ATTACCHI & CONTRATTACCHI. Lettera dal Giro a Fanini

| 14/05/2011 | 18:05
di CRISTIANO GATTI  -  

Egregio Ivano Fanini, so benissimo che lei è molto più bravo di me a scrivere lettere, come dimostrano le cataste di missive che ogni redazione giornalistica, ogni Procura, ogni caserma dei Nas ha accumulato negli anni. Trovandomi qui al Giro, mi vedo però costretto a rubarle il mestiere (stia fermo con la denuncia: rubo solo il mestiere, è un modo di dire) per inviarle un paio di riflessioni personali, che non mi piace esprimere alle sue spalle, ma direttamente al suo indirizzo.
Ovviamente l’oggetto di questa mia è la notizia piombata qui in carovana del suo interessamento a rilanciare Riccò. Confesso subito la mia posizione, così non mi accuserà d’essere subdolo e ambiguo: io Riccò l’avrei riaccompagnato all’agricoltura già dopo quello che combinò al Tour 2008, offrendogli sì una possibilità di riscatto, come va concessa a tutti, ma non su una bicicletta (scegliesse lui il mezzo di locomozione, trattore o trebbiatrice non fa differenza). Lei può dunque immaginare quello che penso adesso: se serve, le preciso che considero il ritorno di Riccò nel ciclismo una vergogna e una sciagura.
Sento già la sua obiezione, contenuta nel comunicato stampa da lei emesso dopo il vostro incontro: chi è lei, mi chiederà, per considerare Riccò colpevole prima ancora di conoscere l’inchiesta? Devo ammetterlo: scoprirla così garantista, così premuroso nel pronunciare parole del tipo “finchè non ho prove, non ho il diritto di colpevolizzare nessuno” è per me una scoperta eccezionale. La seguo da un po’ di anni: posso dire di averla vista sempre prontissimo a condannare il prossimo senza prove, ma è pur vero che tutti prima o poi possono cambiare idea. Dunque, benvenuto tra i garantisti. La ringraziano soprattutto i tanti esseri umani che in questo lungo periodo da Torquemada del ciclismo ha tranquillamente rovinato con le sue semplici parole.
Comunque. Evidentemente lei ha pensato di invecchiare ritagliandosi il delicato ruolo di Muccioli del ciclismo, aprendo questa strana succursale di San Patrignano, riservata ai pentiti da redimere. Tanti auguri. La missione non è facile, soprattutto con certi soggetti. Però se lo lasci dire: esercitando questa missione, eviti certi toni truculenti. Mi riferisco a un passaggio tremendo del suo comunicato: “In tanti sarebbero stati contenti se Riccò fosse morto”. Io non so a chi lei si riferisca, ma trovo queste parole comunque impronunciabili. Chissà: non vorrei che a tradirla fosse la sua cultura dell’odio, per così tanti anni coltivata quotidianamnete, tanto da non farle più cogliere il peso dei pensieri più truci. In ogni caso, risponda lei alla sua coscienza. Personalmente non credo ci sia nessuno capace di fare festa per la morte di nessuno, tanto meno per quella di Riccò. A noi che non lo amiano, mediamente, basta solo che giri alla larga dal ciclismo. Ma questa non è una posizione di odio: è solo di coerenza morale. Non so se le dicano qualcosa queste ultime parole…
Entrando invece nel merito diretto della questione, le aggiungo solo questo: non abbiamo tutti l’anello al naso. Lei dice che Riccò entrerà nella sua squadra soltanto se confesserà tutto, aiutando gli inquirenti nelle inchieste. Ottimo spottone pubblicitario, complimenti per il marketing di se stesso. Però sappia che tutti noi, benchè babbei, sappiamo una cosa elementare: se Riccò davvero confessa tutto, col passato che ha, in bicicletta non ci torna più. Si prende la prima radiazione della nuova storia antidoping e finisce lì. Certo, lei conta sul solito “do ut des” da mercato del pesce: nomi e cognomi ai piemme in cambio degli sconti di pena. Parere personale: se Riccò davvero ha una possibilità di cambiare, di redimersi, sta in una confessione onesta, leale, personale, che non abbia niente di strategico, di calcolato e di mercanteggiato. Niente cioè dei pentimenti che piacciono a lei, egregio Fanini.
Mi fermo qui. Mi scuso per la lunghezza e resto a disposizione per qualunque chiarimento. Mi conceda una sola domanda finale: perché nei suoi racconti i ciclisti sono sempre più o meno dannati e farabutti, ma quando entrano nel suo giro diventano improvvisamente sante persone?

