| 25/04/2011 | 20:14 ciclismomartini22 Un premio per l'icona del ciclismo italiano. Ad Alfredo Martini è stato consegnato nell'aula consiliare del comune di Nave il Premio Luigi Bussacchini che, ogni anno viene assegnato a un esponente del ciclismo. Fino all'anno scorso il riconoscimento era toccato a personaggi del movimento ciclistico bresciano, da quest'anno invece ha varcato i confini provinciali per approdare a Sesto Fiorentino dove risiede l'ex commissario tecnico del ciclismo professionistico, nonché presidente onorario dell'Fci. A festeggiarlo alcuni suoi ex corridori: da Roberto Visentini a Marco Velo; da Davide Boifava a Bruno Leali, insieme a Aldo Parecchini, Nicola Loda, Giambattista Bardelloni, Giovanni Frusca, Maurizio Barilli, ex atleti che tanto hanno dato al ciclismo di casa nostra. A tributargli i giusti onori oltre a Laura e Giancarlo Otelli, che insieme a Terziano Palini sono gli organizzatori del Premio, anche i sindaci di Nave e Sarezzo Giuseppe Corsini e Massimo Otelli, con gli assessori allo sport Paolo Ortolani e Denis Pedergnaga, unitamente all'assessore provinciale Aristide Peli e al presidente della federcilco bresciana Pietro Bregoli. Davvero numerosi esponenti dello sport e della politica bresciana a festeggiare un Grande del ciclismo mondiale. Il quale dopo aver ascoltato attentamente gli interventi dei numerosi ospiti, ha preso la parola per ringraziare chi ha voluto consegnargli il riconoscimento. "Il gesto compiuto da Luigi Bussacchini è stato straordinario. Il grande amore che aveva per il ciclismo e di riflesso per i ragazzi affidatigli, ha fatto sì che si immolasse per loro. Buttandosi addosso all'automobile per salvare gli esordienti dell'Aspiratori Otelli ha lasciato moglie e figli, la sua famiglia che, insieme a scuola e ciclismo hanno rappresentato gli amori della sua vita. Sono onoratissimo di essere stato prescelto e ringrazio gli organizzatori per il grandissimo regalo che mi hanno voluto fare. Il ciclismo Ë una grande famiglia e nonostante le brutture che tentano di infangarlo non torna mai indietro. Qual è lo sport che porta 120.000 persone sullo Zoncolan? Solo il ciclismo. E allora guardiamo avanti prendendo esempio da Luigi Bussacchini". Quindi la consegna del Premio con l'intervento della signora Lucia con i figli, mamma e papà di "Busacca". Nave per un paio d'ore è stata davvero la capitale del ciclismo italiano e non solo. Tanta partecipazione, affetto e stima nei confronti del premiato e di Luigi Bussacchini la dicono lunga sul cordone ombelicale che lega ogni branchia di questo sport, che nessuno mai riuscirà a distruggere. Parola di Alfredo Martini. E come ha ricordato Roberto Visentini, la bicicletta è una scuola di vita che forgia gli uomini del domani. Bastava guardarsi attorno ieri per rendersene conto. E ancora Roberto Visentini che presto festeggerà il venticinquesimo anniversario della sua vittoria al Giro d'Italia 1986, l'amicizia val pur qualcosa. "Altrimenti oggi non sarei qui per ricordare Luigi". Alfredo Martini succede nell'albo d'oro a: Giancarlo Otelli, Simone Crippa, Renato Pedretti, Fiorenzo Fiorilli, Armando Sandrini, Matteo Scaroni, Stiven Fanelli, Diego Peli, Gianni Pozzani, Andrea Palini, Enrico Moreschi, Sandro Sellari.
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