Piscina: vincente la scelta della LPR di far crescere i giovani
| 29/07/2005 | 00:00 Una filosofia vincente, quella di Omar Piscina e della sua LPR: la scelta di puntare su atleti giovani e farlo crescere con tranquillità per prepararli ai grandi impegni del ciclismo professionistico, infati, si è rivelata ancora una volta vincente. Come dimostra il passaggio, annunciato in anteprima proprio oggi sulle nostre pagine, di Mauro Santambrogio e Danilo Napolitano alla Lampre Caffita.
«Quando Mauro e Danilo - spiega Omar Piscina, il più giovane team manager del ciclismo professionistico - ci hanno prospettato il loro sogno di approdare ad un team professionistico, il Team LPR ha assecondato la loro volontà senza porre alcun tipo di ostracismo, anzi augurando loro una carriera veramente importante».
Nel 2006 però questi talenti vi mancheranno...
«Non posso nascondere che certamente ne avvertiremo la mancanza, soprattutto per quel che riguarda Napolitano. Santambrogio, infatti, è giovanissimo e ha bisogno ancora di tempo per fare esperienza e raggiungere la sua giusta dimensione. Napolitano, invece, è un signor velocista che ha parlato con i fatti».
E rappresenta una scommessa vinta per Piscina e la LPR.
«È vero, alla sua prima vera stagione da professionista ha già ottenuto tre vittorie salendo undici volte sul podio. io mi sento un po’ il mentore di Danilo perché nonostante una decina di vittorie ottenute tra gli Under nel 2003 e nove vittorie colte in tre mesi all’inizio del 2004, nessun team professionistico lo voleva. La nostra è stata l’unica offerta pervenutagli e ne siamo orgogliosi. Così come siamo orgogliosi di aver messo a tacere, insieme a Danilo, tutti quei critici che lo accusavano di essere troppo grasso, di mollare su ogni cavalcavia, di non essere un vero corridore. Invece lavorando con impegno e senza pressioni, abbiamo dimostrato di poter arrivare lontano, tanto è vero che, oltre a quella della Lampre, a Danilo sono pervenute anche le offerte di Quick Step e Cofidis, altri due team di ProTour».
Filosofia vincente, dicevamo, quella della LPR: valorizzare e rilanciare giovani corridri, tenendo d’occhio il bilancio e scegliendo i corridori non in base al loro punteggio, ma alla loro storia, ai loro valori e alle loro qualità, si possono raggiungere traguardi davvero importanti.
«Tutto questo - conclude Piscina - lo dobbiamo condividere con gli sponsor che ci affiancano e che hanno sposato la nostra filosofia. E se ci sono aziende che credono in questo progetto che guarda al futuro, le nostre porte sono aperte. Tutti sappiano che anche nel 2006 noi intendiamo puntare su giovani ciclisti da lanciare o da riscoprire, cercando di farli crescere con il lavoro e senza l’ossessione del risultato».
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