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COMMENTI
Sig. Gatti
14 maggio 2011 18:20 Fra74
Sig. Gatti, mi permetta di fare alcune riflessioni: nel mondo del ciclismo ci sono Figli & Figliastri, secondo Lei?!? Nel senso che non ricordo una Sua presa di posizione allorquando i vari BASSO IVAN, SCARPONI MICHELE, DI LUCA DANILO (l'elenco sarebbe lungo ed inutile) sono stati di nuovo accolti in gruppo, addirittura il Sig. BASSO IVAN in una squadra pro-tour, che se non erro male, aveva stilato un protocollo a non ingaggiare coloro che fossero stati sorpresi con le dita nella marmellata. Ora Riccò ha sbagliato come credo i vari BASSO, SCARPONI, DI LUCA,etc..., forse è pure recidivo, però credo pure che ci voglia una certa coerenza, semmai.
La ringranzio per avermi letto, eventualmente.
P.S.: a proposito di denunce, Lei ci è andato abbastanza pesante con le frasi e le parole utilizzate, a mio modesto parere.

Francesco Conti.

signor Gatti complimenti
14 maggio 2011 19:09 Cavoli
LETTERA PERFETTA, RICCO NON E SOLO RECIDIVO MA ULTRA RECIDIVO, E GIUSTO CHE CAMBI MESTIERE, FANINI SE VUOLE AIUTARLO DAVVERO LO FACCIA PRIVATAMENTE.
E COMUNQUE BISOGNA INCULCARE CHE DOPING EQUIVALE A RADIAZIONE.

Il valore di un pentito
14 maggio 2011 19:36 AndreaTino
Mi meraviglio signor Gatti. Provi a ragionare veramente leggendo tra le righe. Si renda conto del reale valore di una collaborazione tra Riccò e Fanini. Fanini è stato chiaro. Correrebbe solo se smettesse di doparsi e collaborasse nel modo giusto. Rendiamoci conto che Fanini si sacrifica anche in questo caso, non gli importa che la gente gli parli male, ma cerca di potare un ragazzo che fino a ieri era perso, sulla strada giusta, mettendolo in contatto coi Nas.

Si sta cercando di combattere il Doping. é così che si è combattuta la mafia. Cerchiamo di non dimenticarlo.

Perchè invece non fa una bella lettera a Bruno Leali?

14 maggio 2011 20:08 oliva67
Riccò sta bene dove sta ora, si è comportato da somaro rischiando la vita, dicendo che il ciclismo è un ambiente marcio, bene allora che faccia nomi e cognomi e poi vada a zappare!!

GATTI HA CAPITO
14 maggio 2011 20:08 jaguar
Fra74 hai scritto quasi parola per parola il mio stesso concetto, a quel tuo elenco di figli ce ne aggiungerei almeno una decina ed anche il sig. Contador.Il Dott. Gatti prima si esprimeva in un altro modo ....forse ora ha capito che fare lo Sgarbi paga di più.Comunque alla faccia del garantismo ha già condannato definitivamente quasi alla morte lo "sciagurato" di Riccò che io difenderò sempre finchè tutti i dopati e sono tantissimi (specialmente quelli che la fanno franca)saranno trattati allo stesso modo con le stesse parole e "parolacce"....ora caro Dott. Gatti avete stufato con quersta tesi che solo Riccò è colpevole e gli altri santarellini....questa lettera la doveva scrivere anche a Tchmil.

Bravo Fanini e speriamo in riccò
14 maggio 2011 20:31 Bario75
Fanini ha cercato e sta cercando di pulire il ciclismo. è chiaro che ci si rivolge a corridori dopati. Pensare di combattere il doping facendo parlare i ciclisti puliti non ha senso.

