OPERACION GALGO. Spagna choc, ombre sui trionfi

| 14/12/2010 | 12:55
«Se parlo crolla tutto il calcio spagnolo: dovrebbero cancellare il titolo mondiale e quello europeo». Il ginecologo riciclato in dopatore torna all´attacco. La sua è solo una frase riferita, resa pubblica da un compagno di cella, il detenuto David, cui Eufemiano Fuentes avrebbe snocciolato il suo ennesimo minestrone di detto e non detto: tanto basta a scatenare un nuovo terremoto nello sport spagnolo. Il recluso David nelle stanze del tribunale di Plaza Castilla a Madrid, davanti ai microfoni di El Mundo e di Marca, avrebbe precisato: «Gli ho chiesto di non dirmi altro. Sono un appassionato di sport».xavi

Non è la prima volta che la Spagna dei miracoli resta a bocca aperta, fra stupore e paura, davanti alle possibili "leaks", alle soffiate del più leggendario (con Victor Balco) somministratore di doping dell´era moderna, ora agli arresti (è la seconda volta) per il suo coinvolgimento nella "Operación Galgo", per traffico e uso di sostanze dopanti, quasi inevitabile sequel di quell´"Operación Puerto" che scardinò il ciclismo internazionale.


Da quando Fuentes è ricercato, indagato, controllato dalla Guardia Civil, non c´è giorno in cui la sua voglia di "muoia Sansone con tutti i filistei" non rischi di tramutarsi in un elenco di strabilianti e/o insospettabili colpevoli.


I recenti e molteplici traguardi della Spagna sportiva sono condannati a convivere col sospetto che qualcuno dei maggiori artefici di quelle vittorie possa aver preso almeno un appuntamento dal compiacente e milionario medico della chimica fuorilegge: «Ma noi siamo puliti», urla Del Bosque, ct mondiale. «In 43 anni di calcio non ho mai visto un tentativo di conquistare nel mio sport un vantaggio con mezzi illeciti».

Eufemiano Fuentes

Xavi, leader dei due centrocampi più forti del mondo (Barcellona e Spagna) allarga il discorso, ma il suo tono è più triste che offeso: «E´ un peccato che succedano queste cose nello sport spagnolo. Non ci sono ancora colpevoli, ma è una pena che ne vengano fermate 14 (fra cui il nome eccellente di Marta Dominguez, campionessa del mondo nelle 3000 siepi a Berlino, ndr). Per quanto mi riguarda confermo quanto tutti sanno: abbiamo vinto europei e mondiali da persone oneste e pulite».

da «La Repubblica» a firma Enrico Sisti

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COMMENTI
Come sono banale...
14 dicembre 2010 14:07 foxmulder
Sarò banale, ma un "Finalmente!" mi pare calzi a pennello...
Purtroppo ho forti dubbi sul fatto che la cosa non venga insabbiata...

x foxmulder
14 dicembre 2010 14:58 The rider
Dispiace deluderla (e duludere anche me) ma la cosa VERRA' per forza di cose insabbiata, per due motivi:

1) Il calcio non si tocca
2) L'inchiesta si sta svolgendo in SPAGNA, e come tutti sappiamo.....

Maurizio Ponti.

PS: Meno male che grazie al COMITATO OLIMPICO ITALIANO (e all'UCI) Valverde è stato fermato!!!!

Piccola precisazione
14 dicembre 2010 15:37 Bartoli64
Intervengo solo per fare una piccola precisazione al precedente post dell’amico The Rider, scrivendo che Valverde è stato fermato (più che per merito del CONI) per la penetrante azione investigativa e rogatoriale messa in atto dal Capo della Procura Antidoping, Dr. Ettore Torri.

Lo stesso Capo della Procura Antidoping, grazie alla sua indubbia esperienza di giudice penale e grazie ai contatti che ancora vanta ancora in Magistratura e presso le Forze di Polizia è riuscito – sia pur dopo tempo – ad acquisire i necessari elementi probatori che hanno poi portato alla squalifica del corridore iberico.

E' bene dirlo prima che qualcuno se ne dimentichi.......o faccia finta di dimenticarlo.

x Bartoli64
14 dicembre 2010 21:48 The rider
BRAVO !!!!
Quello che hai scritto è la verità, peccato che qualcuno non la vuole sentire, vero Escartin ?

Maurizio Ponti.

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