CASO BANI. Fanini euforico: «E' come avere vinto un Grande Giro»

| 05/03/2011 | 13:15
«Per noi di Amore & Vita è come aver vinto un un grande Giro» ha commentato a caldo Fanini dopo aver appreso il risultato della sentenza.
Come tutti sanno, il patron di Amore & Vita aveva preso sotto la sua ala protettrice il giovane corridore toscano Eugenio Bani attorno a cui è nato il caso (era stato squalificato per positività alla gonadotropina, uno stimolante del testosterone, l'ormone della forza).
«Questa sentenza rende giustizia almeno in parte a tutto ciò che ha dovuto subire Bani in questi mesi – prosegue Fanini – sono felice di aver lottato insieme a lui e la sua famiglia. Lo ripeto per noi è davvero una grandissima vittoria. Ora si attendono le motivazioni della sentenza, in attesa che vada avanti anche il procedimento penale che spero sia esemplare. Intanto Eugenio è tornato a correre, seppur con qualche difficoltà dipesa dall’ignoranza di certa gente. Comunque poco importa, adesso infatti quello che conta davvero è vedere questo giovane talento – che secondo me potrà diventare uno dei più forti atleti del futuro – di nuovo in gruppo a lottare. Noi di Amore & Vita (che lo abbiamo appoggiato anche nella decisione di correre qualche mese tra gli under 23 prima di passasse definitivamente professionista) saremo sempre e comunque al suo fianco e lo aspettiamo a gloria nel mese d’agosto dove sarà nostro stagista in vista poi del 2012».

(comunicato stampa)


Commento alla sentenza:

Due semplici  messaggi, uno a Ivano Fanini, l'altro a Renato Di Rocco, presidente della Federazione Ciclistica Italiana.

Caro Ivano, hai visto che alla fine la giustizia c'è e si eleva sopra ogni cosa. Hai visto che i tuoi sforzi  sono stati ripagati. Abbi fede, il ciclismo, suo malgrado, sta cambiando.

Caro Renato, hai visto che alla fine noi di tuttobiciweb.it ostinandoci a dare voce all'appestato Ivano Fanini quacosa di buono abbiamo prodotto. Anche la Federciclismo ha dovuto prendere atto di certe cose. Già che ci sono mi dilungo e invio un messaggio anche a Serge Parsani, presidente mondiale dei direttori sportivi (un sordo muto) che mi ha sempre rotto i cosiddetti per il fatto di dare voce al mondo della bicicletta, in partcolare a Ivano Fanini. La mia risposta è sempre stata la stessa: fin quando Fanini è un tesserato, fin quando l'Uci lo riconosce come società affiliata e lo fa correre, fin quando non supera i limiti del buon senso e della decenza (solo io, solo Ivano e anche tu Serge sai quanti comunicati ho dovuto ripulire da accuse e malignità fatti di nomi e cognomi), il mio unico credo è dato dalla libertà di espressione, quella che tu caro Serge, neanche conosci. Tanto è vero che ti trovi benissimo al fianco di Andrei Tchmil.

Pier Augusto Stagi, direttore di tuttoBICI e tuttobiciweb.it
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COMMENTI
MI SEMBRA DI CAPIRE
5 marzo 2011 16:09 jaguar
mi sembra di capire che per il direttore si è ripetuta la solita storia delle intimidazioni per chi parla chiaro ovvero è fuori dal coro? forse sullo stesso stile del comportamento di Armstrong ( e quello che è più grave di tutto il grruppo) al Tour de France contro Simeoni? della Federazione non mi interessa perchè si capisce chiaramente da che parte sta e chi copre.......ed il riferimento a Tchmil? parli più chiaro Direttore!!!!

Parli più chiaro?
5 marzo 2011 16:41 memeo68
O sei un sordomuto anche tu o più chiaro di così!!!!
Barra dritta Pier,continua così anche se è dura

5 marzo 2011 16:50 fabrizio
Caro Ivano , intervengo per ribadire nuovamente il mio profondo ringraziamento per avermi sempre creduto e sostenuto quando tutto e tutti erano contro di me. Mi hai dato la possibilità di continuare a credere in me stesso e lo stimolo per non mollare. Ti ringrazio perché senza il tuo appoggio avrei sicuramente smesso di correre ( e probabilmente qualcuno ne sarebbe stato contento) . Invece oggi siamo qui a commentare questa sentenza che per me rappresenta davvero la fine di un incubo ed il riconoscimento che quello che sostenevo era vero . Un grazie di cuore da parte mia e di tutta la mia famiglia. Eugenio Bani

SEMPRE AGGRESSIVI E MALEDUCATI
5 marzo 2011 17:11 jaguar
Qui non si perde mai l'occasione per essere sempre aggressivi e maleducati, caro memo68 se non capisci quello che nascondevano le mie parole purtroppo non è colpa mia e preferisco risponderti con una frase di un partecipante a questo blog che menzionava un detto della nonna:"un buon tacer non fu mai scritto".infatti hai perso una buona occasione!!!!!