Connettiamo il cervello

Lei signore Gatti e comme tanti due pesi due misure e tanto bla bla bla
14 maggio 2011 21:36 Vincent
Certo e vero lei e nessuno per condanare a questo modo Il Signore Riccardo RICCO parla di dennuncia ma lei che parla con tanti odio per questo corridore lo sa bennisimo che la il procuratore signore Torri non la sospeso perche non anno niente contro e po rientrare nel gruppo anche domani abbiamo capito che lei comme tanti di questo sistema non vogliano il suo rientro ok ma sono anche tanti che dicono si al suo ritorno specialmente i tanti tifosi e fans che voi non rispettati nei vostri commenti e ARTICOLI continuati cosi noi diciamo RICCO non mallare mai siamo tanti con te e il tuo rientro Sara una vittoria per il ciclismo e comme siamo in democrazia ogni opinions e valida si e fatta con rispetto .Forza RICCO in Francia siamo tanti a volere il ritorno Del Cobra a d are spetacolo nel salite e Bravo FANINI sei uno vero che non ha paura Del sistema e dice quello che pensa .

Grande cobra con piu veleno contro questi mediocri ........
14 maggio 2011 23:23 Francoss
Ed Gia sono sempre qui comme vasco rosi la sua canzone e vero bravo Fanini e vai Ricco pronto per la VUELTA Da spetacolo vaiiiiiiiiiiiiiii cobra El campione vero ...

due pesi
15 maggio 2011 00:01 lupin3
in teoria si potrebbe anche essere d'accordo coi toni della lettera, ma bisognerebbe usarli o averli usati con tutti, a partire da Dal Lago e Basso.
Riportiamo poi in prima pagina, affinchè un po' di lettori possano leggere, la radiazione per Leali, la cui ex Lucchiniiiii UUUUUnideltaaaa per molti anni ha campeggiato sul giornale.

Gatti & Ricco
15 maggio 2011 09:22 Andy77
Gatti la tua lettera e' perfetta. Alcuni autori dei precedenti commenti sono da sottoporre a alcol- test.

Fanini leggi attentamente la lettera di Gatti e rifletta.

CONCORDO CON GATTI
15 maggio 2011 10:06 stargate
La lettera è chiara nei suoi intenti: pur se parla di Riccò, è un attacco a Fanini e al suo disinvolto comportamento. Aggiungo: più che un Don Chisciotte -eroe romantico e visionario- il sig. Fanini mi pare un talebano. C'è nessuno che ricordi i suoi oscuri sospetti di dieci mesi fa a proposito di Visconti al campionato italiano, concretizzatisi con una richiesta al Procuratore Guariniello di sentire il ciclista siciliano a proposito del possibile utilizzo di una bici truccata? Chi accusa gli altri di certi sporchi trucchi deve portare qualche elemento: troppo facile parlare a vanvera, lanciando il sasso nello stagno per vedere che succede. Se qualcuno tra i sostenitori di Fanini ricorda quell'episodio (e qualcuno, ne sono convinto, lo ricorda), può spiegarne il motivo? Può, altresì, giustificarlo? Resto in attesa. Grazie. (Alberto Pionca - Cagliari)

Attacchi e Contrattacchi (mah!)
15 maggio 2011 22:40 marcopolo
Secondo me sig. Gatti lei non deve ancora aver capito niente di Fanini. La cosa è davvero strana per un presunto addetto ai lavori come lei, visto che Fanini lavora nel ciclismo a modo suo da tantissimi anni.
Avrà qualche ostilità nascosta per parlarne in modo così inesatto?
Ma non serve aggiungere molto, basta che legga tanti commenti prima del mio per rendersene conto. Credo che la sua rubrica Attacchi e Contrattacchi vada condotta in modo più corretto e con argomenti più concreti.

Attacchi e contrattacchi nella giusta direzione
16 maggio 2011 16:48 roger
Invece di criticare Fanini, consiglierei a Gatti di fare un Attacco e Contrattacco al corridore Gatto e la sua squadra ma anche a quella di Bruno Leali......
Oppure su Basso, Di Luca, Scarponi e tanti altri.
Lavori anche lei per sconfiggere l'omertà senza guardare in faccia a nessuno per un ciclismo davvero pulito!

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