Bernucci: voglio sfruttare la grande condizione del Tour

| 02/08/2005 | 00:00
Quella di Lorenzo Bernucci, è una favola bella che il ciclismo molto spesso, sa regalarci. Talvolta, queste favole passano inosservate. La storia di Bernucci invece, è la storia di un ragazzo che ha sofferto in un momento particolare della sua carriera. La serietà e la forza di volontà, ci hanno riconsegnato un corridore che proprio in questo periodo, sta forse attraversando, il periodo più interessante della sua attività sportiva. Quando sei tornato alle gare? «Nel G.P. Industria e Artigianato di Larciano, dove praticamente, ho debuttato con la maglia della Fassa Bortolo. Dopo l’incidente di dicembre, sono tornato alle corse ad una settimana dalla partenza del Giro d’Italia. Non correndo il Giro, ho disputato in sequenza, Catalogna, Giro della Svizzera e Giro del Lussemburgo». Una condizione che abbiamo visto sempre in crescendo. L’incidente a pochi giorni da Natale, è allora solo un brutto ricordo? «Sì, una volta tornato alle corse, non ho avuto più problemi. Di questo devo ringraziare tutto lo staff della Clinica di Lucca, diretta dal Professor Castellacci». Al Tour sei stato davvero molto bravo. Ti sentivi questa ottima condizione? «Diciamo che dopo l’incidente che mi aveva costretto a saltare le classiche di primavera, il mio lavoro era stato impostato principalmente sulla Grande Boucle. È un’occasione irrinunciabile. Se stai bene, non esiste circostanza migliore per mettersi in evidenza». Ritieni la corsa francese adatta ad un corridore con le tue caratteristiche? «Penso di sì. Quando la classifica è già delineata, molto spesso le fughe hanno successo. Io sono uno a cui piace battagliare e mi trovo molto bene nella corrida». Anche ad Amburgo, come a nancy, hai dimostrato di trovarti bene con il bagnato. Ti esalta correre sotto la pioggia? «Diciamo che ho cercato di riprendermi quello che la pioggia mi aveva tolto con quel brutto incidente a dicembre. Ho dovuto aspettare quattro mesi per tornare alle gare. Credo che a Nancy la pioggia abbia saldato il suo debito con il sottoscritto». Come proseguirà adesso, la tua stagione? «In questa settimana, sarò giovedì al G.P. Camaiore e sabato al Giro del Lazio. Seguirà la Due Giorni Marchigiana ed il Giro di Germania. Il Tour mi ha dato una buona condizione ed è giusto sfruttarla al meglio nel mese di agosto». Speri allora di essere della partita già a Camaiore o ritieni che le ascese al Pitoro possano condizionarti? «Penso di no. Al Tour abbiamo affrontato salite anche più dure e me la sono cavata abbastanza bene. Spero dunque di essere in Versilia a giocarmi la corsa con i migliori». E per il futuro? Si parla della Lampre Caffita... «Non c’è niente di vero. Sto valutando altre offerte, ma non riguardano squadre italiane». Ci dobbiamo allora preparare a vederti emigrare un seconda volta? «Probabilmente sì, a meno che non giunga qualche offerta italiana in extremis». Roberto Sardelli
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