Rasmussen sì, Rasmussen no: la Danimarca si spacca
| 24/02/2011 | 09:03 Michael Rasmussen è sempre al centro del dibattito in Danimarca. E le polemiche sul corridore danese sono destinate a durare ancora a lungo. Accade che ieri il direttore del Giro di Danimarca, Jesper Worre, ha annunciato che alla corsa preciseranno tre formazini danesi Continental. Già ufficiali le prime due, vale a dire la Glud&Marstrand (che annovera Lasse Bochmann, Thomas Vedel Kvist e Troels Vinther) e il Team Concordia dei fratelli Guldhammer. Per il terzo posto, saranno in lotta il Team Energy Fyn e la Christina Waches di Michael Rasmussen: per scegliere, gli organizzatori terrano conto dei risultati raccolti dai team nelle corse Uci e in quelle Under 23. Di contro, però, la federazione danese ha ribadito ancora una volta di non volere la formazione di Rasmussen al via della corsa nazionale: «Rasmussen ha accusato media e organizzatori di corruzione, ha fatto il suo spettacolo ma noi non vogliamo farne parte». Gli sponsor del team si schierano compatti con il corridore, il diesse Blauzun cerca di far veleggiare la squadra in acque tempestose, le voci di possibili nuovi arrivi in seno al team si rincorrono (si è parlato di Jörg Jakschee, poi di Angelo Furlan, adesso di un altro corridore danese di cui non viene fatto il nome. Intanto, però, qualcosa continua a non quadrare: all'UCI la squadra resta iscritta come Team Bianchi - M1, l'organico è fermo a dieci corridori e del nome di Michael Rasmussen non c'è nemmeno l'ombra. Eppure, per partecipare al Giro di Danimarca una tessera bisognerà pur averla...
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