Per chi ancora non lo conosce, Paolo Simion ci racconta brevemente cos’ha fatto. “Ho sentito fin da ragazzino che il mio rapporto con la bici era destinato a diventare ben più di una semplice passione – spiega Simion, 18 anni veneziano di Martellago-. Ho incominciato a pedalare a 11 anni su invito del padre di un mio compagno di classe che allora faceva il direttore sportivo all’Uc Martellago. Mi sono subito reso conto che riuscivo ad esprimermi bene, gambe e testa con la giusta sintonia. Dopo una breve parentesi calcistica, sono arrivato fin qui”. Paolo Simion è il campione italiano su strada degli juniores, ha vinto dieci gare nel 2010, il titolo europeo dell’omnium su pista a San Pietroburgo (Russia) e passerà tra gli under 23 con la Zalf Desiree Fior. Sei di fronte ad una nuova avventura che per certi aspetti è difficile ma sicuramente molto appagante in termine di soddisfazioni: cosa ti aspetti dal nuovo anno?
”Si, è vero, le soddisfazioni ci sono e toccano in profondità, anche perché sono abituato a vivere intesamente ogni esperienza. Spero che il mio sia un approccio abbastanza facile, perché correndo in una squadra importante come la Zalf confido nella premessa di una forte collaborazione da parte di tutti, in particolare dai direttori sportivi Camillo, Faresin e Rui. Il mio primo anno tra gli under 23 sarà comunque orientato più dall’impegno scolastico che da quello sportivo. Sto per raggiungere il diploma al Liceo Scientifico che significa una grande svolta per me”. Simion, che ambisce a proseguire gli studi dopo il diploma in Chimica iscrivendosi all’Università, è un ragazzo schietto, dal linguaggio veloce e molto determinato. E’ un bel modo per arrivare al cuore dei tifosi da parte di un giovane emergente, che quando il tempo libero glielo consente aiuta il padre Ivano e la madre Vally nella coltivazione del radicchio rosso.
Danilo Viganò
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