Grazie nonna!
5 marzo 2011 17:32 lele
Caro jaguar la nonna vedeva lungo!!!
.......e mi ha anche sempre detto:"Raglio d'asino non sale al cielo!"

5 marzo 2011 17:59 limatore
non sò cosa ci sia tra il Direttore e Serge Parsani... ma non vorrei esserci nel mezzo. Adesso aspettiamo la replica del DS.

avanti
5 marzo 2011 20:00 falco
Bravi direttore e Fanini. Andiamo avanti così.

UNA RIFLESSIONE RAZIONALE
5 marzo 2011 20:35 renzobarde
Una riflessione razionale.
Caro Ivano, hai ragione di gioire. La senteneza della Disciplinare della Federciclismo è giunta tanto giusta quanto inaspettata. Una volta tanto la “sorpresa” è positiva perchè emette un verdetto EPOCALE e STORICO che INNOVA nella motivazione ed afferma un PRINCIPIO SOCIALE ed ETICO che noi, AMANTI DELLO SPORT PULITO, quindi CRITICI DEL CICLISMO INFESTATO DAL DOPING E DAI DOPATORI, accogliamo con favore.
Che poi tutto questo avvenga attorno al “caso Bani” che tu e SOLO TU, Ivano, hai saputo affrontare nel modo giusto, conferisce i caratteri della “PIETRA MILIARE” alla decisione stessa.
Hai motivo e ragione di gioire . È la VITTORIA DELLA TUA VITA !
Il commento di Pier Augusto Stagi mi ha anch'esso fatto piacere perchè finalmente affronta “di petto” una problematica che solo gli addetti ai lavori conoscono.
Ovvero : i comportamenti di tecnici del ciclismo asserviti a poteri occulti e ad interessi inconfessabili, a quanto pare...
Bene : ecco un altro “fronte” che si sgretola, Dacci sotto Pier : esponiti maggiormente ed apri la tua rivista a quegli articoli antidoping che per tanto tempo, negli anni '90, mi hai ospitato.
L'avvenire non può che essere questo : soprattutto DEVE ESSERE QUESTO !
Renzo Bardelli www.renzobardelli.it

X LELE
5 marzo 2011 23:46 jaguar
Grazie....una nonna eccezionale e se permetti anche questa frase la farò mia perchè specialmente in questo blog mi sarà molto utile.......ed ora te ne dico anche io una il filosofo affermava " due cose sono infinite l'universo e la stupidità umana...sull'universo ho qualche dubbio!!!!" un caro saluto.....

Complimenti
6 marzo 2011 23:23 Bufalino
Davvero complimenti a Fanini e Bani. Sono molto contento di questa sentenza che premia la perseveranza di chi non si cura di essere considerato scomodo, ma è sempre in prima linea contro le furbate e le cattiverie che albergano in questo mondo. Un'altra grande vittoria.
Auguro a Eugenio di volare in alto e terminare il suo percorso verso il professionismo nel migliore dei modi.

Michele Bufalino

Nobel a fanini
8 marzo 2011 19:52 bloom
Ogni giorno che passa da sempre più forza alla mia convinzione che Ivano Fanini merita il Premio Nobel!

11 marzo 2011 15:52 pietrogiuliani
In questa vicenda Bani-Fanini, mi sento anch'io vincitore e credo che per la prima volta nella storia del ciclismo siano stati scoperti gravi fatti ai danni di giovani atleti nonchè prese delle importanti iniziative grazie esclusivamente alle battaglie di Ivano Fanini che oggi più che mai davvero merita il premio Nobel.
A bani auguro di vederlo presto vincitore e pulito.
In bocca al lupo

per giuliani
12 marzo 2011 10:11 marcopolo
Sono daccordo con te per premiare Fanini con il nobel.
Non seguo più il ciclismo con l'entusiasmo di una volta e tantomeno per un particolare campione perchè prima o poi finiscono coinvolti in casi di doping, ultimo quello di Pellizzotti.
Mi pare che Fanini lo avesse denunciato insieme ad altri nel 2009 nella storia degli uomini in nero che si allenavano a S. Moritz dal dr. Ferrari.
Anche in questo caso evidentemente Fanini aveva ragione. Mi sa che merita un premio anche superiore al Nobel!

Vergogna!!!!!
12 marzo 2011 10:58 harlock
Non vorrei sbagliare ma il principale squalificato dell'Ambra Cavallini, Viciani fino al 2008 è stato il capo della Commissione Giovanissimi del Comitato Regionale Toscano, praticamente come avere una serpe in seno!
E per giunta credo fosse pure l'accompagnatore del presidente Di Rocco quando questi veniva in Toscana.

12 marzo 2011 12:39 bloom
non è un segreto il fatto che Fanini è l'unico ad essere uscito dall'omertà.
Anche se pare lotti contro i mulini a vento, sono sicuro che grazie al suo lavoro ed a tutte le squalifiche che sono state comminate e quelle che ancora arriveranno, questo ciclismo alla deriva (vedi rientro di Manolo Saiz) verrà rivoluzionato in positivo.

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