Questa sera a «Striscia la Notizia», l'Accpi replica alle accuse

| 13/11/2010 | 11:43
«Tutte le componenti del ciclismo stanno facendo molto per riacquistare credibilità, è un vero peccato che i media non lo riconoscano. I ciclisti sono per lo sport pulito e per questo sono disposti a “metterci la faccia”. Viva il ciclismo, abbasso il doping e le accuse gratuite!».
È questa la sintesi dell’intervista che Federico Maria Scaglia, segretario generale ACCPI, ha rilasciato a Max Laudadio per il programma televisivo Striscia la Notizia (in onda questa sera a partire dalle 20.30).
A nome degli atleti che rappresenta, l’ACCPI ha ritenuto opportuno replicare al servizio dal titolo «Non si arresta il doping nel ciclismo», andato in onda lo scorso 2 novembre, nel quale un soggetto incappucciato aveva dichiarato, celando la propria identità e la categoria nella quale avrebbe corso in bicicletta, che nel mondo delle due ruote il doping è diffusissimo a ogni livello e non si fa quasi nulla per ostacolarne la pratica.
Come accaduto per le dichiarazioni recentemente rese dal dott. Torri (Procuratore Capo della Procura antidoping del CONI) l’ACCPI ha ritenuto opportuno intervenire per sottolineare, dati alla mano, gli sforzi che i corridori e tutto l’ambiente ciclistico stanno compiendo per debellare la piaga del doping. Nella puntata di questa sera l’accoppiata ciclismo-doping non sarà usata a sproposito o per formulare accuse gratuite agli atleti (come accade purtroppo troppo spesso), ma per far sapere anche ai non addetti ai lavori quanto il ciclismo sia all’avanguardia nella lotta al doping.

(comunicato stampa dell'accpi)
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COMMENTI
13 novembre 2010 13:08 bloom
queste sono fandonie vere e proprie. Non c'è un giornale o una tv o web dove non si parla di doping. Tutto questo perchè?
Nonostante i casi scoperti e le morti sospette, i corridori e chi gli è intorno continuano a fare i furbi. Vedi il caso Contador, n°1 al mondo, che si pensava fosse pulito ed invece niente.
Cose si fa a negare queste evidenze?

bloom...
13 novembre 2010 14:50 Cada
Tutti i lunedì mattina, quando apro il giornale nella pagina della cronaca, leggo di un sacco di ragazzi tra i 16 e i 25 anni che sono morti, durante il week-end, a causa di alcool, droghe e alta velocità, magari causando a loro volta la morte di altre persone innocenti...e questo lo sento anche in tutti i telegiornali nazionali e locali e lo leggo in un sacco di siti web...il tutto questo accada nonostante ci siano un sacco di campagne di prevenzione contro l'alta velocità, contro l'alcool e contro le droghe ...nonostante ciò, io non mi metto a pensare che tutti i ragazzi che escono per divertirsi durante il fine settimana e che rientrano a notte inoltrata, siano degli alcolizzati, drogati e incoscienti, ma lo penso eventualmente solo di quelli che causano queste disgrazie. saluti. Simone Cadamuro

x bloom....
13 novembre 2010 14:56 trentiguido
Forse non hai letto bene l'articolo e le proteste delle "rivelazioni" fatte a striscia?!...Il punto è un altro e secondo me FONDAMENTALE!!!!...Chi accusa di doping altre persone o un'intera categoria, lo faccia a viso scoperto o denunci i fatti nelle sedi opportune e non nell'anonimato. Ps: Non vedo legami fra questo articolo e Contador!!!...Che non è stato ancora giudicato?!

Non c'entra niente negare ho non il doping
13 novembre 2010 15:24 Vincent
A differenza di altri sport il ciclismo a fatto e fa oggi molto di più di tutti altri sport che sono più tutelati che il ciclismo i furbi ci stano e ci sarano sempre ma l accanimento non fa bene anno pagato per tutti altri questa lotta contro il doping che non e più credibile .e la tv spettacolo per fare audience non funziona perché la gente non so imbecille l anno capito che e tutta una falsità e tropo facile di dare contro il ciclismo menomale che filnamente le organizzione dei corridore comincia tutelare meglio i loro sport quello che anno fatto a i ciclisti non esiste e nessuno sport .

Il vero motivo
13 novembre 2010 17:41 LorenzoFiuzzi
Durante l'intervista è stato nominato il dottor Vittorio Bianchi di Rimini, come noto medico dopatore. Pochi giorni prima dell'intervista c'erano stati degli sviluppi in una causa legale tra questo medico e Striscia la Notizia, per una servizio del 2004.
(Allego link in proposito: http://www.libertas.sm/news_rimini/news_dettaglio.php?id=3830)
E' più che una coincidenza il fatto che questo incappucciato ex ciclista fallito, e solo per questo pentito, sia venuto fuori proprio ora con le sue dichiarazioni.... secondo me il vero motivo dell'intervista era che Striscia doveva dare una ulteriore bastonata al dott. Bianchi.
Rimane comunque ferma la mia opinione che impalerei i medici dopatori, che, invece di curare gli ammalati, fanno i soldi sulla pelle degli atleti.

Etica
13 novembre 2010 21:37 fido113
Domanda: quale altro sport rinuncerebbe ai suoi campioni in nome dell'etica???
Solo il ciclismo e basta.

parole sacrosante
14 novembre 2010 02:55 balaverde
bravo cadamuro e guido trenti, ASCOLTATE quello che dicono i prof, gente voi non frega niente di nostra passione e del nostro lavoro. ciclista fallito, ti conviene restare anonino, non venire in spagna perche le salite sono dure per te...... poi che c'entra contador??? ahh gia dimenticavo voi in italia processate e condannate solo gli innocenti. abbasso torri viva il ciclismo

bloom.........
15 novembre 2010 16:54 ciba
bloom = IL MALATO DI ONNIPOTENZA!!!!

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