Giardino Lampre. Il sogno diventato realtà di Ulissi

| 18/11/2010 | 20:45

Costretto a rimanere in casa per colpa della pioggia che in questi giorni cade senza sosta sull’Italia, Diego Ulissi si inserisce nel Giardino d’Inverno blu-fucsia parlando della sua prima pausa post-stagione da professionista. - Niente bici a causa del maltempo o scelta da inserire in un contesto di programmazione degli allenamenti?
“Purtroppo è colpa della pioggia: è da più di dieci giorni che le strade qui attorno a Donoratico sono battute dalle precipitazioni. Avrei voluto riprendere gli allenamenti all’inizio di questa settimana ma fino a oggi ho potuto pedalare solo qualche ora, ovvero quando il maltempo ha concesso un po’ di tregua”. - Almeno in vacanza hai trovato il sole?
“Per fortuna sì! Sono stato a Fuerteventura con la mia compagna e ho potuto trascorrere qualche giorno in completa quiete, rilassandomi a temperature molto piacevoli”. - Costretto a rimanere chiuso in casa: come trascorre il tempo un ciclista? “Mi tocca occuparmi della casa! Per il resto, quando non sono impegnato in faccende domestiche, mi svago giocando alla playstation e, ricordandomi di essere un ciclista, pedalo un po’ sui rulli”. - Questa è la tua prima pausa invernale vissuta da ciclista professionista: ci sono differenze da quelle trascorse nelle stagioni passate?
“Le differenze principali sono due: una riguardante l’aspetto mentale, l’altra relativa alla pianificazione della annata successiva.
Ho notato che sono giunto al termine della stagione, protrattasi per me fino al Giro di Lombardia, con una certa stanchezza mentale: l’impegno in termini di concentrazione profuso in ogni corsa è enorme rispetto a quello richiesto nelle categorie giovanili e così si arriva ad accumulare un grande affaticamento mentale. Non ho quindi più guardato la bicicletta per una ventina di giorni, proprio per scaricare questo sovraccarico da ciclismo e per ripartire con rinnovata voglia di pedalare.
L’altra differenza che ha contraddistinto la mia pausa invernale coincide con la bellissima opportunità di poter contare su una struttura come il Centro Mapei per pianificare i programmi del prossimo anno.

- Prova a tornare col pensiero indietro di un anno: con quali sentimenti ti apprestavi a vivere il tuo passaggio al professionismo?
“Questi giorni, un anno fa, erano per me pieni di grandissime emozioni. Contavo le ore che mi separavano dal primo raduno della squadra vivendo un misto di positiva impazienza e di piccoli timori: stavo per diventare compagno di squadra di corridori come Cunego e Petacchi, giganti del pedale da me ammirati fino ad allora, potete quindi facilmente immaginare le mie aspettative e le mie preoccupazioni derivate dal voler essere adeguato alla situazione. Ho vissuto in questo stato d’animo di piacevole apprensione fino al mio debutto in corsa, avvenuto proprio sulle strade di casa nel Gp Donoratico, durante il quale l’affetto mostrato dai miei tifosi mi è servito per sciogliermi definitivamente e calarmi così a tutti gli effetti nella mia nuova dimensione di ciclista professionista.

- Tra i tuoi propositi per il primo anno nel grande ciclismo, c’era l’idea di assaporare già il gusto della vittoria?
“Pensavo a un mio successo tra i professionisti come a un sogno e, in occasione del Gp di Prato, ho avuto l’enorme soddisfazione di vedere tale mia fantasia diventare realtà: che emozione ho vissuto quel giorno!”

- In questo inverno, visto che un sogno l’hai già realizzato, su quali altre fantasie stai lavorando?
“Voglio presentarmi al meglio al via della prossima annata per provare a rivivere le fantastiche sensazioni che una vittoria ti dona”.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tim MERLIER. 10 e lode. Volata condizionata dal colpo di genio di Tadej Pogacar, che nel finale mette tutti alla frusta e scompagina il lavoro di tutti i treni, che deragliano e tartagliano come pochi. Il lupo di Lefevere sceglie...


«Gli sta venendo una gamba ingestibile, che gli va via da sola. Gli scivola via. Però se fossi il fratello maggiore direi a Taddeo di risparmiare perché in ottica classifica generale non è così conveniente bruciare un sacco di energie...


Ha fatto bene, ha fatto male? Il tema di giornata lo detta lui stesso, sua superiorità Tadej Pogacar. Inevitabile, con quella sparata finale assieme a Thomas. Inevitabili anche le diverse prese di posizione, neanche fossimo all'indomani delle elezioni politiche. Come...


Alla partenza della terza tappa della corsa rosa, Tim Merlier aveva giocato un po’ con suo figlio Jules e prima del via da Novara aveva detto che questa frazione per lui sarebbe stata speciale e che avrebbe tentato di cogliere...


Comincia la caccia a difetti e punti deboli di Tadej Pogacar: alla partenza di Novara c’è chi ha visto lo sloveno vestito di rosa infilarsi un dito nel naso. Curiosità al Giro-E dopo che alcuni fra i più anziani concorrenti...


Volete sapere dove andrà in vacanza il prossimo anno Tim Merlier? A Novara! Il belga della Soudal Quick Step aveva vinto una tappa del Giro a Novara e si è ripetuto oggi nella frazione che è partita da Novara! Sul...


Continuano gli appuntamenti con il grande ciclismo su tuttobiciweb: domenica, infatti, vi proporremo la diretta streaming della Challenge Nazionale Giancarlo Otelli che si svolgerà domenica 12 maggio a Sarezzo, in provincia di Brescia. Alle 10.00 scatterà la prova in linea,...


Galfer, marchio rinomato nella produzione di componenti per freni,  ha appena effettuato un restyling dell'imballaggio di tutte le sue pastiglie  freno per biciclette,  una scelta green che porta a diversi e concreti  vantaggi. per proseguire nella lettura vai su tuttobicitech.it  


Pioggia a parte, comincia male la terza giornata di Giro d'Italia per la Jayco AlUla: Eddie Dunbar infatti non partirà questa mattina da Novara. Lo scalatore irlandese è stato vittima di una caduta ieri nel finale di corsa - è...


Anche ad un campione olimpico è capitato di stringere i denti a tal punto da far fuoriuscire la mandibola dalla propria sede. Anche Paolo Bettini ha conosciuto la sofferenza, non certo in quel 30 maggio 1999, lungo i 169 chilometri...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi