
26 maggio 2011 14:14 pickett
é OVVIO che la frase di Tapie era un paradosso,e che neppure un minorato mentale poteva credere che Tapie davvero si sarebbe fatto prestare un missile dall'esercito francese per abbattere l'elicottero.Però quella frase da Tapie venne pronunciata veramente,unicamente per far capire che non era disposto a subire gli stessi soprusi riservati l'anno prima a Fignon.Non mi sembrava fosse così difficile da capire.

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